Allora? Amy, cosa vogliamo fare?!

L'unica salvezza per Amy Winehouse, la regina del soul-pop britannico, e' il ricovero in una clinica per disintossicarsi dalla droga. Lo ha affermato il padre della cantante, Mitch, 57 anni, in un'intervista in esclusiva al domenicale britannico 'News of the world'. "Credo che mia figlia debba essere internata. La situazione e' fuori controllo, deve essere tolta dalla strada", ha confessato il padre dell'interprete di "Back to Black", vincitrice, quest'anno, di cinque Grammy. Secondo l'uomo, per aiutare la figlia, 24 anni, "servano misure radicali. Occorre prendere il toro per le corna e affrontarlo". "Ho parlato al telefono con il manager a Los Angeles, e mi ha detto che si sta occupando della cosa. Ha gia' contattato medici e psicologi", ha rivelato Mitch. "Voglio che Amy venga portata in un luogo sicuro dove non le possa succedere nulla". E' parere di molti comunque che l'esistenza borderline dell'artista non si fermerà, finchè continuerà la sua storia con lo spostato marito Blake. Giovedi' scorso, la cantante, nota per i suoi eccessi di droga e alcol per i quali e' anche stata ricoverata ad agosto in una clinica di riabilitazione, (una "Rehab" che da' anche il titolo a uno dei suoi piu' famosi singoli, ndr), ha passato la notte in cella per aver aggredito due uomini nel quartiere di Camden anord di Londra.
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