LOS ANGELES - Debutto californiano per Carmen Consoli, che si è esibita sul molo di Santa Monica in occasione di una serie di concerti organizzati dal negozio di musica Amoeba Music. In un'ora di concerto la cantante siciliana, 34 anni, ha mescolato alcuni dei suoi successi in dialetto catanese a storici pezzi come 'L'ultimo baciò e 'Fiori d'aranciò, introducendo ogni canzone in inglese. I pezzi più romantici sono stati così apprezzati anche dalla maggioranza del pubblico, formata da coppie miste di italiani residenti all'estero che hanno portato la fidanzata straniera. Non mancavano, però, gli amanti della musica internazionale e i curiosi attirati dal concerto gratuito in uno dei luoghi turistici più affollati. "Non credo che per essere internazionali si debba cantare nella lingua del posto - ha commentato Carmen Consoli -, è bello farlo come omaggio ma penso che occorra portare nel mondo la propria cultura, la propria lingua, il proprio sound". La cantante ha fatto entrambe le cose: dopo aver introdotto sulla West Coast il friscaletto, strumento tipico della musica siciliana suonato per l'occasione dal suo manager, Carmen Consoli ha cantato l'ultima strofa di Matilde odiava i gatti, la più drammatica, direttamente in inglese. 
"Io faccio quello che mi viene in mente in realtà, e visto che il siciliano è la mia prima lingua ho sempre fatto delle cose in siciliano, è un bel suono". Apprezzato, sembra, anche dal pubblico straniero: "Io dico che sto cantando in siciliano, però non sono sicura che tutti capiscano la differenza. Adoro gli Stati Uniti, trovo sempre tanta curiosità. La mia musica, che è vista come world music, trova riscontro soprattutto sugli autoctoni. Questa cosa mi ha fatto sempre molto piacere, mi dà tanta felicità, è un modo di essere me stessa con la mia cultura, posso portare in giro l'italianità mediterranea e, a mia volta, sentire stimolata anche la mia curiosità". Nessuna collaborazione però in vista con artisti stranieri: "Sto preparando un mio album, in italiano". Carmen Consoli è già stata a Los Angeles, due anni fa, ma per masterizzare il suo ultimo album e a settembre tornerà in Nord America con nuove date, in California sarà a Los Angeles, San Diego e San Francisco. Invitata in quest'occasione dall'Istituto italiano di cultura di Los Angeles a partecipare alla Twilight dance series, la cantante ha portato la sua band al completo per una sola giornata: "Siamo arrivati ieri notte - ha spiegato - e ripartiamo domani". In compagnia del suo manager, Francesco Barbaro, ha però trovato un trucco per sopravvivere al jet lag: "Andiamo a fare una corsa nei luoghi in cui ci troviamo, in questo caso il lungomare di Santa Monica. Correndo, facendo dello sport il nostro corpo si adegua: oggi sto bene, mi è passato il mal di testa e ho tutti i ritmi regolari".
"Io faccio quello che mi viene in mente in realtà, e visto che il siciliano è la mia prima lingua ho sempre fatto delle cose in siciliano, è un bel suono". Apprezzato, sembra, anche dal pubblico straniero: "Io dico che sto cantando in siciliano, però non sono sicura che tutti capiscano la differenza. Adoro gli Stati Uniti, trovo sempre tanta curiosità. La mia musica, che è vista come world music, trova riscontro soprattutto sugli autoctoni. Questa cosa mi ha fatto sempre molto piacere, mi dà tanta felicità, è un modo di essere me stessa con la mia cultura, posso portare in giro l'italianità mediterranea e, a mia volta, sentire stimolata anche la mia curiosità". Nessuna collaborazione però in vista con artisti stranieri: "Sto preparando un mio album, in italiano". Carmen Consoli è già stata a Los Angeles, due anni fa, ma per masterizzare il suo ultimo album e a settembre tornerà in Nord America con nuove date, in California sarà a Los Angeles, San Diego e San Francisco. Invitata in quest'occasione dall'Istituto italiano di cultura di Los Angeles a partecipare alla Twilight dance series, la cantante ha portato la sua band al completo per una sola giornata: "Siamo arrivati ieri notte - ha spiegato - e ripartiamo domani". In compagnia del suo manager, Francesco Barbaro, ha però trovato un trucco per sopravvivere al jet lag: "Andiamo a fare una corsa nei luoghi in cui ci troviamo, in questo caso il lungomare di Santa Monica. Correndo, facendo dello sport il nostro corpo si adegua: oggi sto bene, mi è passato il mal di testa e ho tutti i ritmi regolari". ansa