GIU LE MANI DALL'ISLANDA.

Per superare la crisi economica il Governo islandese punta sulla costruzione di due nuovi altiforni. Times pubblica un'intervista a Björk contraria a questa iniziativa. “ Molti islandesi si sono opposti alla costruzione di nuove dighe e di due altiforni per la produzione di alluminio, che saranno usati dalle società minerarie Alcoa e Rio Tinto”, racconta Björk sul Times. “ Ed erano riusciti a ottenere dal Ministero dell’Ambiente la promessa di una verifica di impatto ambientale prima dell’approvazione definitiva del progetto. Ma poi il Paese è stato colpito dalla crisi economica. Nella disastrosa situazione attuale c’è chi preme per saltare le verifiche e i sopralluoghi: in nome del salvataggio dell’economia, l’ambiente passa in secondo piano”. “ L’Islanda è un piccolo Paese”, continua Biörk, “ (...) non abbiamo avuto una vera e propria rivoluzione industriale e speravo che potessimo continuare a ignorare questo capitolo della storia umana per passare direttamente a un sistema basato sullo sviluppo sostenibile”. “ Se costruiamo i due nuovi altiforni l’Islanda diventerà il maggiore produttore di alluminio al mondo. Ma quando il prezzo dell’alluminio crollerà, ci ritroveremo di fronte a un’altra disastrosa crisi economica. Invece di aiutare le multinazionali, il Governo dovrebbe sostenere le piccole imprese islandesi, che puntano su soluzioni ecologiche e all’avanguardia. Solo così l’Islanda potrà continuare a essere una meravigliosa e pura forza della natura".
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