Il lavoro

L'etimologia del termine lavoro riporta al latino labor con il significato di fatica. Sono noti i detti della letteratura classica durar fatica e operar faticando. Ancora oggi in alcuni dialetti si utilizzano i termini faticare, andare a faticare (come nel dialetto salentino), per intendere lavorare e andare a lavorare. Altro termine dialettale sinonimo è travaglio.
Il lavoro in ambito economico e sociale
Il lavoro è un'attività produttiva esplicata con l'esercizio di un mestiere, una professione e simili e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi. Lavorare significa occupare il tempo nel fare qualcosa, traendone un vantaggio generalmente economico. Infatti con il termine occupato si definisce lo status del lavoratore, e con il suo opposto, disoccupato, si definisce lo status (generalmente poco voluto) di chi non ha lavoro. Il lavoratore ha generalmente una controparte, con la quale instaura un rapporto di lavoro. nel caso di lavoro subordinato è il datore di lavoro. Il rapporto è regolato da norme e contratti stipulati su base nazionale e secondo il settore di attività. nel caso di lavoro autonomo e libera professione è il cliente. Il rapporto è regolato da accordi di fornitura di beni o servizi. Quale che sia la controparte il rapporto di lavoro deve rispondere alle norme più alte e generali del Diritto privato, in particolare Diritto commerciale e Diritto del lavoro.
Sinonimi, derivati, classificazioni
Il lavoro subordinato è anche denominato impiego, da cui discende il termine impiegato.Quest'ultimo termine, tuttavia è spesso utilizzato per indicare una specifica categoria di lavoratore che generalmente include lavori d'ufficio (contabilità, fatturazione, amministrazione, design, pianificazione, inserimento dati e così via), spesso in contrapposizione a quella di operaio (lavori quasi sempre legati alla manualità). Altre categorie, pressoché legate alla gerarchia, responsabilità e retribuzione sono i quadri e i dirigenti. Una vecchia consuetudine, che prevedeva la trascrizione nel libretto di lavoro, distingueva l'impiegato di concetto dall'impiegato di complemento. Un'altra consuetudine, tipica di ambienti industriali, distingue il lavoro intellettuale, dove prevale la capacità mentale, dal lavoro fisico, dove prevale la capacità fisica. Ancora nella terminologia industriale, quando ci si riferisce al lavoro come tempo e costo impiegato dai lavoratori per le attività produttive si utilizza il termine manodopera. Nella moderna terminologia aziendale, in ottica di gestione per processi in cui si contrappongono le risorse in entrata, con i risultati in uscita, per riferirsi ai lavoratori, si utilizza il termine risorse umane (pur restando in auge l'altisonante termine "maestranze" utilizzato spesso nelle comunicazioni dalle aziende alla totalità dei lavoratori). In tal modo si distinguono dalle risorse materiali e immateriali.
Estensione del termine nell'uso comunale
L'opera che si sta creando, costruendo o eseguendo. Può essere un'opera d'arte, un brano musicale, un testo scritto, ecc.
Il luogo dove si svolge l'attività di lavoro. Al plurale, l'allocuzione Lavori Pubblici, indica opere di pubblica utilità finanziate gestite dallo Stato o dagli Enti pubblici territoriali.
Lavoratore
Un lavoratore (operaio o impiegato) è una persona che svolge un'attività manuale o intellettuale a scopo produttivo, in cambio di un compenso; generalmente il termine è riferito a coloro che prestano l'attività lavorativa alle dipendenze di un datore di lavoro.
Nella legislazione italiana
L'articolo 2 del D.Lgs.81/2008 definisce il lavoratore come "persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attivita' lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.". L'articolo 2104 del Codice civile afferma che il "lavoratore deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e dall'interesse dell'impresa". L'articolo 2105 inoltre prevede espressamente l' "obbligo della fedeltà" ossia al lavoratore è vietato divulgare notizie attinenti ai metodi di produzione dell'azienda o sulla organizzazione nonché "trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore".
Nota. Quello che è scritto quì sopra è piuttosto chiaro. Come tutti sappiamo, ovviamente nei fatti le cose non sono così.
Tutto, tranne la nota, da Wikipedia.org