A Cannes sbarcano, Von Trier, Haneke e Almodovar

Il festival di Cannes, giunto alla 62° edizione, svela le sue carte e non si può certo dire che l'Italia abbia una rappresentativa numerosa, né nelle categorie fuori concorso, in cui è completamente assente, né in concorso, dove appare il solo nome di Marco Bellocchio.Per amor di patria allora partiamo proprio da Vincere, il film del regista piacentino che è una coproduzione italiana e francese. La pellicola ruota attorno alla triste vicenda di Ida Dalser, amante e forse moglie di Benito Mussolini, che gli diede il suo primo figlio maschio, Benito Albino e che, con lui, a causa della ribellione al marito duce, morì in manicomio. Bellocchio decide di raccontare Mussolini quasi come fosse una figura extra-storica, abbandonandone gli stereotipi di esaltato avanguardista o di savio condottiero il cui unico errore fu l'alleanza con i tedeschi. Il duce di Bellocchio è, come ha raccontato il regista, “un essere per la morte”, disposto a marciare sui cadaveri anche dei propri famigliari per ottenere ciò che vuole, tema caro all'autore, sul quale ha composto il suo esordio I pugni in tasca.Siccome sembra che il tema “storico” non passi mai di moda, al film di Bellocchio rispondono altri nomi di tutto rispetto. Non ultimo è da registrare il ritorno di Quentin Tarantino con i suoi Inglourious Basterds, che si fa forte della presenza di Brad Pitt, Diane Kruger, Eli Roth e Mike Myers per raccontare le vicende di un gruppo di soldati ebrei-americani intenti ad eliminare quanti più nazisti possibili nella Francia occupata durante la seconda guerra mondiale. Da quanto è dato sapere, Mr Pulp Fiction, ha deciso di non risparmiare niente ai propri spettatori. Scalpi e brutalità assortite in un film che il regista ha dichiarato essere stato ispirato dal film del 1978 Quel maledetto treno blindato di Enzo Castellari. Altro titolo attesissimo The white ribbon dell'austriaco Michael Haneke, attorno a cui è avvolta un'ombra di mistero. Le uniche voci riguardano il bianco e nero e il fatto che dovrebbe raccontare una storia di fascismo incipiente in una scuola di campagna nel 1913.Tutta la lista dei film in concorso è piuttosto succulenta, con qualche anticipazione che farà di certo contenti i cinefili di ogni specie. Di certo farà discutere Antichrist, di quel geniaccio altalenante di Lars von Trier, che ha deciso di stupire il pubblico con un incipit a base di sesso estremo e morte infantile. Il film, che segna il ritorno del regista all'horror, è ambientato in Germania ed è giunto a fine lavorazione dopo diverse difficoltà, soprattutto economiche. La coppia che scopa con passione durante la morte del figlio, si trova poi costretta ad affrontare i fantasmi in una casa isolata. Ritorna agli schermi anche Pedro Almodovar con Broken embraces, che vede tornare all'ovile Penelope Cruz, una delle ultime muse del regista spagnolo. Il film vede intrecciarsi quattro storie di donne che hanno in comune un chirurgo plastico intenzionato a vendicare lo stupro della figlia. Immancabile la presenza di Rossy de Palma oltre a Lola Duenas, Angela Molina e Blanca Portillo. Altro personaggio da tenere d'occhio è Ang Lee, che arriva a Cannes con il suo Taking Woodstock, in cui si raccontano i fatti che ispirarono e precedettero il mega raduno dell'estate del 1969. Quasi una commedia musicale, con Liev Schreiber, Emile Hirsch, Paul Dano e Eugene Levy. Incuriosisce anche Les Herbes folles, firmato dall'inarrestabile Alain Resnais, che ha come punto di partenza il furto di una sporta della spesa fuori da un grande magazzino. Le conseguenze di questa disavventura, per Margherita, la protagonista, saranno imprevedibili e hanno come scansione temporale le otto fasi di controllo prima del decollo di un aereo.Fuori concorso sembrano imperdibili il nuovo Terry Gilliam intitolato The imaginarium of Doctor Parnassus, e il mezzanottaro Sam Raimi che torna al suo genere prediletto, l'horror scatenato, con Drag me to hell, in cui una donna, dopo aver sfrattato un'anziana inquilina insolvente, trova un recipiente che nasconde dentro di sé forze soprannaturali che trasformano la sua vita in un inferno. Il film di Gilliam, invece, è tratto da una favola “morale”, ambientata nel fatato spettacolo ambulante del dottor Parnassus. A mettere in scena il trionfo immaginifico del regista di Brazil ci pensa un cast da leccarsi i baffoni. Sullo schermo nella medesima parte Johnny Depp, Heath Ledger, Colin Farrell e Jude Law. Il dottor Parnassus è Christopher Plummer. L'ex Monty Python si è pure assicurato una particina per Tom Waits che farà, nientepopodimenoché, Mr Nick, cioè il diavolo.Molto vivace anche il cartellone di Un certain regard e quello delle proiezioni speciali, in cui spiccano il nuovo di Michel Gondry, L'epine dans le coeur, e la probabile presenza di Tetrob, il nuovo film di Francis Ford Coppola con Vincent Gallo e Maribel Verdù.