15 apr. - di Giovanni Zambito. Bello, avvincente, più accattivante e coinvolgente della prima parte. E' "Nemico pubblico n. 1 - L'ora della fuga (Parte 2)" di Jean Francois Richet con Vincent Cassel, nei panni di Jacques Mesrine, il gangster più ricercato della storia di Francia, una produzione La Petite Reine, nei cinema italiani da venerdì 17 aprile.
Il film di Richet è una corsa rocambolesca tra rapine, inseguimenti e sparatorie e gli attori Ludivine Sagnier e Mathieu Amalric supportano il ruolo di Cassel senza mai invadere la scena. Dopo la vertiginosa ascesa nel crimine e nella violenza, Mesrine torna a Parigi ed è diventato ormai leggenda, intraprende una guerra mediatica e reale con la polizia.
Evade due volte di prigione, gioca al gatto e il topo con il commissario Broussard al punto da brindare con lo champagne durante uno storico arresto. Cosciente fino al ridicolo del suo potere esercitato sui media e sulla società, il secondo Mesrine è un personaggio ai limiti del grottesco, eccessivo, a volte fuori dalle righe.
La leggenda di Jacques "Jacko" Mesrine termina, o inizia, col suo assassinio da parte della polizia a Porte de Clignancourt il 2 novembre 1979.
Il dato più positivamente sorprendente della pellicola è una visione d'insieme mai stancante, sempre all'altezza delle situazioni adrenaliniche in cui lo spettatore seguendo la parabola di Masrine viene catapultato.
L'ambientazione degli anni Settanta, poi, è straordinaria: non stiamo parlando solamente delle acconciature, del look o delle macchine che si vedono. Gli elementi tutti si sposano benissimo tra di loro e perfino le comparse e le inquadrature secondarie non sono da meno dei primi piani: nulla è lasciato al caso.
Un film da vedere, da accompagnare con il respiro in ogni sequenza, che non annoia mai e che si alimenta con un ritmo veloce che non cede mai il passo. Giovanni Zambito.
