Giffoni - Naomi Watts: “Basta ruoli sexy o violenti"

Dopo aver incontrato David Lynch, che l’ha voluta in “Mulholland Drive”, per Naomi Watts si sono aperte le porte del successo. L’attrice australiana, al Giffoni Film Festival insieme al compagno Liev Schreiber, da allora ha collezionato una serie di partecipazioni a film del calibro di “Funny Games”, di Michael Haneke, “La promessa dell’assassino”, di David Cronenberg, dove ha recitato al fianco di Viggo Mortensen e Vincent Cassel, ma soprattutto “21 Grammi”, di Alejandro Gonzáles Iñárritu, che le ha fruttato la candidatura all’Oscar come Miglior Attrice Protagonista.Una serie di successi che hanno spinto anche Woody Allen a volerla nel suo nuovo film, di cui però ancora non si sa nulla, nemmeno il titolo. “Effettivamente non ne so molto nemmeno io – ha affermato la Watts – e a dire il vero, curiosamente, è la prima volta che vengo scritturata per un film di cui non ho mai incontrato il regista. Inizieremo a girare solo fra due settimane, e fino ad allora tutto resta un mistero anche per me. Però una cosa è sicura: sarà un film alla ‘vecchia maniera’ di Woody Allen, concentrato sulla disfunzionalità divertente delle famiglie odierne”.
E dopo Woody Allen, la Watts potrebbe finalmente iniziare la produzione di “The Birds”, ispirato al classico di Alfred Hitchcock. “Sono tre anni che ci lavoriamo, non so quando inizieremo le riprese - ha ammesso - Comunque, pur essendo un film ispirato a “Gli uccelli” di Hitchcock, sarà profondamente diverso, non un vero remake”.Amante dell’Italia (“E’ uno dei miei Paesi preferiti”, ha dichiarato), Naomi Watts è stata a Milano per cinque giorni in occasione delle riprese italiane di “The International”, dove ha lavorato con Clive Owen ed è stata diretta da Tom Tykwer. “Ho bellissimi ricordi sia delle riprese milanesi di “The International” che di Roma, dove dieci anni fa ho girato un film negli studi di Cinecittà”.Ma l’attività di Naomi Watts non si ferma alla recitazione. Come la sua amica Nicole Kidman, la Watts ha già mosso i primi passi nel mondo della produzione. “Ho già prodotto tre film – ha detto – Uno di questo è il film indipendente “We don’t live here anymore” (“I giochi dei grandi”), l’altro è “Il velo dipinto” (in cui ha recitato al fianco del compagno, Liev Schreiber, ndr). Nel mestiere di produttore, è bello sapere di poterti affidare al tuo gusto, anche se è stato importante fare parte di un team produttivo da quale mi sono lasciata guidare e da cui ho imparato molto”.“Le commedie? Non so perché ma non me ne propongono”. Naomi Watts ha concluso l’incontro parlando dei suoi ruoli “tipo”, spesso “dark, anche violenti – ha dichiarato – Devo ammettere che non mi sento molto portata per la commedia, ma non ho nemmeno più voglia di interpretare personaggi violenti o troppo sexy, non fa parte di me. Di certo, invece, spero di continuare a vestire i panni di personaggi interessanti, che mi consentano di esplorare lati del mio carattere che potrei definire catartici. E molto di questo merito va al regista. Ad esempio ho adorato lavorare con Michael Haneke in “Funny Games”: è stato come una sfida per me, ma allo stesso tempo da lui ho imparato davvero tanto”. (d.c.)