di Elisabetta Malvagna
ROMA - "Se siete sicuri che io sia una peccatrice, lasciate che chi è senza peccato scagli la prima pietra. Mi rivolgo a voi, uomini giusti della chiesa cattolica: venite a vedere il mio show e poi giudicate": così Madonna nel 1990. Era appena sbarcata a Fiumicino in vista del concerto allo Stadio Flaminio, prima tappa italiana del suo Blond Ambition Tour. Assalita da cronisti e dai flash dei fotografi, lesse una dichiarazione per rispondere alle accuse di blasfemia lanciate dal Vaticano. Fin dagli inizi, per Louise Veronica Ciccone, trasgressiva e camaleontica regina del pop ex cattolica convertita alla Cabala, forse uno degli impegni principali è stato replicare alle critiche della Chiesa cattolica. Quello dei cattolici polacchi è solo l'ultimo di una serie attacchi alla popstar. Oggetto di vere e proprie crociate e di attacchi dal sapore di guerra alle streghe, l'eroina di Like a Virgin, Like a prayer, Justify My Love ed Erotica, protagonista di libri fotografici dal sapore sadomaso (Sex) ma anche autrice di libri per bambini (Le rose inglesi), multimiliardaria icona mondiale amante delle provocazioni e paladina della difesa dell'ambiente e dei bambini africani, ha più volte ribadito che la sua condotta è sempre stata "in nome della libertà di espressione, della liberazione". Valori rispetto ai quali la signora Ciccone non ha mai ceduto, rimandando al mittente le minacce e le pressioni di vertici ecclesiastici e di associazioni cattoliche, italiane e non. Come nel 2006, quando la chiesa ortodossa russa cercò di boicottare il suo primo concerto a Mosca (i cui 50 mila biglietti andarono a ruba), nell'ambito del suo Confessions Tour, accusandola di "sfruttare i simboli cristiani". Un tour 'sacrilego' che suscitò lo sdegno dei cattolici, contrari all'immagine della popstar crocifissa con una corona di spine in testa durante 'Live to Tell'. "Vi consiglio di ignorarla", disse Margot Krassman, vescovo protestante della diocesi di Hannover, alla vigilia del debutto dello show in Germania. "E' crudele che in un Paese cristiano i simboli cristiani possano essere messi in scena", affermò il portavoce dell'arcivescovo di Colonia, Manfred Becker-Huberti. Polemiche alle quali l'indomabile Madonna (che per la figlia ha scelto il nome Lourdes Maria e dopo il divorzio da Guy Ritchie si accompagna al giovane Jesus) rispose con un'altra provocazione: invitando il Papa a vedere "con i suoi occhi l'eloquenza, la bellezza e l'umanità" espresse dalla Regina del Pop durante il set di Live To Tell.