From Madonna World...
Locandina italiana per E' Complicato
Abbiamo pubblicato su BadPoster, in esclusiva, la prima locandina italiana di E' Complicato, la commedia di Nancy Meyers che negli Stati Uniti arriverà a Natale.
Il film segue le vicende di Jane (Meryl Streep), madre di tre figli ormai grandi che gestisce un ristorante a Santa Barbara. A dieci anni di distanza dal divorzio, la donna ha instaurato un rapporto di amicizia con l'ex marito, l'avvocato Jake. Ma quando Jane e Jake si trovano insieme fuori città per la laurea del figlio la situazione si complica. Un innocente pranzo insieme riaccende la passione tra i due e e Jane si trova nella scomoda posizione dell'amante dell'ex marito, sposato in seconde nozze alla giovane Agness. Nel cast assieme alla Streep i due presentatori degli Oscar di quest'anno:Steve Martin e Alec Baldwin.
Potete vedere il poster cliccando sulla miniatura a lato.
Glastonbury 2010: Prime indiscrezioni
Madonna è morta? Una bufala su Wikipedia!
“Il 29 novembre 2009 la cantante viene rinvenuta morta nella sua casa di New York alle ore 13:50, sono ancora sconosciute le cause della sua morte.”
Non è una mia dichiarazione. Non è nemmeno lo stupido tentativo di far leggere questo articolo e farlo arrivare in vetta a qualche classifica di qualche social news, ma è quello che effettivamente possiamo leggere tra le pagine di Wikipedia:
“Madonna Louise Veronica Ciccone (Bay City (Michigan), 16 agosto 1958 – New York, 29 novembre 2009) è stata una cantautrice, attrice ma anche scrittrice, regista, ballerina e produttrice discografica e cinematografica pornostar statunitense, molto popolare in tutto il mondo sin dagli anni ottanta.”
Momento di stupore. Un semplice ricerca del nome di battesimo della cantante si trasforma in qualcosa che non capisco: nessun telegiornale ne parla, tra le notizie ansa non viene detto nulla.
Probabile che sia una grandissima bufala che per la maggior parte dei navigatori non scoprirà nemmeno, ma come è possibile che Wikipedia non controlli istantaneamente la fondatezza di certe affermazioni?
Questa una preview della pagina sotto accusa, nella speranza che la bufala non porti effettivamente sfiga alla cantante ( e che nel frattempo wikipedia non se ne sia già accorta permettendovi di leggere con i vostri occhi).
Edward il vampiro: l'evoluzione del mito
Guardando l’Edward Cullen della saga di Twilight, giunta al suo secondo capitolo, New Moon, attualmente nelle sale, verrebbe da dire: “Non ci sono più i vampiri di una volta…”
Senza alcuna offesa per il fascinoso Robert Pattinson, che presta il volto sullo schermo al personaggio creato da Stephenie Meyer, e per le sue numerose ammiratrici, non si può non evidenziare un cambiamento sostanziale nella rappresentazione cinematografica del mito del vampiro. Il fascino, l’attrazione da esso suscitati rimangono, senza dubbio, immutati, così come l’aura d’indefinita pericolosità che lo circonda. Tuttavia, questa figura leggendaria sviluppata a partire dal terribile Conte Dracula ideato dallo scrittore inglese Bram Stoker nel 1897, ha perso progressivamente la malvagità, l’orrore puro che la caratterizzavano nelle pellicole del passato.L’aristocratica superiorità del conte, e della razza dei vampiri in generale, chiamata a sostituire gli esseri umani al vertice della catena alimentare, ha lasciato il posto alla malinconia e al senso di solitudine dei membri di questa specie a parte, conseguenze dirette dell’essere gli unici immortali in un mondo di mortali. Depressione, paura di essere incompresi e, di conseguenza, soli, terrore non esercitato sugli altri ma subito da parte di questi ultimi a causa della propria diversità: queste le caratteristiche predominanti del vampiro moderno.
Martin e Kathleen: due vampiri che, come l’Edward di Twilight, suscitano affezione e compassione nello spettatore, in luogo di ripugnanza e terrore.
Questo, almeno, fino al 1992, anno dell’arrivo nelle sale di Bram Stoker’s Dracula.
A giudicare dal successo straordinario che circonda la saga di Twilight e il suo impacciato, pensieroso protagonista, non è molto difficile capire quale delle due abbia vinto, per il momento, questa battaglia dell’immaginario.