Wallis Simpson, nuova sfida per Madonna

E' la regista del film sulla donna per cui abdicò Edoardo VIII
ROMA
Non era particolarmente bella, ma, come si legge in molte biografie, aveva un carattere volitivo, un grande carica sensuale, uno spirito ribelle e un’assoluta lucidità nel perseguire l’obiettivo di una vita agiata, comoda, brillante. Non è un caso che il personaggio di Wallis Simpson, duchessa di Windsor, moglie di Edoardo VIII (che per lei abdicò al trono d’Inghilterra), abbia risvegliato l’interesse dell’icona pop Madonna.
Anzi, prima che su Variety, nei giorni della Berlinale, apparisse la notizia dell’avvio del progetto, chiunque avrebbe immaginato la cantante nel ruolo della protagonista. E invece no, stavolta la signora Ciccone si fa da parte, firma la regia (è la seconda prova dietro la macchina da presa, dopo Filth and Wisdom, presentato in anteprima al Filmfest di due anni fa) e affida la parte a Vera Farmiga, la signora con trolley che nel film di Jason Reitman Tra le nuvole riesce a mettere in scacco nientedimeno che George Clooney. Insomma, un tipo pericoloso, da prendere con le molle, proprio come doveva essere Wallis, snob e anticonformista, decisamente troppo per le rigide regole della famiglia reale inglese. Non si conosce ancora il nome dell’attore che indosserà i panni del principe di Galles nonché erede al trono, poi duca di Windsor ma si sa che Madonna è impegnata, con Alex Keshishian, nella fase della sceneggiatura.
Nella vita di Wallis, americana di Baltimora, classe 1895, la popstar ritroverà temi che le sono cari, una donna che s’impone con la forza del carattere, la tenacia nel rompere le regole, il gusto travolgente per la vita. Una miscela destabilizzante per i tempi in cui a Wallis era capitato di esistere, basta pensare al titolo della biografia a lei dedicata da Channel Four, The Demonised Duchess, un’inchiesta molto documentata in cui si tenta di liberare l’immagine della duchessa dagli stereotipi che l’avevano perseguitata, primo fra tutti quello di avida arrampicatrice sociale.
Morta nel 1986 a Parigi, nella villa al Bois de Boulogne dove si era ritirata, poi sepolta a Windsor, nella cappella reale accanto al marito, Bessie Wallis Warfield era arrivata in Europa sull’onda di un divorzio da un marito alcoolizzato che aveva fatto scandalo nella sua stessa famiglia d’origine. Tre anni dopo, si era risposata con il banchiere Ernest Simpson e con lui, a Londra, aveva conosciuto il principe Edoardo, che all’epoca aveva 36 anni ed era single. Incuranti di pettegolezzi e commenti, i due erano subito diventati amici.
Quell’americana dai modi disinvolti non piaceva a nessuno e, quando Edoardo invitò i Simpson a corte, il Re andò su tutte le furie proibendo al figlio di riportare in quel luogo «la sua amante». Poco dopo Wallis divorziò per la seconda volta, era il ‘36, ed Edoardo salì al trono deciso a ufficializzare la relazione. Lei invece sapeva benissimo che nessuno in Inghilterra l’avrebbe mai accettata come regina. L’Impero britannico stava piombando in un’imbarazzante crisi costituzionale. Perciò Edoardo decise di abdicare e, sei mesi dopo in Francia, sposò l’amore della sua vita.
Per la coppia, da quel momento, ebbe inizio un’esistenza da rotocalchi, viaggi, feste, mondanità. Ma l’ombra del nazismo offuscò il glamour degli innamorati, prima per la sospettata amicizia di Wallis con l’ambasciatore tedesco Ribbentrop, poi per il viaggio di Edoardo in Germania nel ‘37. Per allontanare il duca, il governo inglese gli affidò la carica di governatore delle Bahamas, una meta esotica dove vivere in libertà con la moglie. Alla fine del conflitto i due rientrano a Parigi. Eduardo mette piede in patria solo per i funerali del fratello Giorgio VI, nel ‘52, mentre non è nemmeno invitato alla cerimonia d’incoronazione di Elisabetta II. A Wallis va ancora peggio, sarà in Inghilterra solo per le esequie del consorte, nel ‘72, e farà ritorno in occasione delle proprie. L’impressione è che a corte, ancor oggi, un film di Madonna che rievoca il caso non sia poi così gradito. Dopo Diana, un altro fantasma di lady sfrontata che rivive davanti agli occhi del grande pubblico.