Cher - It's A Man's World

Ultimo album di Cher frequentabile dagli inguaribili rocker che hanno trovato in quest'artista una riferimento ai confini del pop. Cher ha una voce incredibile, ora come allora, una potenza, profondità ed intensità di primissimo livello, e non sono pochi i suoi album di valore. "It's A Man's World" è uno di questi, forse l'ultimo grande album di Cher ad oggi. Successivamente la cantante californiana si è lasciata fagocitare dalla dance a buon mercato. In apertura è posta la cover del successo di Marc Cohn, "Walking In Memphis" (vincitore del Grammy Award come artista emergente nel 1991). Brano splendido che dà immediatamente la cifra del disco, un'ora di pensiero positivo, ottimista, solare, una filosofia per aspettarsi il meglio dalla vita, volerlo, desiderarlo e possibilmente ottenerlo. "It's A Man's World" è un album costruttivo, di quelli che ti incitano e ti danno la carica ad affrontare una nuova ennesima giornata, forse difficile, forse no, ma sempre con gli occhi rivolti al cielo, immancabilmente azzurro. Un senso di protezione quasi spirituale aleggia lungo la track-list. Ma stiamo pur sempre parlando di un solido e polposo album rock (con inserti blues e soul), fatto di cover che respirano ossigeno di passaporto sudista a pieni polmoni. Real People (la delicata e tenace "One By One"), Patty Larkin (l'emozionante e romantica "Angels Running"), Marc Jordan (la sofisticata e pervasiva "What About The Moonlight"), Frankie Valli ("The Sun Ain't Gonna Shine Anymore", la "Ray Of Light" di Cher), fino al cuore della black music con James Brown ("It's A Man's World") e Tina Turner ("Paradise Is Here") ... questi sono alcuni dei momenti più validi e preziosi del platter, che consacra Cher vera e assoluta protagonista, al di delle singole canzoni. Uno di quei rari casi in cui l'autore originale del brano dovrebbe ringraziare il destino di aver incontrato sulla propria strada un'interprete così significativa, tale da rinnovare e innalzare ancora più in alto la qualità di partenza. L'edizione americana dell'album del 1996 contiene tre canzoni in meno ("I wouldn't Treat A Dog", "Don't Come Around Tonight", "The Shape Of Things To Come"). Cher come vorrei sempre vedere (e sentire)