Tff, omaggio a Eastwood Un solo italiano in gara

Panoramiche dall'attualità alla storia, dal film sull'aldilà di Clint Eastwood, Hereafter (inseguito anche dai Festival di Venezia e Roma) presentato in chiusura, allo sport estremo in 127 di Danny Boyle. Il ritorno di Cher al cinema con la diva pop Christina Aguilera in Burlesque, insieme ai ritratti dell'amicizia fra Blair e Clinton (I due presidenti), e quelli in documentario della famiglia Agnelli e di Ceaucescu, ma anche Napoli 24 con la città partenopea raccontata da 24 registi, fra cui Paolo Sorrentino, e il nuovo horror di John Carpenter, the Ward. Sono fra i percorsi della 28/a edizione del Torino Film festival, in programma dal 26 novembre al 4 dicembre.
Fra i 16 film di Torino 28, la sezione competitiva principale, riservata a opere prime, seconde e terze, l'Italia è rappresentata dal noir dissacrante Henry di Alessandro Piva, con Carolina Crescentini e Michele Riondino, tratto dal romanzo di Giovanni Mastrangelo. In gara fra gli altri anche la commedia Four lions di Chris Morris, su quattro musulmani che a Londra decidono di diventare terroristi; Vampires di Vincent Lannoo, mockumentary (finto documentario) su una famiglia belga di vampiri e l'odissea della 17enne protagonista di Winter's bone di Debra Granik, già premiato al Sundance e al festival di Berlino.
"Se dovessi giudicare i film in concorso, a uno solo darei due stellette e mezzo - spiega il regista Gianni Amelio, direttore artistico del Tff -. Gli altri meritano tutti quattro o cinque stellette". Quasi tutti, aggiunge, "sono legati all'oggi, parlano dell'aria che respiriamo intorno, con un linguaggio innovativo e efficace. L'anno scorso ha vinto una grande opera come La bocca del lupo di Pietro Marcello, sono convinto quest'anno avremo altre 'bocche del lupo'".
In programma durante la rassegna, che avrà come film di apertura Contre toi di Lola Doillon con Kristin Scott Thomas, 234 opere, di cui 30 anteprime mondiali, 24 internazionali, 9 europee e 73 italiane.
Tra le pellicole fuori concorso nelle sezioni di Festa mobile (Figure nel paesaggio e Paesaggio con Figure) spiccano grandi autori come Clint Eastwood (Hereafter), Danny Boyle (127 hours), Gregg Araki (Kaboom), Raul Ruiz (Misterios de Lisboa), Lee Chang-Dong (Poetry), ma anche opere che promettono sorprese come Rcl - Ridotte Capacità lavorative di Massimiliano Carboni, in cui una troupe sgangherata capitanata da un irrefrenabile Paolo Rossi, arriva a Pomigliano d'Arco nei giorni caldi del referendum. Dennis Quaid e Michael Sheen sono Clinton e Blair nella storia della loro amicizia de I due presidenti di Richard Loncraine, mentre lo spacciatore di marijuana più importante del mondo occidentale ha il volto di Rhys Ifans in Mr Nice di Bernard Rose. Fra i documentari ci sono The autobiography of Nicolae Ceauesescu di Andrei Ujica, Requiem for Detroit di Julien Temple e Il pezzo mancante di Giovanni Piperno sulla saga degli Agnelli.
Spazio all'horror nella sezione Rapporto confidenziale, con il nuovo film di John Carpenter, The Ward. Le due retrospettive sono dedicate a John Huston e al russo Vitalj Kanevskij, mentre il Gran premio Torino andrà a John Boorman. Per la sezione 'Figli e amanti', Carlo Verdone, Dario Argento, Saverio Costanzo, Carlo Mazzacurati e Daniele Luchetti presenteranno i film che più li hanno ispirati. Fra gli altri eventi in programma, anche omaggi a Claude Chabrol, Corso Salani e Piero Vivarelli.