BERLINO, VIA AL FESTIVAL CON MADONNA E RALPH FIENNES

La Berlinale, che si chiude il 20 febbraio, presenta un concorso dominato dagli Stati Uniti. Niente Italia in concorso, ma la presidente di giuria è Isabella Rossellini.
BERLINO - Tanta America, un po' di Francia, Russia e Inghilterra, niente Italia e una nutrita pattuglia tedesca. Tutta qui, per quanto riguarda il solo concorso, la 61a edizione del Festival del cinema di Berlino che si apre giovedì. Ma la manifestazione che dura fino al 20 febbraio non mancherà di sorprese. C'è intanto, oltre a una grande attenzione alla cinematografia iraniana, l'opera prima di Ralph Fiennes che passa dietro la macchina da presa con "Coriolanus" e poi l'ombra lunga della popstar Madonna che presenterà, in anteprima mondiale al mercato di Berlino, il suo film "W.E" che racconta della relazione tra re Edoardo VIII del Regno Unito e Wallis Simpson. Alla Berlinale anche una galleria di grandi film del cinema internazionale in odore di Oscar come "Il discorso del re" di Tom Hooper e il "western-western" di apertura dei fratelli Coen, "Il Grinta".
I FILM PIU' ATTESI. E ancora sul fronte del grande cinema c'è "Sacrifice" del regista cinese Chen Kaige e due film davvero speciali. Il primo è "Offside" di Jafar Panahi chiamato come giurato al Festival, ma solo virtualmente dopo la condanna in Iran; il secondo, invece, è il debutto in 3d di Werner Herzog con "Cave of Forgotten Dreams", un viaggio nelle grotte preistoriche di Chauvet. Sul fronte Iran, il regista Asghar Farhadi torna alla Berlinale con "Nader et Simin, una separazione". Farhadi è stato temporaneamente interdetto di girare nel suo Paese per aver sostenuto il suo compatriota Panahi, condannato a sei anni di prigione e venti di interdizione dal lavoro. Fra le proiezioni, nella sezione "special", c'è poi la versione restaurata in digitale di "Taxi Driver" di Martin Scorsese e, come omaggio al nostro Mario Monicelli, la proiezione de "Il marchese del Grillo" e, fuori concorso, il nuovo documentario in 3d di Wim Wenders, "Pina", atteso omaggio alla leggendaria coreografa Pina Bausch.
LA GIURIA GUIDATA DALLA ROSSELLINI. Star attese alla Berlinale. Per ora ci sono Liam Neeson e Diane Kruger, protagonisti del thriller psicologico "Unknown - Senza identità" e Moritz Bleibtreu in concorso con "My Best Enemy" di Wolfgang Murnberger. Forse in arrivo a Berlino anche Kevin Spacey e Paul Bettany, interpreti di "Margin Call", opera prima di J.C. Chandor già passato al Sundance Film Festival, per certi versi inquietante con il racconto delle 24 ore di una banca di credito durante la crisi finanziaria del 2008. Presidente di giuria sarà la nostra Isabella Rossellini, che sarà accompagnata dall'attrice tedesca Nina Hoss, dalla costumista londinese Sandy Powel, dal regista canadese Guy Maddin, dalla produttrice australiana Jan Chapman e dalla star del cinema indiano Aamir Khan. L'Italia, infine,è presente fuori concorso con tre lungometraggi: la commedia amara "Qualunquemente" di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese; con "Gianni e le donne" di Gianni Di Gregorio, opera seconda del regista e sceneggiatore romano e, infine, con il film bucolico e minimalista di Michelangelo Frammartino, "Le quattro volte".
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