Sono passati vent’anni dalla scomparsa del cantante franceseSerge Gainsbourg, nato a Parigi il 2 aprile 1928 e morto a causa di un arresto cardiaco il 2 marzo 1991 nella sua casa diRue Verneuil, nel quartiere Saint Germain. La capitale francese ricorda questa settimana l’artista dalla musicalità sorprendentemente eclettica e dallo spirito provocatorio, con originali esposizioni, concerti e speciali alla radio e in televisione.
Curiosa l’iniziativa dell’artista trentacinquenne Jinks Kunst che ha realizzato un ritratto di Gainsbourg con più di 20.000 filtri di sigarette, frutto di una raccolta durata tre anni e lanciata grazie ad un annuncio su Facebook. Il risultato è un ritratto diGainsbourg di 1x1 metro, che lo rappresenta senza l’inseparabile sigaretta alla bocca.
Per chi capitasse a Parigi, fino al 9 Marzo la Galerie Charpentieral 76 rue du Faubourg-Saint-Honoré, nel pieno centro della città, ospita l’esposizione “INITIALES L.G.” . Una serie di immagini inedite del ‘grand Serge’ – all’anagrafe Lucien Gainbourg- che ripercorre l’intensa carriera del musicista, ritratto da William Klein, Helmut Newton, Pierre Terrasson, Ulf Andersen, Patrick de Spiegelaere, Claude Gassian, Tony Frank, Xavier Martin, Alain Trellu, Guy Aelbrecht Roberto Battistini, Jean- Jacques Bernier e Patrick Duval.
La casa discografica Universal ha appena realizzato un cofantto di 20 cd che contiene 250 canzoni, fra le quali venti inediti come “Comme un boomerang”, “Valse de Melody” e “L’Escroc”, nonchè una doppia compilation di best-of che raccoglie le canzoni delle sue interpreti, da Juliette Gréco a Vanessa Paradis.
Inoltre il libro “Le Paris de Gainsbourg” rende omaggio all’amore del cantante parigino per la sua città : gli autori Ersin Leibowitch e Dominique Lorio, ripercorrono i luoghi legati alla carriera e alla vita privata dell’artista. Una passeggiata tra aneddoti e racconti di vita divertenti e talvolta tragici che passa per la Métro porte des Lilas- stazione metro che ispirò la canzone del 1958 Le Poinçonneur des Lilas (Il bigliettaio di Lilas), ‘gars qu’on croise mais qu’on ne regarde pas’ ( il ragazzo che incroci ma non guardi mai ); laCité Internationale des Arts, a Rue de l’Hôtel de Ville 18, -luogo in cui compose la famosa quanto scabrosa Je t’aime moi non plus con Brigitte Bardot -; fino ad arrivare al5 bis rue de Verneuil , ‘l’hôtel particulier’ come amava chiamarlo Gainsbourg. Appartamento acquistato al tempo della relazione con Brigitte Bardot nel quale vivrà conJane Birkin, Kate Barry et Charlotte Gainsbourg, diventato oggi meta di pellegrinaggio di ammiratori, come mostrano i messaggi e i disegni a lui dedicati, che ricoprono la facciata dell’edificio.
Benedetta Michelangeli