Ci sono donne fatte per la casa, una vita di purissimo desperate housewife style. Altre non sono in grado di mettere su famiglia, ma sono capacissime di surclassare il genere maschile in quello che da sempre è terreno di discriminazione sessista, la carriera.
Ma c’è una donna che ha fatto entrambe le cose: ha superato gli ostacoli della vita con fede nelle proprie capacità ed è riuscita a creare un focolare domestico e un successo professionale oltre ogni immaginazione.
Parliamo di Meryl Streep, che con il film Il dubbio è arrivata a quota quindici per nomination all’Oscar ricevute (battendo il record di dodici nomination detenuto da Katharine Hepburn).
Per questa fantastica attrice laureata a Yale tutto è cominciato dal teatro. Dopo l’università, nel ’77, entra nel cast del film di Fred Zinnemann Giulia, nel quale interpreta un personaggio secondario con poche battute. Ma è la svolta. Da qui in poi sarà una continua ascesa per la vetta delle celebrità.
La prima nomination come miglior attrice non protagonista arriva nel ‘78 con il film Il cacciatore, nel quale recita al fianco di Robert De Niro. E la prima statuetta arriva l’anno dopo con Kramer vs Kramer, una pellicola toccante sui legami famigliari e l’amore di due genitori che lottano per la custodia del figlio.
Nonostante l’enorme successo, la Streep non si lascia ancorare a personaggi stereotipati, ma si rinnova di anno in anno, dimostrando di non essere una celebrità, ma La celebrità. Non ha lasciato che gli altri, soprattutto i produttori, la trasformassero in un carattere dai contorni dettagliati. È sempre riuscita, invece, a trasformarsi in persone diverse, buttandosi a capofitto in prove di una drammaticità impressionante, o in capolavori della commedia brillante.
Ha dimostrato, quindi, di essere una vera artista (comica o tragica all’occorrenza) priva di contorni precisi e disposta, più volte, a uscire fuori dalle righe.
Un esempio eclatante è quello di esserci ancora. Dopo più di trent’anni di carriera, la sua energia e i suoi personaggi fanno ancora rumore, scuotono la critica e il pubblico e la tengono aggrappata in cima alle classifiche del botteghino. Funziona come una mappa del tesoro per le case di produzione: dove c’è Meryl ci sono i soldi.
"Non è che non ci siano più donne nei film, solo che è difficile per le donne più grandi d'età."
La Streep lo sa bene; ed è per questo che ancora oggi lavora sodo come il primo giorno.
Guardando The Hours, Il diavolo veste Prada, Mamma mia!, o il recente Julie & Giulia non vediamo solo una signora del cinema, ma anche una donna che continua a crescere, diventa più matura di film in film e non smette mai di imparare e dare mostra di ciò di cui è capace.
E sebbene come artista dia il massimo di tutta sé stessa (non possiamo non ammetterlo dopo La musica del cuore), è un esempio di come la fama e la notorietà non sono uno scoglio per la famiglia, ma semplicemente un talento per lo sfogo o per evadere dal tempo. Una pausa per fantasticare come fanno i bambini, sinceri e allegri come la nostra Meryl.