Per tutti Mtv non fu solo musica e video select, ma "un vero e proprio paese dei balocchi, dove tutto era fighissimo"
"Non invecchiare con la generazione che hai allevato", è il motto di Antonio Campo Dall'Orto, da 13 anni alla guida di Mtv Italia. Una rete che ha cambiato il modo di fare musica, che ha fatto sognare gli oramai quarantenni con i video musicali di Madonna e che ha accompagnato l'adolescenza di migliaia di trentenni cresciuti con i videoclip delle boyband: "La Mtv generation di cui tanto si parlò - spiega Campo Dall'Orto - tiene ormai laurea e famiglia". E sono cresciuti anche molti dei vj, volto delle trasmissioni di successo di Mtv. Da Trl agli EMA e agli Mtv Select, Gq.com in occasione dei trent'anni di Mtv, ha voluto raccogliere un ricordo di quegli anni, dai vj storici del tempo.
MARCO MACCARINI
Uno dei volti più amati di Mtv, grazie al suo Select, condotto con Giorgia Surina e il fenomeno Trl.
Cosa ricordi di quel periodo?
"Tutto: ho iniziato a 22 anni, mi sono ritrovato proiettato in un mondo di puro divertimento in cui ho avuto la possibilità di intervistare i personaggi fondamentali della musica pop, ma soprattutto di crescere professionalmente. Mtv era un'isola felice della tv italiana, sono stato fortunato a poter sperimentare in quella tv".
Un ricordo e una persona da associare a quel periodo?
"Tutte le canzoni di Britney Spears: all'epoca era quanto di più pop potesse esistere, e questo scatenava la mia ironia. Conservo nel cuore personaggi fantastici come Massimo Lo Presti , ma se dovessi nominarti tutti quelli con cui son stato bene, riempirei pagine. Ho lavorato tantissimo con Giorgia Surina e nonostante la nostra fosse una coppia più che salda dal punto di vista lavorativo, fuori ci siamo frequentati poco. Frequentavo Francesco Mandelli, con cui avevo legato tanto, vedo con piacere Federico Russo, capita di sentire le Kris: è una fetta di vita grossa e straordinaria che mi spiace non ci sia più".
ENRICO SILVESTRIN
Tra i volti più noti di Mtv Europe, tornò in Italia per condurre Sonic.
Enrico, per te prima l'estero poi l'Italia con Mtv…
"Un'esperienza fenomenale in cui i momenti più emozionanti sono stati tanti. I miei primi Video Music Awards a New York nel settembre 1994 furono l'inizio di un'avventura strepitosa: pensa a un ragazzino di 23 anni con la fissa per la musica, che si trova faccia a faccia con i Pearl Jam o Jeff Buckley".
Un aneddoto particolare?
"Mi ricordo una nottata folle a Parigi per gli Europe Music Awards nel '95 in camera di Robbie Williams in hotel con i Blur, i Massive Attack, gli Ace of Base. Pazzesco, anche se forse era più facile a Londra che non in Italia essere così a stretto contatto con i musicisti. Ma non c'erano solo i party, lavorativamente venivi responsabilizzato da subito: il primo giorno ti facevano vedere come si faceva, poi dovevi far tutto tu, dal trucco ai testi, e questo faceva sì che i vj avessero caratteristiche specifiche. Non avevi autori e se non facevi bene eri fuori".
Una canzone che assoceresti a quel periodo?
"Più di una: Love is all around dei Wet Wet Wet perchè quando arrivai a Mtv era il pezzo primo in classifica ma anche Always di Bon Jovi, Black Hole Sun dei Soundgarden. E indubbiamenteWonderwall degli Oasis, perchè ha il sapore londinese di quegli anni".
FEDERICO RUSSO
Vj toscano d.o.c che raccolse l'eredità di Marco Maccarini e Giorgia Surina a Total request Live, una delle trasmissioni di punta di Mtv.
Che ricordo hai di quegli anni a Mtv?
"Furono fenomenali gli Mtv Days di Bologna all'Arena Parco Nord: eravamo appena tornati dalle vacanze e pioveva tantissimo,eravamo impantanati nel fango: faceva molto Woodstock. Poi ricordo gli EMA di Roma, sono stati fighissimi: i capi avevano organizzato questa cena meravigliosa in un castello fuori Roma con tutti i vj da tutto il mondo e gli artisti: ti ritrovavi a cena i Beastie Boy, Kanye West, i Maroon 5. Mtv era il paese dei balocchi per un ragazzo di 23 anni e una palestra importantissima per imparare a far tv".
Sei rimasto in contatto con qualcuno?
"Con tutti. Marco Maccarini fu il primo che conobbi quando arrivai a Milano, era a Trl da 5 anni e mi insegnò tantissimo. Capita di sentire anche Francesco Mandelli, le Kris, Victoria Cabello, Paolino, Paola Maugeri. E ovviamente sento giornalmente Alessandro Cattelan, ci vediamo appena possiamo al nostro pub milanese di riferimento.E Carolina è rimasta la mia migliore amica".
La canzone che più ti ricorda quel periodo?
"Luna dei Verdena, perchè coincise con il mio primo Mtv Days nel 2004. Andavo in giro con un mini stereo e ascoltavo ovunque il cd Il suicidio dei Samurai; inoltre i Verdena fecero un live indimenticabile durante quella manifestazione".
PAOLO "PAOLINO" RUFFINI
Oggi attore, allora vj per trasmissione seguitissime come Mtv on The Beach e Hit List Italia.
Paolo, da Livorno a Mtv, non fu usuale per un ragazzo della provincia…
"Ero un outsider, non sapevo neanche bene l'inglese. Alle selezioni stupii tutti facendo vedere il tatuaggio sulla schiena con Titti e Silvestro che si stringevano la mano. Il consulente editoriale di Mtv era allora Luca Bizzarri delle Iene e stava preparando Select, trasmissione di video request in cui la gente chiamava per un video e faceva dei saluti. Mi scelse e feci lì due anni".
L'intervista più folle di quegli anni?
"Alessandro Bergonzoni agli Mtv Days. Era di solito molto restio ad andare in tv e accettò di farsi intervistare da me perchè Mtv era Mtv e si potevano fare cose straordinarie. Ci fece ritardare il lancio della pubblicità di 15 minuti".
E l'aneddoto più simpatico?
"Facevo dei collegamenti dalla Martesana e ogni giorno passava da lì un anziano, il signor Gianni, con uno scolapasta e un'antenna in testa. Il mio autore Andrea Boin si inventò una roba simpatica: dissi che il signor Gianni era l'antenna di Mtv e quando io avrei staccato l'antenna tramite una spina che gli si conficcava nel costato, si sarebbe perso il segnale. Siamo andati in onda per quasi un minuto con l'effetto di sgancio del segnale: mandare in onda alle cinque di pomeriggio un vecchino che dice "Ho staccato la spina dal costato, il segnale non prende" è una cosa che puoi fare solo in una grande oasi di sperimentazione come Mtv".
La canzone che più ti ricorda quel periodo?
"City of blinding lights degli U2, ma anche il primo video di Shakira che lanciai con un inglese maccheronico. Poi durante i conflitti del 2004 ci fu una giornata dedicata a video in rotazione sulla pace: Svefn-G-Englar dei Sigur Ròs, con dei ragazzi affetti da sindrome di Down travestiti da angeli, mi commosse".
Guarda anche: Da Video Killed the Radio Star all'Unplugged in New York dei Nirvana: i video che hanno segnato la storia di Mtv
http://www.gqitalia.it/show/musica/2011/8/30-anni-di-mtv-i-vj-enrico-silvestrin-marco-maccarini-paolino-ruffini-e-federico-russo-si-raccontano