VICTORIA CABELLO: "A MTV DIEDI DELLA VECCHIA A MADONNA, E FUGGII DA STEVEN TYLER"

La vj di MTV ricorda gli anni tra musica e divertimento. E quella volta che conobbe uno strano rapper bianco di nome Eminem...
Tra le vj storiche di Mtv c'è sicuramente Victoria Cabello. Per metà italiana e per metà inglese, Victoria ha fatto da sempre dell'impertinenza e dell'intelligenza le caratteristiche del suo successo. Dagli Mtv Europe a Mtv Select, GQ.com ha provato a capire cosa ha significato per la vj il periodo trascorso a Mtv.
Victoria, cosa ha significato per te lavorare in Mtv?
"Era tutto molto sperimentale, eravamo liberi di trovare una strada personale. Lavorare con gli inglesi, voleva dire mors tua vita mea, ma con grande meritocrazia: c'era rivalità perchè lo standard era alto, c'erano vj che arrivavano da tutta Europa, ma si apprendeva tanto".
C'è un aneddoto che ricordi in particolare?
"Ero andata a Londra a intervistare Madonna, fuori c'era tutta la stampa internazionale e Vincenzo Mollica mi dava consigli su come intervistarla, consigliandomi di non essere troppo esuberante. Sono entrata, nella stanza c'erano le guardie del corpo, e sua figlia Lourdes che giocava con la tata. Ho rotto il ghiaccio dicendole che ero un mito e che ero cresciuta con i suoi poster sul muro e ho capito un secondo dopo che le avevo dato della vecchia. Ho fatto un quarto d'ora per cercare di riparare la gaffe, ma lei è stata splendida. La regola "più sei famoso meno hai bisogno di tirartela" è verissima. Le Spice o le All Saints a confronto erano personaggi orrendi quanto a disponibilità".
E quella volta che sei scappata da Steven Tyler…
"Facevo una diretta per Mtv Europe ed ero conduttrice ed intervistatrice durante lo showcase degli Aerosmith. Per l'occasione mi ero messa un jeans e una di quelle magliette che ti prestano ma che devi ridare indietro. Una maglietta customized da uomo, su cui avevo messo delle spille da balia per renderla più aderente. Steven Tyler la vide e mi chiese di poterla indossare per il concerto dell'indomani. Dissi che andavo a cambiarmi e non tornai mai più".
Come andò il primo provino per Mtv?
"Eravamo in 1200 all'Alien di Roma. Feci il provino e qualche giorno dopo mi ruppi il perone. Mi richiamarono a pochi giorni di distanza per un secondo incontro e io minimizzai e dissi che mi avrebbero tolto il gesso entro una settimana. In realtà ci andai in onda per un mese e mezzo".
Un personaggio particolare che hai incontrato?
"Facevo la diretta quotidiana con le video richieste, e durante una pubblicità mi chiamarono e mi chiesero di inserire un rapper bianco di Detroit. Con qualche perplessità decidemmo di mandare in trasmissione uno sconosciuto di nome Marshall Mathers. Alla fine si fermò per quasi tutta la puntata e ci divertimmo come matti: dopo sei mesi quel rapper era diventato Eminem".
Con chi hai legato di più?
"Con Enrico Silvestrin, specie quando è tornato a Mtv. E in Camila ho trovato una figura materna, mi ha dato una mano ad ambientarmi a Milano: mi spiegava, mi portava fuori, è stata una persona davvero amorevole. Sento anche Maccarini, con il Nongiò facciamo spesso colazione al baraccio sotto casa, dato che abitiamo vicini".
Una canzone che ti ricorda quel periodo?
"A parte Eminem, Radiohead, Eagle Eye Cherry, la mia preferita resta "The Sea" dei Morcheeba. C'è anche un aneddoto simpatico che mi ricorda quegli anni. Avevo visto la Bellucci su una copertina, aveva un taglio corto di cui ero innamorata e ho provato a farmelo rifare dal mio parrucchiere, facendomi tagliare i capelli lunghissimi, con un effetto ovviamente orribile. Una settimana dopo scopro che quella della Bellucci era una parrucca. Arrivata a Londra, per rimediare mi tagliano i capelli come la Imbruglia, che in quel periodo andava tantissimo: sembravo pettinata con una bomba a mano e ho pianto tantissimo. Mi guardavo allo specchio e mi sentivo Calimero con un uovo in testa, posso dire che Natalie Imbruglia mi ha rovinato la vita per un periodo".