L'errore di Amy Winehouse "E' stata morte accidentale"

I risultati dell'autopsia sul corpo dell'artista sono stati resi pubblici. L'inchiesta è chiusa. L'autrice di Rehab aveva nel sangue un tasso alcolemico superiore di 4-5 volte al limite consentito. Nessuna sostanza illegale. A ucciderla un overdose di alcolici dopo un periodo di astinenza. Come sosteneva il padre, Mitch
LONDRA - E' finita. Gli esami dell'autopsia sul corpo di Amy Winehouse sono stati resi pubblici e hanno confermato le conclusioni degli esami tossicologici 1eseguiti sui campioni organici prelevati dalla salma a fine agosto. Non c'erano tracce di droga nel corpo dell'artista, morta a 27 anni nella sua casa di Londra a Camden Square il 23 luglio. Nessuna presenza di sostanze illegali nell'organismo al momento del decesso. 
L'inchiesta è dunque conclusa. Il verdetto, secondo quanto riferito dal coroner alla st.Pancras coroners court oggi, è "morte accidentale" ("misadventure") legata a un abuso di alcol. L'autopsia ha rilevato infatti un tasso alcolemico superiore di 4-5 volte al limite consentito per la guida, la star aveva 416mg di alcol per 100ml di sangue la notte in cui è spirata. Il limite legale è di 80mg. L'ipotesi è che l'autrice di Back to Black sia morta per uno shock seguito a uno "stop and go", cioè a un consumo eccessivo di alcolici dopo un periodo di astinenza. Overdose. Amy Winehouse non beveva da un mese prima di quella notte. 
Nel suo appartamento sono state trovate tre bottiglie di vodka, due grandi e una piccola. Ma i test tossicologici hanno confermato l'assenza di sostanze illegale. I risultati dell'inchiesta danno dunque ragione alla famiglia della cantante, che sosteva avesse smesso di drogarsi e che ad ucciderla fosse stato l'alcol. Nei giorni successivi alla sua morte i tabloid britannici avevano seguito diverse piste, parlando di crack, di ecstasy, di spacciatori segreti, di vita difficile tra riabilitazioni e ricadute. 
Per settimane il padre Mitch aveva continuato a ripetere che Amy aveva smesso, che ad ucciderla fosse stata una violenta crisi di astinenza, aveva aspettato l'esito dei test tossicologici, perché l'esame autoptico non era stato sufficiente a capire cosa fosse successo. Con i risultati di oggi l'inchiesta è conclusa. Mitch Winehouse era presente al momento della lettura. Ha aspettato che la chiusura del caso fosse dichiarata. Poi è andato via, senza parlare con i giornalisti che lo aspettavano fuori, in silenzio.