Charlotte Gainsbourg, protagonista dell'ultimo film di Lars Von Trier, 'Melancholia', che narra gli ultimi giorni di vita sulla Terra prima della collisione con un pianeta che la distruggerà, ha raccontato all'agenzia Press Association quanto sia stata faticosa per lei la lavorazione.
Faticosa e a tratti dolorosa, soprattutto a causa dei metodi sul set di Von Trier. Secondo quanto riportato da Press Association, Von Trier avrebbe chiesto a Charlotte, Kirsten Dunst e al piccoloBrady Corbet di ripetere la stessa scena tutti i giorni, in attesa che sui loro volti trasparissero leemozioni di cui il regista aveva bisogno. "Fate quello che volete, non so cosa sto cercando -diceva Von Tier ai suoi attori- ma è la fine del mondo, ho bisogno di vedere qualcosa".
"È stato terribile -ha raccontato Charlotte- perché alla fine non succedeva più niente. Lasofferenza e la crudeltà del momento erano orribili. Lars mi ha detto in modo molto cinico: 'Con te è come riprendere la vita degli animali: devi aspettare perché accada qualcosa'".
L'esperienza sul set di 'Melancholia' è stata dunque scioccante per la Gainsbourg, che in quel momento era anche incinta del suo terzo figlio Joe.
L'attrice ha infatti raccontato che Lars non 'mollava' finché non vedeva scorrere sul suo voltolacrime vere. "E non si poteva imbrogliarlo, perchè se ne accorgeva" racconta ancora Charlotte. E lei ci avrebbe provato dopo la fine della riprese, quando Von Trier ha chiesto agli attori di produrre altri suoni per la sincronizzazione: nel suo caso voleva che piangesse e la Gainsbourg ha tentato di farlo recitando, ma senza successo.
Un regista originale e senza mezze misure Lars Von Trier, che come tutti sanno è stato addirittura cacciato dal Festival di Cannes per alcune manifestazioni di simpatia verso Hitler. Ma un po' di genioè sempre accompagnato da un po' di follia: e nel caso di Von Trier sono le sue pellicole a parlare per lui. (Articolo di Francesca Di Belardino)