Morricone, Bacalov e si punta anche sui nomi del pop
Tutti in coda alla biglietteria: nessuna sovvenzione, nessuno sponsor, nessun posto omaggio. Solo il tentativo di offrire grande musica al pubblico romano e sopravvivere grazie alla sua fiducia. La Roma Sinfonietta il 15 gennaio parte con l' Offerta Musicale, stagione autogestita nella sala Sinopoli del Parco della Musica che andrà avanti nei prossimi anni se saranno gli spettatori a pagarsi i concerti con i soldi del botteghino. Otto appuntamenti domenicali tra jazz, grandi classici («Quattro Stagioni» di Vivaldi, «Carmina Burana») barocco, contemporanea, rock, musica da film. Forse, il 5 febbraio, la partecipazione di Elisa, Negramaro, Jovanotti e Carmen Consoli a un concerto con le musiche di Paolo Bonvino per il grande schermo tra Muccino, Ficarra e Picone, Carlo Verdone. Poi, tra gli altri, Luis Bacalov, Marcello Panni e Ivan Fedele. Si comincia il 15 con «Musica d' Oggi e... per il Cinema» programma in cui Ennio Morricone ( foto ) dirigerà «C' era una volta in America» e «Nuovo cinema Paradiso» insieme a brani meno conosciuti della sua musica «assoluta» (come chiama quella non applicata al cinema o al teatro). Morricone è il motore e l' ispiratore di tutte le attività di Roma Sinfonietta, infatti l' orchestra esegue da anni le sue musiche in ogni parte del mondo. «Dobbiamo tutto a Letizia Moratti che nel ' 94 ha sciolto il complesso della Rai di Roma - racconta Morricone -. Alcuni strumentisti si sono uniti creando Roma Sinfonietta, una realtà che oggi ha un riconoscimento a livello internazionale anche grazie all' attività eroica e ostinata del suo direttore artistico Luigi Lanzillotta». L' orchestra fino a 3 anni fa si esibiva all' università di Tor Vergata, poi i tagli hanno obbligato l' ateneo a interrompere la programmazione. Oggi li accoglie Musica per Roma che in passato aveva già collaborato con Roma Sinfonietta (i concerti saranno ogni due domeniche alle 18 in viale de Coubertin, tel. 06.3236104) per esempio in occasione della prima mondiale di «Ça ira» di Roger Waters nel 2005: «In un momento difficile in cui le orchestre chiudono, siamo contenti di ospitare questa nuova stagione - conclude Carlo Fuortes, amministratore delegato di Musica per Roma -. Sono certo che sarà un grande successo».
Marco Andreetti