Cher – Stars (1975, Warner Bros.)

Prodotto ed arrangiato da Jimmy Webb, "Stars" è il primo disco di Cher per la Warner ed anche il primo, dopo la separazione artistica e privata dal marito Sonny Bono. La cantante veniva da una carriera solistica a base di singoli ben piazzati , mondanità e protesa verso una interessante carriera di attrice e fotomodella, per questo la casa discografica mise a disposizione il meglio per il lancio del disco, ovvero il leggendario Phil Spector, con il quale Cher aveva lavorato anni prima nelle produzioni Phillies. All’inizio del 1975, i due aveva iniziato ad incidere alcuni brani per il progetto, tra cui "A Woman’s Story", il classico delle Ronettes "Baby, I Love You" e il remake Motown di "A Love Like Yours (Don’t Come Knocking Every Day)" in duetto con Harry Nilsson, ma i costosi tempi di registrazione dovuti al maniacale perfezionismo del produttore si allungarono a dismisura e così il progetto fu accantonato. A quel punto, per il debutto con la Warner, Cher e David Geffen si rivolsero a Jimmy Webb. Fu valutato un repertorio più introspettivo, scelto tra il meglio del nuovo cantautorato americano (Jackson Browne, Tim Moore, Neil Young, Janis Ian, Lowell George, Michael Martin Murphey) più un classico rock come "Bell Bottom Blues" di Eric Clapton (Derek and the Dominos) e uno reggae, la mitica "The Harder They Come" di Jimmy Cliff. Il ruolo di Jimmy Webb è quello di arrangiatore e organizzatore sonoro espresso,come al solito, con le sue architetture orchestrali e ritmiche mai scontate, mentre come autore compare solo nella magnifica e molto "spectoriana" "Just This One Time", canzone che è uno spettacolo nello spettacolo. La scelta di "Geronimo's Cadillac" come singolo non risultò felice e penalizzò l’operazione, ma qui dentro ci alcune delle più compiute bellezze di quegli anni come le versioni memorabili di "Love Enough", "These Days", "Stars" e quella bellissima "Love Hurts", vecchio hit degli Everly Brothers ripresa in quello stesso anno anche dalla rock-band inglese dei Nazareth, che la stessa Cher reinterpretò nel 1991 sull’album omonimo. Grandioso, drammatico e avvolgente "Stars", anche se fu un disastro a livello commerciale, rimane ancora oggi il momento migliore della carriera di Cher per motivazioni, intensità interpretativa e bontà delle composizioni. 
Mauro Ronconi