:-/ La “moda del rimpianto” ha contagiato anche voi?

Il dizionario della lingua italiana definisce il rimpianto come un ricordo dolente e nostalgico di qualcuno che si è perduto, dunque il cordoglio dovrebbe essere connesso ad un reale dispiacere per la scomparsa della persona.
Tuttavia, ultimamente sembra impazzare sui social media (Facebook, MySpace, Twitter e molti altri) la corsa frenetica al ricordo tempestivo di personaggi in vista, appartenuti al mondo dello spettacolo, dello sport, o dell’informatica, scomparsi prematuramente.Steve Jobs, Michael Jackson, Amy Winehouse, Whitney Houston, Marco Simoncelli e Lucio Dalla per esempio. Ricordarli con una frase, propria o magari estrapolata da qualche testo o intervista del compianto defunto, sembra essere la prassi più in voga. «Lucio Dalla sempre nel mio cuore. Adesso fai ballare il paradiso con la tua musica». «Ciao “caro amico” ci mancherai tantissimo». «E dopo Amy Winehouse ci lascia anche Whitney Houston, la sua grande voce rimarrà immortale». «Stay hungry stay foolish. R.I.P. Steve».
Dunque all’ingente schiera di fans realmente rammaricati per l’improvvisa dipartita dei loro beniamini, si affiancano centinaia di utenti dei social network, per lo più adolescenti, che riportano la notizia della scomparsa del personaggio di turno con la tempestività di un cronista.
«Dopo Whitney Houston oggi è morto anche Lucio Dalla! Hanno lasciato un vuoto enorme nel cuore di migliaia di persone e nel mondo della musica» (Sara, 14 anni).
Con ogni probabilità Sara, a causa della sua giovane età, conoscerà soltanto il ritornello delle più celebri canzoni di Lucio Dalla o di Whitney Houston, e lo stesso varrà per tutti gli altri personaggi che periodicamente contribuisce a ricordare attraverso il suo account di Facebook.
Sara però è una reporter altrettanto tempestiva di ogni singolo cambiamento climatico («Ancora pioggia e ancora freddo, ma quando arriva la primavera? »), di tutti gli avvenimenti della sua quotidianità («Tv e più tardi danza»), e persino degli eventi mondani del suo Paese («Stasera tutti in piazza»).
A questo punto la domanda sorge spontanea: sincero cordoglio o moda del rimpianto? Le premesse sembrano proprio supportare la seconda opzione, nella speranza che, come tutti i trend, anche questo non duri più di una stagione.
* Gaia Vena è una degli studenti della facoltà di Lettere dell’Università di Catania che hanno frequentato il laboratorio di Giornalismo e Multimedialità guidato da Viviana Mazza nel marzo 2012. Il laboratorio era destinato a discutere e sperimentare nuovi modi di raccontare le storie tra giornalismo cartaceo, articoli online, blog, social media, iPad. Questa è la sua prova finale.