Madonna attacca Putin: ridicola la legge anti-gay

E' stata approvata nei giorni scorsi da Vladimir Putin una legge che prende di mira la "propaganda gay" e mette al bando ogni atto, messaggio, libro, organizzazione o evento che si riferisca all'omosessualità. L'intento della legge è quello di proteggere i minori dalla "falsa percezione che relazioni tradizionali e non tradizionali siano socialmente equivalenti".
La popstar americana Madonna, notoriamente sensibile al tema, si scaglia contro il provvedimento attraverso la sua pagina Facebook: "Lotto per la libertà. Il mio show, le mie canzoni, il mio lavoro e la mia arte, sono tutti per la libertà di espressione. Libertà di scegliere, di parlare e di agire. Sempre con umanità e compassione. Verrò a San Pietroburgo per parlare in favore della comunità gay e dare sostegno e ispirazione a chiunque si senta oppresso. Non scappo via dalle avversità. Parlerò durante il mio show di questa ridicola atrocità".
Queste le parole della cantante che in qualche modo ripropongono il vecchio dualismo tra due diverse culture e società che una volta si "spartivano" il mondo, quella statunitense e quella russa. 
In questo caso però, Putin ha scontentato anche molti russi, che non hanno gradito la legge anti-gay. Molti sono i giornalisti russi a chiedere a grandi compagnie (come Mercedes-Benz e Pepsi) e ad artisti, fra cui la stessa Madonna, di boicottare la città di San Pietroburgo. 
Madonna dal canto suo vuole aderire alle proteste con un ruolo più attivo, manifestando il suo dissenso dal palco, in occasione del concerto del 9 agosto.