Entrambe statunitensi, ma su due mondi diversi. Da una parte la ex sacerdotessa del rock, imbevuta di Rimbaud e Verlaine, esistenzialismo, misticismo e rivoluzione; dall'altra la sgambettante cantante che si trasferì a New York con in tasca 35 dollari e il mito del ballo.
Più diverse all'apparenza non potrebbero esserlo, anche per via delle loro carriere: Patti Smith ha sempre proseguito lungo la sua linea, con un certo rigore, Madonna zigzaga e continua a cambiare direzione. Ora Madge, il cui recente album "MDNA" è riuscito a centrare il numero 1 sia negli USA sia in Gran Bretagna, ha inaspettatamente rivelato che una delle canzoni che più la influenzarono fu "Gloria" nella versione di Patti. L'originale, come noto, era di Van Morrison ed eseguita dai suoi Them nel 1964. Anni fa Van the Man ricordò che creò "Gloria" in Germania, mentre si esibiva con i Monarchs nell'estate 1963, appena compiuti i diciott'anni. Madonna ha indicato la canzone nella versione della Godmother of Punk dopo esere stata invitata a contribuire alla campagna "My inspiration" di HMV. La campagna iniziò nel 2006, quando David Bowie selezionò un passaggio da "Gigolo aunt" di Syd Barrett.
Madge ha indicato "Gloria" e il passaggio "Jesus died for somebody's sins, but not mine". Gennaro Castaldo di HMV ha specificato che la Material Mum è la trecentesima artista a partecipare ala campagna.