'Tutti ti amano quando sei morto' di Neil Strauss

di Elisabetta Malvagna
''Sono molto divertente sotto morfina. Almeno cosi' credo. Invece non sono affatto divertente sotto Vicodin'': a parlare e' la Regina del pop Madonna in una delle tante interviste raccolte da Neil Strauss, ormai un punto di riferimento del gonzo journalism e della critica di costume piu' illuminata, nel suo 'Tutti ti amano quando sei morto', nato dalle registrazioni originali delle sue interviste. Strauss ha scelto i momenti migliori, piu' audaci e provocatori tra oltre tremila articoli scritti nel corso degli anni. Il 'Mike Tyson degli intervistatori' ha visto e vissuto cose che noi umani non riusciamo neanche a immaginare. Dopo il successo internazionale del bestseller The Game (uscito in Italia tre anni fa per Rizzoli), in 'Tutti ti amano quando sei morto' Strauss svela l'animo fragile e intimo delle grandi star.
Concedendo al lettore di osservarlo mentre spara con Ludacris, viene 'rapito' da Courtney Love (un'intervista di un'ora negli uffici della Virgin si trasforma in una tre-giorni nel suo loft vicino a Chinatown) e fa scoppiare a piangere Lady Gaga. Ma lo accompagniamo anche mentre compra pannolini con Snoop Dogg, se ne va a zonzo con Neil Young e in chiesa con Tom Cruise, legge il pensiero di Britney Spears, se la prende con i Led Zeppelin, si fa un bicchiere con Bruce Springsteen, divide l'idromassaggio con Marilyn Manson, discute di glam con David Bowie, di morte con Johnny Cash e di sesso con Chuck Berry; mentre viene molestato dagli Strokes e si mette nei casini con Prince.
E cosi' Madonna, seduta in aereo privato appena decollato da una base della Royal Air Force a sud di Londra, gli dice: ''La vera morte e' quando perdi il contatto con Dio o con l'universo.
Perche' sono la stessa cosa. Chi lo perde vive l'inferno''.
Flea, bassista dei Red Hot Chili Peppers, performer per eccellenza, a sorpresa invece racconta: ''Mi piace suonare per la gente, ma la vita in tour fa schifo. Mi manca mia figlia''.
David Bowie confessa che ''avere 40 anni e' stato tremendo, ma dopo aver compiuto 50 anni posso dire che si puo' essere felici della propria vita a quest'eta' come a 20 anni. Anzi, penso di essere molto piu' felice ora rispetto ad allora''. Un po' diversa la posizione di Neil Young, che a una domanda su come si sente a 50 anni risponde secco:''Non posso evitarlo''.
E se Billy Joel gli racconta di essere stato derubato da molti agenti e promoter e Lady Gaga piange mentre confessa che senza un cuore spezzato per amore non avrebbe sfondato, con Prince la questione e' piu' complicata: ''Il problema con lui e' che non permette ai giornalisti di registrare la sua voce, quindi o scrivi con grande rapidita' o hai una memoria di ferro'', scrive Strauss. Il folletto di Minneapolis non si fa comunque problemi a dirgli: ''Quando tutti i proventi sono tuoi, non ti importa come va in classifica. Non ho bisogno di un numero uno. Sono il numero uno in banca''. Scomoda la domanda a Lenny Kravitz: 'ma non trovi che l'introduzione della sua 'Rock and Roll is Dead' assomigli molto a 'Living Loving Maid' dei Le Zeppelin?': ''No - risponde Lenny serafico - . Cioe', credo che sia al livello di qualita' dei Led Zeppelin. Oh, non lo so''.
Per concludere quasi con una preghiera: ''Senti, non parliamone''.