Muse: il bassista Chris Wolstenholme rivela la sua dipendenza da alcool

A poche settimane dalla pubblicazione del nuovo album della band, il bassita dei Muse, Chris Wolstenholme, ha rivelato i problemi con l’alcool che lo hanno afflitto negli ultimi anni.
Il musicista ha dichiarato come il bere fosse diventato il suo unico scopo nella vita e di come la dipendenza gli impedisse di fare qualsiasi cosa, tanto da costringere i compagni di band, Matt Bellamy e Dom Howard a lavorare spesso da soli al precedente disco, The Resistence.
Chris Wolstenholme ha rivelato a NME: “Bere tutto il giorno tutti i giorni è davvero brutto. Te ne rendi conto quando realizzi che non puoi funzionare senza, quando ti svegli tremando e la prima cosa che fai è andare al frigo a prendere una bottiglia di vino.”
Il bassista ha aggiunto: “C’erano solo due strade da seguire: morire in qualche anno o smettere. Lo stesso è accaduto a mio padre, lui aveva 40 anni quando è morto. Io ho appena passato i 30 e ho realizzato che continuando in quel modo sarei morto nel giro di dieci anni. Dieci anni non è molto tempo.”
Chris ha rivelato che un paio di pezzi del nuovo album, Liquid State e Save Me, sono stati ispirati dalla sua situazione.