Esce il 7 agosto la raccolta sinfonica «Cut the world»
Il leader degli inglesi Johnsons in questi giorni è anche il curatore del Meltdown Festival di Londra
Al confine tra i generi, dove maschile e femminile si fondono e perdono i contorni; in un'area dove la voce è la materializzazione dei sentimenti e non ha bisogno delle parole né delle regole del linguaggio: è questo il regno di Antony Hegarty, il cantante inglese leader del gruppo dei Johnsons che in questi giorni a Londra sta curando il Meltdown Festival, una serie di concerti, dibattiti e performance di altissimo livello. Come Nick Cave, Jarvis Cocker dei Pulp, Patti Smith e David Bowie prima di lui, è stato scelto come curatore di questa manifestazione in corso al Southbank Centre delle capitale inglese fino al 12 agosto, con ospiti speciali come Elizabeth Fraser, ex dei Cocteau Twins, Marc Almond, CocoRosie, Diamanda Galàs, Laurie Anderson e Marina Abramovic. Per il 7 agosto, inoltre, Antony pubblicherà Cut the world, una raccolta di incisioni sinfoniche effettuate dal vivo con brani provenienti dai quattro album in studio (Antony & the Johnsons, I am a bird now, The crying light, Swanlights). Registrato all'inizio di settembre 2011 alla DK Concert Hall di Copenhagen con la Danish National Chamber Orchestra, contiene nuovi arrangiamenti curati da Nico Muhly, Rob Moose, Maxim Moston e pure Antony. L'unico brano nuovo è Cut the world, ed è la sola registrazione avvenuta in studio. Si tratta della canzone che Antony ha scritto per The life and death of Marina Abramovic, la pièce teatrale diretta da Robert Wilson con lo stesso Antony, la Abramovic e Willem Dafoe come narratore. Dopo questo inedito, ad aprire l'album sinfonico è Future feminism, dove Antony tratta degli effetti che l'impostazione patriarcale della società ha sull'ecologia globale, e cerca di valutare le possibilità di spostarsi verso un sistema femminile per riportare in equilibrio il mondo in cui viviamo. Nell'album sono poi presenti brani di accecante bellezza come Cripple and the Starfish, You are my sister, Kiss my name, I fell in love with a dead boy, The rapture e Twilight. Per chi non ha paura di immergersi nei suoni di un'orchestra sinfonica per esplorare il mistero di una voce che abbatte i confini tra lirica, musical e leggera.