Solo qualche giorno fa, Sinead O' Connor aveva rivelato al quotidiano inglese The Guardian che la sua decisione - passata, nel bene come nel male, alla storia - di distruggere una foto di Giovanni Paolo II in diretta tv al Saturday Night Live era stata ispirata da un gesto molto simile compiuto da Bob Geldof a Top of the Pops: negli studi della celebre e molto rimpianta trasmissione musicale inglese l'allora cantante dei Boomtown Rats aveva fatto a pezzi una foto del cast di Grease, la cui colonna sonora la band di Sir Bob aveva scardinato dal numero uno delle classifiche. Un gesto niente affatto politico, insomma, semmai solo un po' punk.
Oggi ricorre proprio il ventesimo anniversario dello scandalo-Sinead, quando una lanciatissima e giovanissima O' Connor riuscì a farsi nemici in un colpo solo politici, ultracattolici, discografici e boss televisivi non solo d'oltreoceano. Un record non da tutti, che in qualche modo segnò una battuta d'arresto per la carriera della cantante irlandese. E pensare che oggi praticamente non si batte ciglio davanti a esternazioni analoghe di Madonna, Nicki Minaj quando si veste da alto prelato o Lady Gaga.
Come andò? Come va sempre per i musicisti invitati a esibirsi durante una delle puntate del leggendario Saturday Night Live, almeno all'inizio: Sinead stava promuovendo il suo disco di cover Am I Not Your Girl? e le era stato richiesto di cantare il singolo estratto dall'album, la sua versione di Success Has Made a Failure of Our Home capolavoro country di Loretta Lynn. Fin lì, andò tutto come da programma.
Gli assistenti di studio però non si accorsero che per il secondo intervallo musicale la cantante irlandese si era presentata in scena con una foto del Papa. Aveva scelto di cantare War di Bob Marley in un arrangiamento a cappella, con un testo leggermente adattato per riferirsi agli abusi sessuali sui bambini da parte della Chiesa cattolica: previsione di scandali che sarebbero scoppiati solo in futuro, e denuncia di quanto successo a lei, bambina molestata e torturata da una madre devota di Giovanni Paolo II. Quello strappo alla fine della seconda cover fu davvero molto significativo. Vent'anni dopo esatti la popolarità della Chiesa cattolica è in discesa libera, e Sinead O' Connor non avrebbe avuto ripercussioni sulla sua carriera se avesse strappato quella o altre foto oggi, o anche pochi anni fa.
L'esplosione dello scandalo: