AS I LAY DYING DI JAMES FRANCO INCANTA A CANNES

Presentato nelle sezione Un Certain Regard, As I Lay Dying è il film che probabilmente porterà James Franco tra le grazie della critica cinematografica
James Franco, che come noto è un eclettico del cinema contemporaneo, dalle sue interpretazioni sempre apprezzate in commedie e film drammatici al lavoro di autore e regista, a Cannes 66 propone un film drammatico e intenso. Da lui diretto e interpretato, il progetto è basato sul celebre libro di William Faulkner che racconta della storia dei Bundren e del loro tentativo di seppellire la madre/moglie Addie a Jefferson. In As I Lay Dying Franco è Darl Bundren, figlio della donna da poco scomparsa, il cui corpo é portato dai suoi cari per la sepoltura in una città distante 40 miglia da casa.
Una famiglia povera e miserabile, tra disgrazie inevitabili e tanti colpi di sfortuna: il film presenta spesso doppie scene in contemporanea, una a mostrare ciò che accade e l'altra il punto di vista del protagonista della stessa, soffermandosi sulla tragicità della storia e di questi personaggi per cui sarà impossibile non provare pena, nel dolore (anche fisico) e nel tormento.
Tra le partecipazioni di Tim Blake Nelson, Jim Parrack (True Blood), Danny McBride (Strafumati), Logan Marshall-Green (Prometheus) e Ahna O'Reilly (The Help), la pellicola è un intenso viaggio malinconico che il regista/attore ha voluto intraprendere «perché affascinato dal romanzo. É stato scritto da Faulkner durante le pause di lavoro quando fuochista presso la centrale elettrica dell'Università di Oxford. È ambientato in una contea immaginaria (Yoknapatawpha), location di molte altre opere dello scrittore».
E continua: «È straordinario vedere come in questo percorso vengano svelati passato e personalità di ognuno dei Bundren, dal padre ai cinque figli, in voci che con monologhi si alternano».
Un lavoro duro e faticoso, ha poi aggiunto Franco: «Ci ho lavorato per oltre tre anni. Il libro mi è stato regalato da mio padre quando ero un ragazzo e lo lessi in un solo weekend mentre i miei amici erano fuori a divertirsi. Lo trovai veramente difficile, e mi concentrai per comprenderne ogni singola riga».
Inoltre James ha raccontato di aver pensato alla realizzazione del film «per dare volto e voce ai singoli personaggi del libro, ciascuno con i propri drammi lasciati sospesi ma presenti durante il loro triste itinerario».
A vedere il film viene naturale un paragone con il film dei Fratelli Coen Fratello, Dove Sei?, in cui la storia viene raccontata attraverso un viaggio di vari personaggi, ma James è sicuro: «I Coen utilizzano sempre uno humour vivace e dolce-amaro nei loro film, mentre qui la tragicità quotidiana di alcuni personaggi potrebbe evocare qualche sorriso, ma di altro genere! »