Dalla rubrica "Italians" di Beppe Severgnini del corriere.it

Buona nuova vita anche a te, Michael
Caro Beppe,non me lo spiego, ma la sparizione di Michael Jackson mi rattrista più del "dovuto". Come sostiene una persona a me cara - purista e grande appassionato di musica (e un po' meno di amore...) - il grande artista lo avevamo già perso da tempo. Ma quello che sento è dispiacere per lui, la persona: Michael. Può essere che sia stata particolarmente colpita dalla dichiarazione di Cher. Credo abbia ragione. O meglio, la condivido: un bambino ingenuo che ha lottato tutta la vita per farsi accettare e farsi amare. Il suo modo estroso di presentarsi al pubblico e ai suoi fan era in netto contrasto con la sua postura, il suo modo di porsi: timoroso, composto e riservato. Ma lui, nel suo intimo lottava con sé e con il resto del mondo: era nero, era nato nero. Credo che lui si sentisse ancora troppo nero, nonostante la sua carriera gli abbia dimostrato tutto il dimostrabile. Noi, bianchi di pelle, non potremo mai capirne il senso reale. Avevo - e ho ancora nel cuore - un'amica (morta troppo giovane) nata a Londra, ma nigeriana di origine. Ebbene, nonostante fosse estremamente europea e con il tempo anche molto italiana, quando era costretta ad aspettare l'autobus, si sentiva solo nera, solo nigeriana: diffidente e impaurita. Non me lo ha mai detto, ma io ne ho sempre avuto la percezione. Buona nuova vita anche a te, Michael. Lui ti aspetta. Ne sono certa.
Emanuela Pappini

Tuscan Sun Festival

VII edizione, Cortona, 3-9 agosto 2009 Il Tuscan Sun Festival oltre la musica… Arte, fotografia, letteratura, cinema, arti orientali, enogastronomia per un sorprendente festival dei cinque sensi nel meraviglioso scenario di Cortona dove brillano ospiti comeANTHONY HOPKINS, ANGELA GHEORGHIU e molti altri
E’ APERTA LA PREVENDITA DEI BIGLIETTI VII edizione, Cortona, 3-9 agosto 2009
Il Tuscan Sun Festival, ormai definitivamente affermatosi presso il pubblico e la stampa, nazionale e internazionale, come uno dei più prestigiosi Festival in Europa, è il Festival che ha fatto della grande musica classica un evento di moda, glamour, all’insegna della bellezza, svecchiandola definitivamente. Il Festival, che vede ogni anno sfilare le grandi star della musica internazionali che scelgono Cortona come loro unica tappa italiana, e che è alla quarta edizione a Napa Valley in California e alla terza addirittura a Singapore, ha fatto di Cortona la META CULT per la grande musica, ma non solo. E per il settimo anniversario intreccia ancor più intimamente arte, musica, letteratura, arti orientali, enogastronomia. All’insegna di una festa dei cinque sensi nello splendido centro storico toscano, in caratteristiche locations, quali il Teatro Signorelli, il medievale Palazzo Casali, la scenografica Piazza Signorelli e altre sedi come chiostri, palazzi e perfino siti archeologici. Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto, tra i tanti ospiti, anche Robert Redford, fiore all’occhiello di questa edizione sarà un artista, anch’egli del grande schermo, eclettico e di grande fama: Anthony Hopkins, testimonial d’eccellenza di un Festival all’insegna della multidisciplinarietà. Cjiude la rassegna invece un’altra grande star internazionale, la soprano Angela Gheorghiu. Considerata dai critici una delle migliori soprano di questa epoca, una straordinaria sintesi tra la Callas e la Tebaldi, oltre che per il temperamento assai passionale e una forte presenza scenica si è sempre distinta per una raffinata recitazione vincendo nel fraseggio e nell’espressione. Per il secondo anno consecutivo ritorna al Tuscan Sun Festival la sezione danza. Mercoledì 5 agosto sarà la volta delle star dell’American Ballet Theater,una delle compagnie più famose al mondo, in un appuntamento open air in Piazza Signorelli. Irina Dvorovenko, ucraina, prima ballerina dalla grande personalità artistica, danzerà insieme a suo marito, il primo ballerino Maxim Beloserkovsky, e ad altre star ‘special guests’ dell’American Ballet Theatre, sulle note di Bizet, Chopin, Minkus, Maller, Pergolesi, Saint-Saëns e Šostakovič. Dal 3 al 9 agosto il densissimo programma musicale prosegue con un fuoco di fila di grandi nomi, protagonisti internazionali che ormai hanno eletto Cortona la città della grande musica (vedi comunicato specifico della sezione musicale). Ma il Tuscan Sun Festival non è solo musica e nei giorni del Festivalmolti gli appuntamenti con le arti visive, la letteratura, l’enogastronomia, le discipline orientali. Mostre, conferenze, conversazioni, incontri conviviali, degustazioni, sedute di yoga e tai chi si svolgeranno in spazi suggestivi invadendo l’intero centro storico. Cuore di molti eventi è il Chiostro di Sant’Agostino in via Guelfa costruito in stile gotico nel XIII secolo dai monaci Agostiniani e con un bellissimo giardino al centro. Per quanto riguarda la sezione arti visive, la mostra più attesa è MASQUE di Anthony Hopkins. "I sogni mi affascinano. Ho sempre sognato in modo vivido e provato a disegnare le immagini rimaste nella mia memoria. Mi piace guardare cose nascoste dietro altre cose e strani paesaggi pieni di colori. Ho spesso provato ad esprimere le impressioni della mia infanzia ma solo negli ultimi anni (dipinge dal 2004), attraverso la pittura, sono riuscito ad immortalare quello che é sempre stato nella mia mente" racconta Hopkins. L’arte contemporanea è anche al centro di Les Femmes, esposizione di Aaron Tucker 4- 9 Agosto, dalle 10.00 alle 19.00, Sant'Agostino. Ingresso libero. Artista, attore, ex mago a direttore artistico del Margam Fine Art, l’esclusiva galleria di opere d’arte internazionali di Anthony Hopkins, Aaron Tucker lavora soprattutto sul colore. Per la sezione fotografia: FERMARE L’ATTIMO, mostra fotografica di Luigi Ciminaghi 4-30 agosto, 10.00 – 19.00, Chiesa Sant'Agostino. Ingresso libero Per piú di 40 anni, Luigi Ciminaghi, recentemente scomparso, é stato il fotografo ufficiale del Piccolo Teatro di Milano. Le sue straordinarie fotografie illustrano appieno la forza e lo spirito degli innumerevoli e memorabili spettacoli. Durante la sua carriera, ha fotografato tutti gli spettacoli di Giorgio Strehler. In un panorama internazionale come quello del Tuscan Sun Festival torna ad esporre J. Henry Fair, fotografo di Charleston noto soprattutto per essere il ritrattista dei grandi della musica, ma anche perché convinto ambientalista che sin da giovane, dall’età di 14 anni, ha scelto la fotografia come suo mezzo di espressione, arrivando negli ultimi anni a concentrare i suoi scatti anche verso le icone della società in decadimento. Legato fin dalla prima edizione al Tuscan Sun Festival, torna anche quest’anno a Cortona, nell’ottocentesco teatro Signorelli con la mostra fotografica J. HENRY FAIR – RITRATTI, una carrellata di volti, sguardi, umori, sensazioni di grandi artisti delle note. Arte da guardare ma arte anche da realizzare: durante il Tuscan Sun Festival,infatti, si può anche partecipare ad un workshop interattivo rivolto a tutti, principianti e curiosi, IL LABORATORIO DI AFFRESCO. In due occasioni, il 3 e il 7 agosto dalle ore 10 alle 13, Julia Perry, pittrice e restauratrice, rimasta incantata dal fascino artistico della nostra terra in cui ha studiato e vive dal 1985, descrive e insegna le tecniche per creare un affresco e per il Faux Finish (pittura decorativa che imita i materiali naturali). Durante il workshop ciascun allievo può realizzare un piccolo affresco, che può anche portare a casa, basato su un motivo italiano. Tutti i materiali sono inclusi e per coloro che devono viaggiare l'affresco realizzato può essere perfino messo in valigia. Anche gli “amanti della celluloide” saranno appagati al Tuscan Sun Festival grazie alla rassegna POMERIGGIO AL CINEMA: proiezioni dal 3 al 9 agosto nella Sala Cinema di Sant’Agostino in omaggio ad alcuni dei più bei film, italiani e stranieri che hanno l’Italia come soggetto. Tra i registi presenti Vittorio De Sica, Frank Capra, Daniel Mann, Melville Shavelson, David Lynch. Per la sezione letteratura, il3 agosto, ore 18.30, nel cortile di Sant’Agostino, ospite Beppe Severgnini. Lettura e “condivisione di aneddoti” da La Bella Figura,il saggio diventato un "New York Times Bestseller" e tradotto in otto lingue. Un viaggio metaforico, autocritico e divertente attraverso il modo di vivere oggi degli italiani firmato da un giornalista che dal 1998 conduce il forum "Italians" per il "Corriere della Sera". Tre in tutto le conversazioni con gli artisti condotte, nella cornice di Sant’Agostino, dal giornalista-scrittore Matthew Gurewitsch che intervisterà anche, ripercorrendo insieme a loro vita e carriera, Joshua Bell (3 agosto), Anthony Hopkins (7 agosto) e Danielle De Niese (8 agosto). E’ all’Osteria del Teatro, invece, che si tiene il PRANZO e CONVERSAZIONE con Matthew Gureswitsh del 6 agosto, ore 13.00 – 15.00. Tema: Stili nazionali nella critica musicale: Americani vs. Europei. Il vincitore del Booker Prize residente in Umbria, Barry Unsworth, ritorna ancora una volta con una lettura. Questa volta leggerà brani tratti dal suo nuovo libro, pubblicato all’inizio di quest’anno, la novella acclamata dalla critica Land of Marvels, 6 agosto, ore 17.30, cortile Sant'Agostino . Passando alla sezione del GUSTO, la buona cucina, i prodotti eccellenti, la conviavialità e i grandi vini della DOC Cortona giocano quest’anno un ruolo di primissimo piano intrecciando ancor più intimamente musica, arte e i piaceri del “bel vivere” (per info specifiche vedi comunicato enog.) Nel programma enogastronomico è confermato il CORSO DI CASARO tenuto da Romano Magi che, appassionato del mestiere di cheese maker, martedì 5 e mercoledì 6 agosto dalle ore 11.30 alle ore 13,00 insegna l'arte di fare il formaggio nel suo ristorante a Cortona, La Bucaccia. Tocca poi ad un’altra amatissima cuoca di Cortona, Donatella Cantani, con l’aiuto del figlio Michele, tenere lezioni di cucina dal titolo “CUCINANDO CON MAMMA”, dedicate ai sapori e alle tradizioni della gastronomia toscana, cortonese in particolare, il tutto all’interno del Chiostro di Sant’Agostino. Altra grande occasione per apprezzare un calice di DOC Cortona è il TOASTING TUSCANY, aperitivi in musica prima del concerto nellosplendido scenario di Palazzo Casali dove dalle ore 20.00 alle 20.45 tutte le sere si degustano prodotti locali in abbinamento ad una selezione dei migliori vini. Chi desidera invece sedersi a tavola per una vera e propria cena non ha che da scegliere il MENÙ MUSICALE all’Osteria del Teatro con piatti ispirati all’universo di note che in questi giorni invade Cortona. Stessa location dell’Osteria del teatro per il PRANZO e CONVERSAZIONE con Matthew Gureswitsh del 6 agosto, ore 13:00 - 15:00. Tema: Stili nazionali nella critica musicale: Americani vs. Europei. Appuntamento da non perdere è quello di sabato 8 agosto, dalle 11:30 alle 15:00 con DEGUSTAZIONI E VINI presso Il Falconiere il noto Relais di Charme con ristorante gourmand circondato dai vigneti della famiglia Baracchi che regalano uno scenario spettacolare, da quadro toscano. Chi ama invece scoprire il territorio troverà un insolito appuntamento di enogastronomia e archeologia domenica 9 agosto quando in calendario c’è il TOUR con PRANZO presso LE ROVINE ETRUSCHE. Una visita guidata condotta dai due docenti che hanno guidato gli scavi fin dal 1990, accompagnerà i visitatori attraverso il parco archeologico, di recente apertura. Ala vista-passeggiata seguirà una conferenza sui ritrovamenti effettuati dagli studiosi che illustrerà la vita di etruschi e romani nei dintorni di Cortona. La visita e la conferenza termineranno con un “pranzo etrusco”, attentamente ed esclusivamente messo a punto in occasione del Tuscan Sun Festival. Novità per questa settima edizione del festival in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini di Cortona è la VISITA ALLE TRE AZIENDE VITIVINICOLE più prestigiose del territorio con l’invito a degustare il vino di loro produzione: La Braccesca, Tenimenti d’Alessandro ed Avignonesi. Da piccole aziende a gestione familiare a grandi cantine d’importanza internazionale – l’area supporta marchi di vini profondamente radicati nella regione così come i nuovi arrivi. Il Consorzio di Tutela dei Vini di Cortona lavora per difendere e proteggere l’immagine e il prestigio dei vini D.O.C di Cortona. I vini di Cortona, dagli artisti spesso definiti “un’opera d’arte”, incontrano la musica nel segno dell’armonia e dell’ebbrezza. Un’intrigante commistione, una combinazione perfetta tra cultura del vino, grande musica e la bellezza e l’arte di Cortona. La DOC Cortona per l’edizione 2009, infatti, torna ad omaggiare il Festival facendo sì che ogni sera uno dei suoi vini migliori si abbini ad un concerto, ad un grande nome della lirica, ad un’orchestra o ad un grande solista. Dopo che sul palco si saranno esibiti grandi artisti si avrà modo di apprezzare ed esaltare un grande vino. Uno Chardonnay o un Sangiovese, un Sirah o un Vin Santo in degustazione anche nei dopofestival ad invito presso il Chiostro di Palazzo Casali. S’inebrierà l’aria di Cortona con quell’euforia che solo le note e un buon vino sanno regalare nelle migliori occasioni. Sottili affinità tra il linguaggio universale della musica e quello del vino, entrambi versatili e ricchi di sfumature, fragranze, tonalità e colori. Allora, non resta che brindare al Tuscan Sun Festival dove il gusto di un grande vino incontra la musica classica più sublime ricreando un idillio da sempre ricercato. Il Tuscan Sun Festival è anche però nutrimento dello spirito:nella sezione delle discipline orientali, medicina cinese, tai chi e yoga per lavorare insieme su mente, corpo e spirito Durante 4 incontri, il 6, 7, 8, 9 agosto dalle ore 11.00 il dottor Weishe Song, che pratica agopuntura e medicina cinese in Gran Bretagna, illustra i principi della Medicina Tradizionale Cinese e dell’agopuntura e fa anche esercitazioni pratiche di tai chi e gi gong mentre insieme si sorseggia tè verde. Come nelle passate edizioni, l’appuntamento clou restano però gli incontri di pratiche orientali, TAI CHI in particolare, con la maestra Lucia Dalbon nel cortile erboso di Sant’Agostino. Da lunedì 3 agosto a venerdì 7 alle ore 9 relax e carica di energia prima di cominciare una giornata di intensi piaceri e di grande musica fino a notte inoltrata. AMPIA DISPONIBILITA’ DI FOTO IN ALTA RISOLUZIONE scaricabili dalla sezione MEDIA PROGRAMMA DETTAGLIATO www.festivaldelsole.com www.tuscansunfestival.com
PREVENDITA BIGLIETTI (fino al 24 luglio) www.ticketing.terretrusche.comTel: 0575.606887 VENDITA BIGLIETTI (dal 25 luglio) www.ticketing.terretrusche.com Tel: 0575.630084

Date una stanza linda e James Franco ve la distruggerà in un attimo. È solo un film?

A qualcuno piace furioso! C’è chi ama l’uomo ordinato e metodico, c’è chi non sopporta la sporcizia e l’approssimazione, ma siamo certi che esista anche qualcuno attratto dal disordine e dalla forza espressa violentemente contro gli oggetti. Per questa ristretta (?) clientela e per tutti coloro che pensavano che James Franco fosse un tipo tranquillo è dedicato il filmato che segue.

http://www.youtube.com/watch?v=HBRF910RFsM

Il prodotto è di Dave Eggers, regista del breve film “La stanza prima e dopo” : l’idea è quella di chiedere ad un attore di sfogarsi tirando fuori il “cataclisma personale” e distruggendo una camera da letto. Gliela si fa trovare candida ed immacolata e lo si legittima a distruggerla. Un invito a nozze con tanto di indicazione degli strumenti per l’impresa: mazza da baseball, pistola graffettatrice e forbici. In meno di un minuto James Franco fa ampiamente il suo dovere e rivela una bravura quasi sospetta nel mettere a soqquadro tutto ciò che lo circonda.Oltre a Franco che secondo il regista “ha da sempre rivelato una sensibilità sofisticata per film sperimentali e arte sperimentale” hanno partecipato all’ambizioso progetto distruttivo anche Creed Bratton e Maria Bamford. Unica indicazione del regista: “mostrare una sorta di rimorso alla fine dell’impresa”, questo ci rende ancora più sospetti riguardo la bravura e la convinzione del bel James. Do not try this at home! (A. B.)

Madonna per Louis Vuitton Fall 2009

Ecco girare nel web la prima immagine della nuova campagna Fall 2009 di Louis Vuitton che ha come protagonista Madonna. L’immagine è stata scattate dal fantastico Steven Meisel, e ritrae un’eterea Madonna con guanti,abito magenta e le ormai note orecchie da coniglio. La campagna sarà formata da sette scatti con differenti modelli delle borse della Maison. Un’immagine patinata che crea un’atmosfera senza tempo.

La morte di Jacko, il ricordo delle star

Il mondo piange Michael Jackson: la notizia della sua morte ha colto tutti impreparati e provocato una profonda commozione. Tanti, dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama al premier britannico Gordon Brown, hanno espresso un dolore profondo, ricordando il tratto infantile e fragile di questo geniale e sfortunato artista.
BARACK OBAMA: Il presidente lo ha ricordato come un artista spettacolare e una icona della musica.
ARNOLD SCHWARZENEGGER: "Il mondo ha perso una delle icone più influenti".
GORDON BROWN: "Una notizia molto triste per i milioni di fan di Michael Jackson in Gran Bretagna e nel mondo".
STEVEN SPIELBERG: "Era una leggenda. Come non ci saranno mai più altri Fred Astaire o Elvis Presley, così non ci sarà mai più qualcuno paragonabile a Michael Jackson. Il suo talento, la sua meraviglia e il suo mistero ne facevano una leggenda".
MADONNA: "Non riesco a smettere di piangere. Il mondo ha perso uno dei suoi grandi".
ELTHON JOHN: il cantante inglese, ieri sera in un concerto benefico a Londra, dopo aver appreso la notizia, gli ha dedicato 'Don't Let the Sun Go Down on Me".
CELINE DION: "Era un idolo per me, sono sotto choc. La sua musica non morirà mai. Resterà viva per sempre".
LIZ TAYLOR: "Sono troppo scossa per fare una dichiarazione".
LIZA MINELLI: "Mi mancherà ogni giorno della mia vita. Era una persona gentile, genuina meravigliosa. Uno dei più grandi artisti mai esistiti. Lo amavo moltissimo".
CHER: "Jackson era un genio bambino del livello di Ray Charles, dotato di un incredibile talento e sensibilità. Era come sovrastato dal bisogno di sentirsi accettato e amato".
PAUL MCCARTNEY: "Un ragazzo-uomo dall'immenso talento, con un'anima gentile".
QUINCY JONES: "Sono assolutamente devastato da questa notizia tragica e inaspettata. Aveva tutto: talento, grazia, professionalità e dedizione. Ho perso un fratello: una parte della mia anima se n'e' andata con lui".
MARIAH CAREY: "Ho il cuore spezzato. Le mie preghiere vanno alla famiglia Jackson, e il mio affetto ai suoi figli".
JOHN LANDIS: "Aveva un talento straordinario. Ha avuto una vita difficile e complicata malgrado tutti i suoi grandi talenti, la sua resta una figura tragica".
DAVID ZARD: "Ritengo che il Padre eterno, dato che io credo, lo abbia chiamato a se perché questa terra non gli ha dato giustizia".
SOPHIA LOREN: "Non ci sarà mai più un altro Michael Jackson... sono devastata. Spero che troverà la pace che merita dopo tante sofferenze".
LAURA PAUSINI: "La notizia, inaspettata e dolorosa, ha colpito il mondo intero perché quello che ha dato a tutti noi con la sua musica ha rivoluzionato il beat, la scrittura e lo spettacolo".
JOVANOTTI: "La morte di Jackson mi addolora perché è un pezzo della mia vita, del mio immaginario e sapere che quest'uomo che ha regalato così tanta gioia al mondo fosse un ragazzo triste pieno di problemi, fa male".
AL BANO: "Mi ha sempre colpito il suo candore di fondo".
CARLA BRUNI: "Il mondo della musica ha perso un grande artista".

Musicultura 2009. L’INCONTRO CON DONOVAN

27/06/2009 - Un evento speciale aprirà il programma de “La Controra” di Musicultura di sabato 27 giugno: alle ore 17.00, presso l’Aula Magna dell’Università di Macerata, il grande interprete scozzese Donovan Phillips Leitch, che la sera sarà tra gli ospiti dello Sferisterio, incontrerà il pubblico.Organizzato in collaborazione con l’Università di Macerata, l’appuntamento sarà un’occasione irripetibile per ascoltare e conoscere un artista che ha scritto la storia della musica mondiale, uno dei più importanti cantanti folk rock di tutti i tempi, autore di brani come Catch the wind, Sunshine Superman, Mellow Yellow, Wear, Your Love Like Heaven, Jennifer Juniper, Hurdy Gurdy Man. Da ricordare anche, insieme al grande talento e al successo internazionale, le speciali collaborazioni che hanno arricchito la carriera di Donovan: da Dylan a Ron Wood (Rolling Stones), Jimmy Page e John Paul Jones (Led Zeppelin) o Joan Baez, fino ai Beatles. Fu con loro infatti che nel 1968 si recò in India per intraprendere una personale ricerca spirituale, sotto la guida del maestro Maharishi Mahesh Yogi, in una comitiva in pellegrinaggio di cui facevano parte anche il cantante dei Beach Boys <http://it.wikipedia.org/wiki/Beach_Boys> Mike Love e l'attrice Mia Farrow.A conferma di questa amicizia Donovan è infatti stato protagonista del concerto organizzato dal regista David Lynch che ha visto di nuovo i due Beatles Paul McCartney e Ringo Starr insieme sul palco, lo scorso aprile a New York.L’incontro con Donovan, coordinato dal professore Gennaro Carotenuto dell’Università di Macerata, sarà introdotto dal caporedattore della Gazzetta dello Sport e di Gazza Music Fausto Narducci. “La Controra” di Musicultura proseguirà poi alle 18.00 nel Cortile del Palazzo Municipale, dove Lello Voce presenterà la sua raccolta poetica “L’esercizio della lingua”. Con la partecipazione di Ennio Cavalli e l’accompagnamento musicale di Frank Nemola, Lello Voce racconterà della sua ultima fatica artistica: “L’esercizio della lingua”, libro che narra la “multiforme opera declamante” dell’autore. Il testo è un’antologia della produzione poetica di Voce, che consente di leggere la parabola creativa di quest’artista così singolare nel panorama poetico italiano. A partire dalle 18.00 a Palazzo Conventati l’appuntamento sarà con Loriano Macchiavelli e Sandro Toni, che intratterranno il pubblico con la presentazione del loro libro “Il gusto del delitto”, una raccolta di racconti inediti di alcuni tra i più famosi giallisti e scrittori emiliano-romagnoli. A fare da colonna sonora, le musiche del Raphael Gualazzi trio e dei deliri “A tutto tonno” di Carmelo Chiaramonte, il cuciniere errante. Il tutto condito con la partecipazione di Tiziana Avarista, una delle più grandi doppiatrici italiane, che farà divertire i presenti dando vita ad una prova di doppiaggio in diretta. Inizio e fine del salotto, poi, saranno caratterizzati da Laboratori sensoriali a cura dell’Unione Italiana Vini, dal titolo: “Il risveglio dei sensi: l'analisi sensoriale come importante strumento per la valutazione dei vini. Test pratici di riconoscimento gusto-olfattivo e percorsi guidati per affinare le proprie abilità sensoriali." Si proseguirà poi alle 18.15 in Piazza Cesare Battisti, con il concerto di Simone Cristicchi e il Coro dei Minatori di Santa Fiora. Il vincitore dell’edizione 2006 di Musiculturna torna dunque a sorprendere e a suonare dal vivo accompagnato da un’insolita band: i 14 elementi del Coro dei Minatori di Santa Fiora, un gruppo di età compresa tra i 19 e gli 80 anni, al suo fianco nel tour 2009 per il nuovo progetto-spettacolo intitolato “Canti di miniera, d’amore, vino e anarchia”. Un’idea del tutto particolare per una performance emozionante, grazie alla quale ci si immerge nelle gallerie del passato e si scava nella memoria, riportando alla luce preziosi minerali sepolti: le storie e le meravigliose canzoni di una tradizione che non deve andare persa. La Controra si concluderà alle 18.45 nel Cortile del Palazzo Municipale con Massimo del Papa, editorialista de “Il Mucchio” e la presentazione del suo libro “Ti vivrò accanto – La favola infinita di Renato Zero” in compagnia di Felice Liperi, giornalista Radio 3 Rai e La Repubblica.Da autentico corsaro della critica musicale, Massimo Del Papa racconta del suo libro, un volume volto a restituire un panorama completo sull'opera di Renato Zero: la ricostruzione degli esordi sulle assi del palcoscenico del Piper romano, fino alla rinascita dopo il “deserto”, sdoganata attraverso la ricreazione di un personaggio che sposa l'opposto del “gemello malvagio” del debutto.
MUSICULTURA XX edizione 27 Giugno 2009
Premio Unimarche alla carriera Donovan
Irene Grandi omaggerà Stefano Rosso e Nancy Sinatra
Lello Voce porterà sul palco “L’esercizio della Lingua” con Frank Nemola
Paola Turci, Simone Cristicchi con il Coro dei Minatori di Santa Fiora, Vittorio De Scalzi-Nico Di
Palo La Leggenda New Trolls insieme per ricordare le morti bianche
Ora sì che siamo nel vivo di Musicultura. Da mercoledì 24 Macerata è stata animata dalle iniziative de La Controra. Concerti, reading, presentazioni di libri, degustazioni di vino hanno reso più calda l’aria di questi giorni che non sembra affatto tipica di un clima estivo, preparando la giusta atmosfera per l’avvio delle serate finali dove si deciderà chi tra gli 8 vincitori del festival si aggiudicherà i 20.000,00 euro messi in palio e dove si esibiranno degli ospiti eccezionali. Per sabato 27 giugno, in programma l’esibizione degli altri quattro vincitori, Carmine Torchia (Sersale-Cz), Manupuma and The Bulletz (Milano), Paolo Simoni (Comacchio - Fe), Giovanni Block (Napoli). Tra gli ospiti sul palco: Irene Grandi, che proporrà alcuni suoi successi e un omaggio all’icona pop Nancy Sinatra e ad un artista fuori dal coro, autore di brani di pregio e ospite della prima edizione di Musicultura: Stefano Rosso. Paola Turci, Simone Cristicchi con il Coro dei Minatori di Santa Fiora e Vittorio De Scalzi-Nico Di Palo La Leggenda New Trolls saranno i protagonisti di un set tutto speciale ideato per sottoporre al pubblico il problema scottante delle morti bianche. Si esibiranno prima con pezzi propri e poi tutti insieme per una performance davvero unica. Donovan la leggenda del folk rock, che, reduce dal concerto a New York insieme a Paul McCartney e Ringo Starr, ritorna in Italia per festeggiare Musicultura e per dare un assaggio del suo tour europeo in programma per il 2010. Tra i poeti ci sarà Lello Voce, che leggerà con lo sfondo musicale di Frank Nemola, alcuni estratti da “L’esercizio della Lingua”, raccolta antologica della sua produzione, che rappresenta un ponte tra la parola scritta e quella parlata. Quella di sabato sarà poi una serata ricca di premiazioni. Verranno consegnati, infatti, il “Premio AFI miglior interpretazione e progetto discografico”, “Il Premio SIAE per la miglior musica”, “Premio UNIMARCHE al miglior testo” ai più meritevoli tra gli artisti in gara. Dopo la sua esibizione verrà consegnata a Donovan la “Targa Musicultura Unimarche”, concepita come un ringraziamento al grande artista scozzese per essere un testimonial privilegiato della musica popolare e d’autore di qualità. A fine serata sapremo anche il nome dei due artisti che hanno superato il turno e che, insieme ai due selezionati venerdì, saliranno di nuovo sul palco per la sfida decisiva domenica 28, quando verrà consegnato il Premio – Ubi Banca Popolare di Ancona” del valore di 20.000 euro. Con loro, sul palco: Matthew Lee, Cristiano De André, Sergio Zavoli, Alice, PFM-Premiata Forneria Marconi.

Caccia sul web agli inediti di Michael. "Xscape" è l'album che non c'è

"XSCAPE", letteralmente scappare. Era uno dei titoli possibili per l'album di Michael Jackson, annunciato per fine 2007, poi rimandato al 2008 e mai pubblicato. Se ne trovano abbondanti tracce nella Rete: dal peer to peer, dove circolano numerosi pezzi, ai video di Youtube, spesso elaborati dai fans su questi brani mai ufficialmente pubblicati o usciti in edizioni molto rare. Titoli come "Someone put your hand out", "Shout", "Gangsta (no friend of mine)", "Get out of my mind", la title track "Xcape", "Ride with me" con Rodney "Darkchild" Redkins con cui aveva già lavorato nel 2001 per il brano "Rock my world". Il disco forse avrebbe dovuto contenere anche il brano "Hold my hand", in duetto con il rapper Akon, che era stato persino trasmesso da alcune radio americane. Jackson - che non pubblicava un disco di inediti dal 2001 quando uscì "Invincible" - voleva tentare di stupire ancora il mondo. A collaborare per il nuovo album aveva chiamato nomi importanti: Chris Brown, Redkins, Will. I. Am. dei Black Eyed Peas - che aveva definito l'album fantasma "un Off the wall per le generazioni di oggi con canzoni pop perfette" - e anche Lenny Kravitz, che ieri ha parlato di un brano ancora inedito su cui avevano lavorato assieme. Nelle ore in cui sono ancora incerte le cause dell'infarto che ha ucciso Jackson, il testo di Xcape sembra quasi un presagio: "Da ogni parte mi giri non importa dove io guardi. Il sistema è in controllo, è tutto da manuale. Devo andarmene per liberare la mente. Scappare è ciò di cui ho bisogno". D'altra parte un titolo circolato in Rete per l'album atteso dai fans per quest'quest'anno era "Resurrection", in concomitanza forse con i concerti londinesi. Come già successo con altri divi della musica - Hendrix, Morrison, Mercury, Jeff Buckley soltanto per ricordare qualche caso - nei prossimi mesi usciranno cofanetti e album inediti del Re del Pop. E le sue ultime canzoni, quasi certamente, presto saranno pubblicate.

Twitter in tilt per la morte di Michael Jackson

Twitter torna a cinguettare nelle orecchie del grande pubblico con la notizia della morte del re del pop Michael Jackson. Il microblogging, famoso per i suoi 140 caratteri, dopo il successo ottenuto durante gli eventi iraniani - celebre il picco di 220mila messaggi l'ora il 16 giugno -, con la notizia della morte di Jacko ha registrato un ulteriore record: 5 mila messaggi al minuto. Secondo i dati raccolti da Trendrr , un servizio web che monitora l'attività sui social forum, i messaggi contenenti la parola Michael Jackson sono stati più di 100mila l'ora.
Ma non solo. Sul popolare microblogging sono infatti numerosi i trending topics (ovvero gli argomenti su cui vi sono più commenti da parte degli utenti) dedicati a Jacko. Apre la lista "MJ's". Seguono "Jacko Rip Mj", "#michaelJackson", "Rip MJ" OR #MJ" e molti altri. Poi tanti post di affetto da parte dei fan: "You always will be the king of pop Michael" scrive Yessca74; Altrettanto numerosi quelli dei colleghi. Scrivono i Coldplay "Mj era il meglio del meglio", mentre Lenny Kravitz ha diffuso un comunicato a Londra, dove ha postato tanti messaggi dedicati alla star americana. Per saperne di più, cliccate qui

Omaggio A Michael Jackson "Beat It/Viva La Vida

Bellissimo mash-up di Beat It con Viva La Vida dei Coldplay.

Ciao grandissimo Michael! La tua artè rimarrà per sempre.

Something is ending... Addio Michael Jackson.

L'addio al re del pop, ucciso da un infarto
LOS ANGELES - È morto al­la vigilia del tour mondiale già tutto esaurito che avreb­be dovuto segnare il suo grande ritorno al mondo del­lo spettacolo, dopo anni di scandali giudiziari, problemi di salute e una vita personale molto sfortunata. Michael Jackson, il cantante, cantauto­re, ballerino, compositore, musicista, arrangiatore e pro­duttore discografico statuni­tense si è spento ieri a Los An­geles a causa di un arresto cardiaco. Tra un mese avreb­be compiuto 51 anni. La noti­zia, rimbalzata da Tmz (l’in­formatissimo sito di gossip della Cnn) a Twitter, subito andata in tilt come non era successo neppure durante la crisi iraniana, è stata confer­mata via via da tutti i media ufficiali. Grazie a Internet l’America ha seguito pratica­mente in diretta gli ultimi at­timi di vita di uno dei cantan­ti più leggendari e controver­si della storia musicale di tut­ti i tempi.Jackson era stato ricovera­to d’urgenza all’ospedale Ucla Medical Center di Los Angeles alle 12,21 ora locale (le 21,21 in Italia) a causa di un arresto cardiaco mentre si trovava nella sua casa di Holmby Hills, sulle colline di Los Angeles. Il fratello Ransy ha detto che è crollato all’im­provviso. I paramedici accor­si al suo capezzale hanno ten­tato di soccorrerlo, effettuan­do le procedure per la riani­mazione cardio-polmonare. Ma ogni tentativo per salvar­lo è risultato vano. «Quando l’ambulanza è giunta in ospedale il cuore di Michael Jackson aveva già smesso di battere», ha spiega­to uno dei soccorritori alle tv. Salvarlo, a quel punto, era un’impresa quasi impossibi­le (Guarda la foto).
«Dopo cinque minuti di ar­resto cardiaco i danni alla cor­teccia cerebrale diventano ir­reversibili», afferma Marco Pappagallo, neurologo e di­rettore della Pain Clinic del Mount Sinai Hospital di New York. «Se fosse sopravvissu­to, sarebbe rimasto in coma vegetativo». L’annuncio della sua mor­te ha prodotto un’eco profon­da in un Paese dove Jackson è sotto i riflettori dall’età di cinque anni. Anche le televi­sioni hanno interrotto la pro­grammazione regolare per trasmettere lunghi tributi sul­la sua vita confezionati a tem­po di record. «Per gli Stati Uniti è una notizia molto tri­ste, che lascia tutti scioccati» ha detto lo storico condutto­re della Cnn, Wolf Blitzer.
Persino gli scandali giudi­ziari e le accuse di pedofilia (da cui alla fine venne scagio­nato) non hanno fatto che ac­crescerne il mito. Decine di americani intervistati a caldo da una costa all’altra del Pae­se l’hanno salutato come «un genio», «un’icona della pop music». Nel giro di pochi mi­nuti dall’annuncio della sua morte una grande folla si era già riunita spontaneamente davanti all’ospedale Ucla e da­vanti alla villa di Jackson nel­l’area di Beverly Hills. Secondo alcuni medici in­terpellati dalle tv la sua è sta­ta una morte in un certo sen­so annunciata. All’inizio del 2008 la star è stata immorta­lata in sedia a rotelle. Più tar­di sono cominciate a circola­re voci secondo le quali soffri­va di una malattia genetica di nome A1AD a causa della mancanza di una proteina che protegge i polmoni. Que­sto lo avrebbe reso cieco dal­l’occhio sinistro e quasi im­possibilitato a parlare. L’uni­ca cosa che avrebbe potuto salvarlo, dissero allora i dot­tori, era il trapianto del pol­mone.
Madonna: «Non smetto di piangere»
MILANO - Anche i vip piangono la morte di Michael Jackson. Come Madonna, altro mostro sacro del pop: «Non riesco a smettere di piangere: ho sempre ammirato Michael Jackson - dice la cantante -. Il mondo ha perso uno dei suoi grandi, la sua musica vivrà per sempre. Il mio pensiero va ai suoi tre bambini e agli altri membri della sua famiglia. Che Dio lo benedica». Elton John, che era impegnato in un concerto a Londra quando ha appreso della scomparsa dell'artista, gli ha dedicato il brano «Don't let the sun go down on me». Paul McCartney si dice «privilegiato» per aver avuto l'opportunità di lavorare con il grande artista, che ricorda come «un ragazzo di enorme talento e con un animo gentile». I due hanno collaborato negli anni '80 alla realizzazione di alcuni brani, ma i loro rapporti si erano poi incrinati in seguito all'acquisizione, da parte di Jackson, dei diritti di molte canzoni dei Beatles.
TAYLOR: «DEVASTATA» - Liz Taylor si dice «troppo devastata per fare una dichiarazione». L'attrice ha sempre avuto uno stretto rapporto di amicizia con Jackson e ha affidato la sua tristezza all'addetto stampa. Frequentatrice abituale del ranch Neverland, è stata vicina al re del pop anche nei momenti più difficili. Sophia Loren: «Il mondo ha perso un'icona, ha dato al mondo un tesoro con le sue canzoni. Spero che troverà la pace che merita dopo tante sofferenze». Brooke Shields: «Sono devastata dalla tragica perdita del mio amico Michael. Era un amico straordinario, oltre che un grandissimo artista». Janet Jackson, sorella di Michael, ha detto di essere «in lutto e devastata» per la perdita improvvisa del fratello. La cantante è tornata in California per essere vicina al resto della famiglia. Lisa Marie Presley, figlia di Elvis e prima moglie del cantante: «Sono sconvolta e rattristata dalla morte di Michael. È stata una tragica perdita». I due sono stati sposati dal 1994 al 1996.
CHER: " UN GENIO BAMBINO - Cher, attrice e cantante che diverse volte ha cantato e ballato con Jacko, lo definisce «un genio bambino». «Era dotato di un incredibile talento - ha dichiarato in un'intervista alla Cnn -. Dolce come un bimbo e innocente, e dotato di un'incredibile sensibilità. Un bambino ma anche un genio, dotato di un talento incredibile. Ma mi piace ricordarlo nei primi anni, perché ebbi modo di rivederlo in seguito e mi fece un effetto strano. Era come sovrastato dal bisogno di sentirsi accettato, dal bisogno di essere amato. Io lo ricorderò bambino, un bambino-genio del livello di Ray Charles, che cantava e ballava come solo un genio sa fare, con felicità». Lenny Kravitz: «Non ci sarà mai un altro come Michael Jackson. Era un ragazzo che Dio aveva benedetto con una voce da angelo. Ho lavorato con Michael su un brano che ancora non è stato pubblicato ed è stata un'esperienza incredibile. Era molto divertente e abbiamo riso tutto il tempo... era un meraviglioso essere umano. Sono molto triste. È stato il primo artista che ho visto dal vivo, quando avevo 8 anni al Madison Square Garden. Se non fosse stato per lui, non farei questo mestiere. Lui era la musica. Punto».
SPIELBERG: «UNA LEGGENDA» - Arnold Schwarzenegger, governatore della California, definisce Michael Jackson «una delle figure più influenti e più emblematiche dell’industria della musica, un fenomeno del pop che non ha mai smesso di esplorare la creatività». «Anche se c'erano dubbi sulla sua vita personale - ha aggiunto -, era sicuramente un grande uomo di spettacolo». Il premier britannico Gordon Brown parla di «notizia molto triste per i milioni di fan di Michael Jackson in Gran Bretagna e nel mondo». Il re del pop era stato in visita a Londra all'inizio dell'anno per annunciare il nuovo tour, «This is it», che avrebbe toccato proprio la capitale inglese. Il neo ministro francese della Cultura, Frederic Mitterrand, ha ricordato il «genio musicale e dello spettacolo scomparso in una grande solitudine»: «Tutti abbiamo un po' di Michael Jackson dentro di noi. Con le sofferenze della sua infanzia e la grande difficoltà di accettare il suo fisico, era una contraddizione vivente». Secondo Steven Spielberg Jackson è una leggenda: «Come non ci saranno mai più altri Fred Astaire o Elvis Presley così non ci sarà mai più qualcuno paragonabile a Michael Jackson. Il suo talento, la sua meraviglia e il suo mistero ne facevano una leggenda». John Malkovich lo ricorda così: «Era un fantastico performer, di grande talento. E ovviamente un uomo molto solo».
LUTTO DA PECHINO A LOS ANGELES - Il mondo piange Michael Jackson in un abbraccio virtuale, dalla Città proibita a Times Square. In Cina 8mila commenti sono stati postati sul popolarissimo portale Sina.com poche ore dopo la scomparsa dell'artista. «Tutto il mondo ha cercato di imitarti, nessuno riuscirà a superarti» scrive un fan. Anche quando la popstar fu accusata di pedofilia, i fan cinesi non smisero di difenderlo: un sondaggio di Sina.com mostrò che l'87% degli intervistati era convinto della sua innocenza. Sui social network corre il dolore di migliaia di fan. Twitter conta centinaia di messaggi al minuto, provenienti da ogni parte del mondo, tra loro anche il ministro degli Esteri britannico, David Miliband: «Nessuno è mai volato così in alto ed è andato così a fondo. Riposa in pace, Michael». Facebook ha aperto la pagina «Michael Jackson RIP», che ha già 28mila fan. I messaggi sono di dolore, sconcerto, prosaico dispiacere per i concerti che salteranno. E non manca, in linea con la storia dei lutti nel rock (da Jimi Hendrix a Jim Morrison), chi assicura: «Michael Jackson non è morto. È solo un piano per sorprenderci quando tornerà sul palco. Il piano è riuscito!».
"La sua musica vivrà per sempre"
Il mondo della musica e dello spettacolo ha accolto sgomento la notizia della morte di Michael Jackson. Familiari, amici, musicisti, star di Hollywood, uniti dal dolore per la scomparsa del re del pop. La sorella del'artista, Janet, è tornata immediatamente in California per restare vicina al resto della famiglia, in un momento così difficile. "Sono devastata - dice la Jackson - è stata una perdita improvvisa". Liz Taylor, la grande amica e confidente di Jacko, usa la stessa parola: "Sono troppo devastata per commentare la morte di Michael". "Non riesco a smettere di piangere: ho sempre ammirato Michael Jackson - dice costernata Madonna, l'artista che forse per popolarità e talento è l'alter ego femminile di Jackson - Il mondo ha perso uno dei suoi grandi. La sua musica vivrà per sempre. Il mio pensiero va ai suoi tre bambini e agli altri membri della sua famiglia. Che Dio lo benedica". E un altro genio della musica, Elton John, ha appreso la notizia della morte di Jackson durante un concerto a Londra. Subito gli ha voluto dedicare uno dei brani più conosciuti del suo repertorio: Don't let the sun go down on me. Steven Spielberg parla del re del pop come di "una leggenda": "Come non ci saranno mai più altri Fred Astaire o Elvis Presley, così non ci sarà mai più qualcuno paragonabile a Michael Jackson. Il suo talento, la sua meraviglia e il suo mistero ne facevano una leggenda". "Senza parole" Lisa Marie Presley, figlia di Elvis Presley e prima moglie di Michael Jackson: ''Sono triste e confusa, addolorata per la sua famiglia e per i suoi figli che erano tutto per lui''. Grande rispetto e ammirazione anche da Justin Timberlake, che in passato aveva sempre parlato di Jackson come del suo idolo: "Non riesco a trovare le parole per esprimere la mia tristezza. Abbiamo perso non solo un genio, ma anche un ambasciatore della musica".
da laRepubblica.it
Il momento che non potrà mai più accadere
Madonna avrebbe voluto fare un'apparizione a sorpresa in occasione di uno dei concerti di Michael Jackson all'O2. La notizia arriva direttamente da Guy Oseary, che così scrive sulla sua pagina su Twitter: "Il momento che non è mai accaduto: un mese fa, Madonna mi ha detto che voleva fare un'apparizione a sorpresa in occasione di uno dei concerti di Michael Jackson..."
madonnatribe.com

www.michaeljackson.com

Addio alla bellissima Farrah Fawcett

MILANO - È morta Farrah Fawcett. L'attrice americana, 62 anni, era stata ricoverata in ospedale lunedì, in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni di malata di cancro. Lo stesso giorno il marito Ryan O'Neal, 68 anni, aveva annunciato che Farrah Fawcett, diventata famosa grazie al serie tv «Charlie's Angels» e considerata una delle donne più sexy di Hollywood negli anni Settanta, aveva accettato di sposarlo. Una storia parallela alla trama di uno dei film più famosi interpretati dall'attore: "Love Story". La coppia, tra alti e bassi, viveva insieme da oltre vent'anni e ha un figlio, Redmond, 24 anni. Recentemente, l'attrice è stata protagonista di un documentario trasmesso sul canale NBV dal titolo «Farrah's story», in cui ha raccontato in prima persona la sua lotta contro il cancro, scatenando molte polemiche.
AL SUO FIANCO AMICI E PARENTI - Le sue condizioni si erano aggravate nelle ultime ore: i suoi familiari e gli amici più stretti erano arrivati da poche ore all'ospedale di Los Angeles in cui era ricoverata per unirsi al suo compagno Ryan O'Neal che da due settimane la vegliava. Ammalata sin dal 2006, aveva realizzato un documentario per la Nbc sulla sua lotta per il cancro. La morte di Farrah Fawcett è avvenuta alle 9.28 di giovedì (ora della California), ha confermato un portavoce dell'ospedale St John's Health Centre di Santa Monica, precisando che accanto a lei si erano riuniti, oltre a Ryan O'Neal, amici e familiari.
http://www.farrahfawcett.us/

Heartbreaker: Romain Duris, sfasciafamiglie di professione

Terza settimana di riprese, in corso a Monaco, per il primo lungometraggio di Pascal Chaumeil, Heartbreaker, con protagonista Romain Duris (che vedremo presto accanto a Charlotte Gainsbourg in Persécution di Patrice Chéreau). Il resto del cast è composto da Vanessa Paradis (La clef [trailer]), Julie Ferrier (il 28 ottobre nelle sale con Micmacs à tire-larigot di Jean-Pierre Jeunet) e i belgi Hélèna Noguerra (vista in Dans Paris [trailer] e L’autre [trailer]) e François Damiens (La famille Wolberg).
Co-firmata da Laurent Zeitoun, Jérémy Doner e Yoann Gromb, la sceneggiatura racconta le disavventure di Daniel (Romain Duris), uno sfasciafamiglie di professione. Questa attività lucrativa, condotta insieme alla sorella (Julie Ferrier) e al cognato (François Damiens), ha una regola: Daniel accetta di occuparsi solo di donne sposate e infelici in amore cui i propri cari vogliono aprire gli occhi. Ma un giorno un padre che detesta colui che sta per diventare suo genero ingaggia Daniel a una settimana dal matrimonio, per impedirlo a tutti i costi. Avendo bisogno di soldi, il rubacuori accetta di rinunciare alla propria "etica" e di sedurre la giovane donna innamorata. O meglio, sarà lui a farsi sedurre... Prodotto da Quad Films, Heartbreaker beneficia di una coproduzione di Script Associés, di un pre-acquisto di Orange Cinéma Séries e dell'appoggio di tre Sofica: Cinemage, Banque Populaire Images e A Plus Image. Cominciate il 5 giugno con una settimana in Marocco, le riprese proseguono ora con quattro settimane a Monaco e termineranno il 5 agosto dopo tre settimane a Parigi. La distribuzione in Francia è affidata a Universal nella primavera 2010, mentre Kinology si occuperà delle vendite internazionali.Da segnalare, tra le altre produzioni Quad, il discreto successo di So Happy Together del duo Eric Toledano - Olivier Nakache, uscito nelle sale mercoledì scorso, e l'arrivo sugli schermi il 29 luglio di Every Jack Has A Jill di Jennifer Devoldère con Mélanie Laurent.
Fabien Lemercier

Inedito di Jeff Buckley nella colonna sonora di 'My Sister Keeper'

Jeff Buckley è diventato un mito e come tutti i miti giovani e defunti riecco comparire di tanto in tanto materiale inedito, pronto ad essere pubblicato e quindi sfruttato. Un'altra canzone di Jeff Buckley inedita è stata infatti 'ritrovata' e - si legge su Pitchfork - verrà pubblicata nella colonna sonora di un nuovo film. La canzone, una cover di We All Fall in Love Sometimes di Elton John, è una delle più registrate su bootleg - ma mai ufficialmente pubblicate - del live di Jeff al programma The Music Faucet della stazione radio WFMU (riporta Wikipedia). Il film su cui comparirà è il drammatico My Sister Keeper, con protagonista Cameron Diaz.

David Lynch: creativo irrequieto

di Alessio Galbiati
David Lynch è inquieto, deve essere travolto da un’ondata di creatività irrefrenabile perché ormai è diventato pressoché impossibile stare al passo dei suoi lavori che sempre più spaziano fra linguaggi differenti: fotografia, cinema, musica e pittura. Nulla di nuovo sotto il cielo, del resto Lynch da sempre utilizza una moltitudine di modalità differenti per far deflagare di fronte ai nostri occhi il suo sterminato genio. Ma andiamo con ordine e proviamo a catalogare le novità fuoriuscite dal suo cranio. Shot in the Back of the Head. Videoclip dell’omonimo brano di Moby. Leggenda vuole che Moby, innamorato dello stile di DL gli chieda di realizzare un l’accompagnamento per immagini al suo primo singolo. Carta bianca del musicista imbrattata d’un inquieto nero. http://www.youtube.com/watch?v=5EI9caS6Lys Interview Project. Partito l’1 giugno, e composto ad oggi di 8 interviste (presto arriveranno online la 9 e la 10), è un progeto on the road che intende raccogliere ogni tre giorni la viva voce di vivi abitanti degli States, l’impressione che se ricava è che l’attenzione sia posta essenzialmente ai loosers di questa fine del primo decennio del nuovo millennio travolto dalla crisi. http://interviewproject.davidlynch.com Dark Night of the Soul. E’ molte cose contemporaneamente: essenzialmente un disco ed un album fotografico che trae ispirazioni da una collezione di immagini di DL. I musicisti coinvolti nel progetto sono nomi del calibro dei Flaming Lips, Iggy Pop, Suzanne Vega, Sparklehorse, eels, Chicks on Speed and many many more. www.dnots.com David Lynch Foundation. Bizzarro progetto messo in piedi da DL qualche anno fa ed al quale pare proprio creda moltissimo. L’idea è quella di introdurre nella scuola pubblica americana, soprattutto nei quartieri più complicati un’ora di meditazione, così da favorire la consapevolezza degli individui e la pace nel mondo (alcune di queste “lezioni” sono già state messe in atto in giro per il paese). Lo scorso 4 aprile, al Radio City Music Hall di New York, è stato organizzato un concerto per la raccolta di fondi con artisti - tutti coinvolti nel progetto - tipo: Ringo Starr, Sheryl Crow, Donovan, Eddie Vedder, Ben Harper, Moby, Paul Horn, Bettye LaVette e Jim James. www.davidlynchfoundation.org

Cannes Cinéma, 50 anni di Festival in mostra

L’Aula del Tempio del Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita la mostra Cannes Cinéma, 50 anni di Festival nella collezione Traverso, novanta splendide fotografie di grande formato scattate dalla famiglia di fotografi più famosa sulla Croisette. Originari di Tenda, la famiglia Traverso arriva a Cannes nel 1850 e da allora diventa la principale testimone del Festival, documentando la vita della città e i suoi eventi più importanti.Nelle stanze che accolgono gli scatti si respira sia l’atmosfera retrò di ieri che quella più mediatica di oggi. E’ facile lasciarsi sedurre dalla magia del red carpet e dalla bellezza delle grandi dive, da Sophia Loren a Meryl Streep, da Silvana Mangano a Juliette Binoche passando per Sharon Stone ed Elizabeth Taylor, ma senza le opere della famiglia Traverso tante di queste testimonianze sarebbero andate smarrite. E il tappeto sarebbe meno rosso.
Sede della mostra
Museo Nazionale del Cinema di Torino
Via Montebello 20
Infotel: +39.011.8138560/561

Lupin4th: ExtolleranceRandomGallery

THANKS TO MARGOT, PEAKO, AND PITOU!

''42 Rotations'' con Madonna vince un award

Il cortometraggio di Adrian + Shane con Madonna intitolato "42 Rotations", di cui vi abbiamo parlato proprio l'altro giorno, ha ricevuto il premio 'The Special Jury Award' ai Pride Film Shorts Awards di Dublino. La giuria di quest'anno era composta da Mark O'Halloran, Barry Dignam, e Martina Niland.
Il film è stato pubblicato su YouTube ed è in gara anche per il premio 'The Youtube Award' - potete votarlo sulla stessa pagina.Il clip vincitore verrà annunciato la prossima settimana.
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"Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust" dei Sigur Ros

Il ronzio di un deserto pieno di sogni e colori

di Emanuele Rauco
Se pensiamo a musica che viene dal profondo nord europeo, dalla Scandinavia o simili, o vengono in mente gli Abba o i gruppi seminali del black metal; e se poi nominiamo l’Islanda l’unico nome ad affacciarsi alla nostra testa è quello di Bjork. Più vicini alla seconda che ai primi, i Sigu Ròs sono la migliore e più efficace rappresentazione dei suoni e del mood nordico, specie di un’isola ai confini del mondo come quella islandese. Giunta al quinto album, la band capitanata da Jón Þór Birgisson continua nel suo viaggio attraverso la sperimentazione e i suoni, seguendo quel magnifico percorso che, partendo da una certa musica seria e strumentale e passando per il rock e il pop, riesce a combinare una musica raffinata e coltissima con inusitate vette passionali ed emotive che li rendono uno dei complessi più importanti dei nostri giorni. Rispetto ai precedenti lavori, tra cui un’opera enorme come (), prosegue il lavoro di rilettura e auto-riflessione sul senso e l’essenza della loro musica, che partita dall’ambient acustico di Von o Ágætis byrjun, è divenuta una straordinaria messe di suoni e sensazioni, non solo musicali, che rilegge il concetto stesso di musica indipendente o alternativa: fin dal titolo (Con un ronzio nelle nostre orecchie suoniamo senza fine), non solo si mettono subito in un campo “metalinguistica”, ma descrivono anche in un certo senso la loro musica, capace di rileggere il muro del suono di Phil Spector attraverso la costruzione di architetture sonore e compositive che oltrepassano la forma canzone per avvicinarsi a una sorta di sonata contemporanea, un rito ipnotico in cui le tastiere, le chitarre (che in questo disco sorpassano l’uso degli archi, visto anche l’uso dell’arco per suonarle), lo xilofono si connettono con una sezione ritmica corposa e con un’orchestra e un coro interi a creare una sorta di “dream pop” epico e impressionante. Il primo singolo e brano d’apertura del disco, Gobbledigook, dà subito l’idea del impatto e dell’impianto musicale del disco, anche se con un andamento più “giocoso” che i testi in islandese e la voce delicata e tagliente di Jonsi rendono freddo e tagliente, connubio confermato dalla successiva Inní mér syngur vitleysingur, in cui appare ancora più evidente la vena di pop contemporaneo. Le chitarre malinconiche aprono Góðan daginn, espressione del puro sound Sigur Ros, mentre Við spilum endalaust e Með suð í eyrum, doppia title track del disco mostrano perfettamente le due anime della band, da un lato una sorta di magica gioia fanfaresca, dall’altro un riflettersi cupo nella malinconia e nel deserto gelido della terra natia. Segnalazioni a parte meritano le lunghissime Festival e Ára bátur, dove i ritmi lenti, le sonorità ricolme di echi e ripetizioni, le armonie in crescendo sembrano riassumere l’idea stessa della musica del gruppo, e All Alright, primo brano in lingua inglese di una band che, per esigenze musicale ha sempre cantato in dialetto ed ha inventato una lingua nordica (l’hopelandic); un lavoro al tempo stesso più semplice e fruibile, ma più monumentale nell’arrangiamento e nell’uso degli strumenti in cui la straordinaria forza e compattezza di Georg Hólm – basso e xilofono – fa da anima pulsante non solo alla voce e alle uniche chitarre di Jonsi, ma anche agli strumenti classici suonati da Kjartan Sveinsson. Forse la semplificazione – molto relativa – del sound potrebbe sembrare una banalizzazione, ma la capacità compositiva, armonica e strumentale del gruppo fa sì che anche il loro rock filtrato dai venti gelidi sia l’ulteriore esempio di come la grande musica trascenda l’udito e si allarghi a tutti gli altri sensi, quelli non fisici prima di tutto.