MadonnaTribe ha incontrato Lucy O'Brien

In occasione dell'uscita Italiana del libro "Madonna - Like An Icon - The Definitive Biography", di Lucy O' Brien, edito in Italia da Sperling & Kupfer con il titolo "Madonna", MadonnaTribe News Italia e' felice di pubblicare per la prima volta in lingua Italiana la nostra intervista esclusiva con l'autrice, che ci racconta come e' nata questa biografia. Critico musicale di successo, autrice di biografie e insegnante con alle spalle venti anni di carriera nel giornalismo, Lucy O'Brien ha ricercato materiale su Madonna sin da quando la futura Queen of Pop si impose sulle scene nei primi anni '80. Lucy, che ha lavorato per numerosi quotidiani e riviste, dal London Sunday Times al Guardian, da Marie Claire a Cosmopolitan e Q, è inoltre apparsa in numerosi programmi televisivi in UK e ha co-prodotto Righteous Babes, un film sul rock e sul femminismo trasmesso da Channel 4.
Critico musicale di successo, autrice di biografie e insegnante con alle spalle venti anni di carriera nel giornalismo, Lucy O'Brien ha ricercato materiale su Madonna sin da quando la futura Queen of Pop si impose sulle scene nei primi anni '80.Lucy, che ha lavorato per numerosi quotidiani e riviste, dal London Sunday Times al Guardian, da Marie Claire a Cosmopolitan e Q, è inoltre apparsa in numerosi programmi televisivi in UK e ha co-prodotto Righteous Babes, un film sul rock e sul femminismo trasmesso da Channel 4.Docente di teoria della musica al London's Goldmiths College e alla Westminster University, Lucy O'Brien, che è anche autrice di She Bop, She Bop II e di biografie di Dusty Springfield ed Annie Lennox, ha voluto concederci un po' del suo tempo per discutere con noi di Madonna Tribe del suo ultimo lavoro: Madonna - Like An Icon. MadonnaTribe: Salve Lucy, e benvenuta su Madonna Tribe, la casa dei fan di Madonna. E' ormai diverso tempo che ti dedichi alle biografie di artisti pop. Da Dusty Springfield ad Annie Lennox e ora Madonna. Cosa ti spinge ad indagare le vite di questi incredibili performers?Lucy O'Brien: Non è facile scrivere biografie, perciò mi concentro solo su quei personaggi che trovo realmente interessanti.Ho una passione innata per le artiste, anche perchè io stessa negli anni '70 ero in un gruppo punk femminile, e poi ho scritto molto sul rock, i problemi delle donne e sulla cultura pop. Scrissi la biografia di Dusty negli anni '80, quando era ancora considerata una figura cult degli anni '60. L'ho aggiornata prima che morisse nel 1999, e proprio in quel periodo era tornata ad essere popolare, in virtù del fatto che molti si sono resi conto di quanto grande sia stato il suo contributo alla storia del pop inglese. Mi ha sempre affascinata la sua voce e la sua storia. Lo stesso è stato per Annie Lennox.Per quanto riguarda Madonna, invece, ho sempre saputo che prima o poi avrei scritto una biografia su di lei. Trovo che sia una donna interessante, una provocatrice ed una pioniera. Stavo solo aspettando il momento giusto, e il suo cinquantesimo compleanno mi è sembrato il momento ideale per un libro serio sulla sua vita e sul suo lavoro. MT: Nel 1996 hai scritto She Bop, un libro sul ruolo delle donne nella musica pop, che analizza artisti dal Vaudville all'epoca di MTV. E' stato difficile realizzare un quadro tanto ampio e pensi di aver raggiunto il tuo obiettivo?LO'B: Proprio perchè sono convinta che le donne non abbiano mai avuto il riconoscimento che meritano nella storia della musica, ho voluto intervistarle una per una ogni volta che me ne è capitata l'occasione. Così, dall'inizio degli anni '90 ho raccolto dozzine di interviste con artiste importanti, da Dionne Warwick a Nina Simone a Sinead O'Connor e Chrissie Hynde. Fino a quel momento, che ci crediate o no, nessuno aveva mai scritto una storia del pop al femminile, e così ho deciso di farlo io, usando molte di queste interviste unite ad ricerche approfondite.
Poco dopo aver iniziato l'opera, mi sono resa conto che era come scalare l'Everest. Ci sono state così tante donne importanti, il mio dubbio era come riuscire a parlare di tutte loro.Alla fine ho scelto di dare un taglio più riflessivo al libro, e mi sono concentrata su alcune donne e sul loro impatto sulla cultura di alcuni periodi - che fossero grandi star o no. Ci è voluto molto per mettere insieme il tutto, ma la parte più interessante è stata proprio ascoltare tutte quelle diverse voci e vedere come stavo componendo una specie di racconto orale.MT: Stavi accennando al fatto di aver fatto parte di un gruppo punk di sole donne, le The Catholic Girls, prima ancora di scrivere articoli per NME, The Guardian, Q Magazine e Mojo. Eri anche tu una "catholic girl" e una ribelle proprio come Madonna?LO'B: Certamente ero cattolica, e anche le altre ragazze della band venivano nella mia stessa scuola di suore. E sì, sono stata una ribelle: ero punk, femminista e politicamente impegnata.MT: Veniamo alla tua biografia su Madonna, "Like an Icon", uscita in Italia da qualche settimana con il semplice titolo di "Madonna".Come è stato realizzarla?LO'B: Avevo già costruito da tempo il mio personale album di ritagli con tutto quello che la riguardava a partire dal tour per Like A Virgin. Questo è stato il mio punto di inizio. Poi ho fatto una lista delle interviste che avrei voluto fare (e potete immaginare quanto lunga fosse quella lista!). Come per i miei precedenti libri, il mio approccio è stato quello di analizzare il lavoro, e attraverso quello il cuore della persona e le sue motivazioni. La musica è una forma di espressione molto personale, istintiva, e credo che sia un modo per capire il vero io creativo. Mi piace combinare quest'aspetto ai dati delle interviste e a quello che mi raccontano i testimoni.Scrivendo il mio libro su Madonna ho voluto mantenermi distante dai miti e dai luoghi comuni. Ho cercato di capire che tipo di persona sia veramente, nello studio di registrazione, dietro le quinte, con i suoi amici e la sua famiglia. Io stessa mi sono messa in viaggio, andando da Londra al Wiltshire, in Michigan, a New York e a Los Angeles, per intervistare dozzine di persone tra cui musicisti, produttori, registi e ballerini.Mi ha aiutata tantissimo il mio fido ricercatore: Rob Diament, leader di un gruppo che si chiama i Temposhark. Mi ha incoraggiata quando le cose si facevano difficili!MT: In quali aspetti pensi che la tua biografia sia diversa dalle altre che sono state pubblicate su Madonna negli ultimi dieci anni?LO'B: Mi pare che tutte le altre sue biografie sono concentrate sulla sua vita sessuale, sulla sua immagine, le sue storie d'amore a discapito del suo lavoro. In veste di produttore, Guy Sigsworth mi ha detto, "Non si tratta solo di 20 anni di acconciature fantastiche." Volevo analizzare la sua musica, i suoi concerti, con un'attenzione per il dettaglio che non c'è mai stata fino ad ora. La gente ha sottostimato molto il talento di Madonna come musicista e come autrice. Grazie al contributo di molti che l'hanno conosciuta, ho voluto ritrarla come artista e come donna.MT: Quale immagine di Madonna speri che il tuo libro darà al pubblico?LO'B: Una persona furiosamente creativa. Piena di idee. Spesso viene ritratta come una donna d'affari un po' ottusa, ma io ho voluto parlare di un suo aspetto poco chiacchierato: della sua stravaganza, della sua ingenuità e della sua dolcezza.MT: Hai intervistato molte persone che hanno conosciuto Madonna come ballerina o ai tempi della scuola. Ascoltando queste storie, che idea ti sei fatta sulla "prima" Madonna e sulle sue motivazioni per affermarsi?LO'B: Mi ha sorpresa sapere di quanto fosse distaccata e riservata a scuola, di come non fosse il capo branco che tutti si aspetterebbero.La morte di sua madre ha lasciato un doloroso vuoto nella vita di Madonna. Un vuoto che probabilmente ha sentito il bisogno di colmare con la popolarità e l'amore. Le ci è voluto molto però per creare il personaggio 'Madonna' - un mix di musicals hollywoodiani, pop provocatorio e ritmi dance. E' stato come se tutto questo fosse fermentato in lei per diversi anni prima di esprimersi in tutte la sue potenzialità. MT: Deve essere una cosa complicata trovare un titolo per una biografia di Madonna. Non deve essere nè scontato nè complicato. Per il tuo libro, hai scelto "Madonna: Like An Icon".Come è nata quest'idea? LO'B: Stavo parlando della cosa con mio marito(il musicista e compositore Malcolm Boyle). Con il mio libro volevo esplorare il suo impatto come icona culturale, ma non volevo svelarlo subito. E così a lui è venuto in mente 'Like An Icon', un ovvio riferimento a 'Like a Prayer/Virgin' etc.MT: Come sai, negli ultimi tempi Madonna è diventata anche "scrittrice", grazie ad una serie di fortunati libri per bambini. E comunque, ha sempre scritto lei stessa i testi delle sue canzoni. Da collega, cosa pensi di Madonna, la scrittrice?LO'B: Ha un buon orecchio per la poesia, e lo si capisce dai suoi testi. Sono molto istintivi, chiramente pop, a volte con tocchi più profondi ed allusioni poetiche. Non sono molto sicura di cosa dire di lei nella veste di autrice per bambini. E' una competenza molto specifica, per la quale servono anni di allenamento. Con i bambini bisogna saper unire la giusta dose di humour, ritmo, concisione e immaginazione. Non è come scrivere canzoni pop!MT: Quando il tuo libro, che è edito in Italia da Sperling & Kupfer nella collana "I Fuoriclasse", è uscito in edizione originale qualche mese fa è stato descritto come "il libro più vicino all'autobiografia di Madonna".E' perchè, da fan, si ha l'impressione di arrivare a comprendere il pensiero di Madonna?LO'B: Penso che avere parlato con così tante persone, aver viaggiato a New York, Detroit, etc, l'aver toccato con mano la sua musica, mi ha reso possibile capire come sia nata. E poi entrambe apparteniamo ad una generazione di ragazze ex-cattoliche!MT: Molti sostengono che l'opera di Madonna ha cambiato la nostra società. Che ha fatto crollare molti tabu. Cosa ne pensi?LO'B: Non so se sia tanto Madonna ad aver cambiato la società, o sia essa stess lo specchio dei cambiamenti sociali e di tutte quelle sotto-culture che sono state centrali per il suo lavoro (dall'hip hop al vogue-ing, al 'queer' sex e al parkour). Di sicuro è stata una forza provocatrice. A volte questo ha portato messaggi contrastanti (come il ritiro del video di American Life) o ha generato un po' di confusione (molte donne, all'inizio, non sapevano se considerarla una bambola pop o un'icona del femminismo).Ma considerando il suo lavoro in questi venti anni, credo che abbia costantemente diffuso un messaggio di emancipazione femminile. Che le donne non debbano cercare approvazioni prima di fare qualcosa e che devono avere il coraggio di sviluppare le proprie capacità. Madonna è poi stata portavoce della comunità gay, e recentemente si è impegnata nella lotta alla povertà. In termini di cultura pop la sua influenza è incredibile. Pochi altri artisti sono così determinati e schietti.MT: Nel libro paragoni Madonna ad altri artisti. C'è qualcosa secondo te, che rende Madonna speciale e diversa da tutti gli altri?LO'B: L'incredibile varietà del suo lavoro. Nell'introduzione al libro scrivo che "Come un rapace della cultura, Madonna ha tratto ispirazione da migliaia di fonti, e le ha canalizzate in una visione unica." Prima di ogni cosa, Madonna si esprime con la danza, ed è per questo che il suo lavoro è così fisico. Trovo che sia una cosa molto interessante. Oltre ai soliti passi di ballo, poche altre donne si esprimono veramente così.MT: Qualche anno fa hai pubblicato una biografia di Annie Lennox, e sicuramente saprai che una canzone dell'ultimo album di Annie vede anche la partecipazione di Madonna. Cosa pensi di questa collaborazione?LO'B: Credo che sia fantastico. Sono tutte e due donne autorevoli che si sono affermate sin dagli anni '80. Entrambe sono determinate ed impegnate nella lotta all'epidemia di AIDS in Africa. Mi è sembrato naturale che facessero qualcosa insieme.MT: Madonna compirà presto cinquant'anni. Qual è la cosa che più le auguri per il suo futuro?LO'B: Vorrei vederla fare cose più sperimentali per una donna della sua età. Vorrei vederla diventare come le sue muse: ad esempio come Martha Graham, che a cinquant'anni ha realizzato una delle sue più incredibili pieces (Herodiade).E poi le auguro di continuare ad essere felice e serena con la sua famiglia.MT: Ci pare un augurio perfetto! Grazie per essere stata con noi, Lucy!LO'B: Grazie a voi! "Madonna - Like An Icon - The Definitive Biography ", di Lucy O' Brien,è edito in Italia da Sperling & Kupfer con il titolo "Madonna".
Questa intervista è © 2007-2008 Madonna Tribe. Traduzione italiana curata da Drowned.