Andy Warhol lo avrebbe sicuramente accolto nella sua sregolata factory : conosciuto come attore sensibile capace di mutare in senso letterale pelle a seconda delle esigenze di copione, passando dai fasti commerciali della saga blockbuster dedicata a Spiderman per giungere sino alla toccante performance drammatica offerta nel premiato Milk, l'enigmatico James Franco rifugge dalle contemporanee etichette imposte dai mass-media, cimentandosi con intrepido coraggio espressivo anche come regista ( la sua ultima fatica Good Time Max è targata 2008 ) ma anche come inusuale scrittore e pittore. Il sangue ebraico non mente, nel destino il futuro certo del predestinato alla planetaria fama, nel cuore inquieto la ferrea determinazione di spiazzare le platee, per non essere catalogato come ennesima meteora fra i cieli neri di Hollywood. Vicino dunque all'arte ed alla moda, manifesto cool dell'ultima fragranza maschile di Gucci, James Franco prosegue con ammirevole determinazione un percorso ribelle ed anticonformista, ridefinendo con magnetica determinazione il concetto moderno di metropolitano dandy d'America.