Torna Lucky Luke, il fumetto anni '60 ora è un film

Camicia gialla, fazzoletto rosso al collo, ciuffo ribelle e sbarazzino, speroni e pistola sempre pronti alla bisogna. Erano i favolosi anni Sessanta, verso la fine. Era Lucky Luke, un cowboy un po' bizzarro ma sempre pronto a sgominare i cattivi. I bambini di allora ne seguivano le sue gesta sul Corriere dei piccoli, dove una striscia lo celebrava a ogni numero. E in sella al suo cavallo dinoccolato e scombiccherato come lui, Lucky Luke aveva sempre qualcuno con cui regolare i conti. Ora l'eroe dei fumetti che da allora non ha più trovato spazi interessanti per le sue gesta, ci prova con il cinema. Esce infatti nelle sale francesi il film ispirato alle avventure di questo piccolo eroe di carta che in pochi cinquantenni di oggi hanno dimenticato.Nato dalla matita franco-belga di Maurice de Bevere (in arte Morris) e da Renè Goscinny (con Uderzo uno dei padri di Asterix) la regia spetta a James Huth che ha confessato apertamente il suo debito: «È una commedia western di avventura, ma dovevo a Morris e a Goscinny un film all'altezza. Per questo ho voluto che Lucky Luke fosse una commedia, un film d'avventura, un viaggio e un vero percorso da eroe».Lucky Luke approda in celluloide preceduto da fumetti animati da super uomini dotati di poteri soprannaturali, personaggi frutto di invenzioni senza precedenti. Lucky Luke invece appartiene a un immaginario collettivo a un bagaglio di nostalgia, a un giornalino che era il compagno fedele di tanti pomeriggi per i bambini degli anni Sessanta. Al cinema Lucky Luke troverà i rivali di sempre: i cattivi Billy the kid (dal sapore dylaniano e non solo) e Jesse James, la rivale Calamity Jane, il truffatore Pat Poker, l'affascinante Belle Starr e soprattutto il compagno fedele, il cavallo purosangue Jolly Jumper.Per la prima volta Lucky Luke approda sul grande schermo: nel 1991 era stato protagonista di una serie televisiva che aveva riscosso un modesto successo nonostante l'interpretazione di richiamo di Terence Hill. Ora si tratta di attendere il responso del botteghino francese. Lucky Luke torna con le sue 63 primavere sulle spalle, forse sarà un po' meno agile di allora, ma vanta il fascino nostalgico dei tempi che furono. E dopo l'esordio transalpino potremo vedere anche quale accoglienza gli riserverà il Belpaese.