San Siro : Per Ligabue e Muse volume a 80 Decibel

Ligabue e i Muse beneficeranno i “nuovi volumi” di San Siro. Oggi in giunta arriva una delibera di regolamentazione che fissa il volume a 80 decibel, 2 in più rispetto alle volte scorso, a patto che i concerti registrino il tutto esaurito.

Song To The Siren - Sinead O'Connor

I Gorillaz sostituiscono gli U2 a Glastonbury

Saranno i 'Gorillaz' di Damon Albarn a prendere il posto degli U2 al festival di Glastonbury dopo che la band irlandese ha dovuto dare forfait per l'intervento che Bono ha dovuto subire alla schiena. Gli U2 erano il gioiello piu' prezioso della corona di artisti invitati al piu' importante festival all'aperto di musica rock, che andra' avanti dal 25 al 28 giugno. Ma la 'paralisi temporanea' di cui e' stato vittima Bono ha costretto a cambiare i piani e ha compromesso il tour estivo della band. "Sara' l'unico concerto britannico dei Gorillaz" ha detto l'organizzatore del Festival, Michael Eavis, per sottolineare che non si tratta di un rimpiazzo, ma di un evento. In lizza per prendere il posto degli U2 c'erano il rapper Dizzee Rascal, i Coldplay, e persino i Led Zeppelin.

Vincent Cassel in Cappuccetto Rosso?

Il cast di The Girl With the Red Riding Hood, rivisitazione in chiave gotica della celebre fiaba di Cappuccetto Rosso diretta da Catherine Hardwicke (Lords of Dogtown, Twilight), si è arricchito di stelle quali Gary Oldman (Dracula di Bram Stoker, Léon), Julie Christie (Troy, Neverland - Un sogno per la vita) e Amanda Seyfried (Jennifer's Body, Mamma Mia!). Ci saranno anche Max Irons (Dorian Gray) e Shiloh Fernandez (Cadillac Records) nel ruolo dei due possibili interessi amorosi della protagonista. Ma chi interpreterà il lupo cattivo? A fornire un piccolo indizio è stata proprio la Seyfried, rivelando a MTV solo le iniziali dell’attore: V. C.
I media hanno subito pensato al francese Vincent Cassell (I fiumi di porpora, Irréversible), che sarebbe un volto perfetto per la parte dell’irsuto villain. Le riprese di The Girl With the Red Riding Hood sono previste per luglio, ma speriamo di saperne presto di più…

Eugene Hutz e Vogue.it

La band capitanata da Eugene Hutz torna in Italia per due date del tour promozionale dell'ultimo album Trans-Continental Hustle. Li abbiamo incontrati e abbiamo parlato di radici, di music biz e di Adriano Celentano

Abbiamo incontrato Eugene all'Estragon di Bologna per una lunga intervista e siamo partiti proprio da lì, dall'ultimo straordinario lavoro della band.

"Questo album per noi è un successo personale perché siamo stati in grado di ritornare alle nostre radici, all'origine della nostra band. Sto parlando del cantautorato e della musica acustica che è ciò che puoi trovare nel nostro primo album. Gli album successivi al primo, si sono poi via via riempiti di quel gypsy punk-rock'n roll transcontinentale, di quella rock parranda per cui la gente ci conosce. Questo lavoro è una sorta di sintesi di tutto quello che siamo stati e che siamo diventati. In Trans-Continental Hustle siamo stati in grado di mostrare e far sentire l'intero percorso evolutivo della band che parte dal cantautorato e arriva fino a quella macchina no-stop di rock'n roll che vedi nei nostri live".

Un'evoluzione che però passa anche attraverso incontri con la storia della musica: nomi come Madonna (oltre ad aver partecipato al suo tour, Eugene è stato anche uno degli attori nell'esordio registico della material girl) e Nick Cave, con cui i Gogol Bordello hanno condiviso parte del loro percorso di crescita.

"Qualunque professionista della musica sa che la creatività non è importante quanto il mischiare insieme diversi elementi. Ciò premesso, gli incontri che abbiamo fatto sono stati importanti perché, a frequentare dei professionisti, si impara sempre qualcosa, se non dalla musica in sé, di certo dal loro loro comportamento pro. In questi tempi, essere un bravo musicista non basta. Devi essere un bravo "pr" di te stesso e mantenere delle buone relazioni con gli altri musicisti, con gli altri addetti ai lavori e con le persone che lavorano con te affinché tu sia ascoltato. Collaborare con i grandi nomi, quindi, è stato un continuo imparare qualcosa"

E a livello di composizione e ispirazione?

"A livello creativo anche un'auto che passa per strada con lo stereo a volume alto può influenzarti più di quanto credi. A me è capitato spesso mentre stavo a New York o, come mi è successo recentemente, in Brasile. Devo però dire che per quanto riguarda il lavoro, la collaborazione con Rick Rubin (già produttore di Red Hot Chilly Peppers, AC/DC, Johnny Cash n.d.r.), per questo nuovo album è stata illuminante. Lavorare con lui è un onore per chiunque, che sia superstar o un "esordiente" o una via di mezzo come siamo noi. Sì, è stato davvero eccezionale e mi ha fatto capire la mia forza... Per farti un esempio: mentre stavamo valutando con Rick i nuovi pezzi, lui ha puntato il dito e ha dato priorità ad alcune canzoni che rischiavo di lasciare sottovalutare come Sun is on my side o When Universes collide. Alla fine queste son diventate i pezzi più intensi dell'album".

Dopo la data di ieri all'Estragon, i Gogol Bordello saranno oggi all'Alcatrazdi Milano per l'ultimo concerto all'interno dei confini del bel paese. Una terra, l'Italia, con cui Eugene ha un rapporto del tutto particolare.

"Non si può dire semplicemente che mi piace l'Italia, io sono attaccato a questa terra. Ho vissuto un anno da immigrato qui, e sebbene il tempo che ho trascorso sia stato caratterizzato da una forte tristezza, in realtà guardandomi indietro quello è stato uno degli anni più belli della mia vita. Da questo paese io ho preso tutto: il buono e il cattivo. È quello che è contenuto nella canzone Santa Marinella, una rievocazione di quell'esperienza tanto triste ma al contempo tanto straordinaria, tutta caratterizzata da una sorta di selvaggia poesia. L'Italia è un pezzo della mia famiglia, delle mie radici... è luogo "potente" pieno di cultura e storia. E poi conoscevo l'Italia ancora prima di essere in Italia, per via della forte connessione che c'era con il partito comunista Russo. È per questo che conosco Adriano Celentano sin da quando sono nato".

Per dimostrazione o per gioco Eugene afferra una chitarra acustica e, di fronte a noi, accenna Soli. Poche note, lasciate cadere, che però ci lasciano pensare che, nella fantasmagoria musicale dei Gogol Bordello, sui palchi di tutto il mondo, in fondo ci siamo anche noi.

Il debutto di Mitch Winehouse

2010-05-26 - Mentre del nuovo disco della figlia non si ha nessuna notizia, Mitch Winehouse debutta con il suo primo disco, Rush of Love, in uscita il mese prossimo. Incoraggiato dalla figlia già diversi anni fa, l’ex tassista 59enne ha presentato le canzoni in uno showcase per i media: undici pezzi in stile Rat Pack, canzoni swing in cui la celebre figlia non compare.
Mitch ha detto anche che il nuovo disco di Amy, atteso da tre anni e mezzo, dovrebbe uscire per Natale. Per il momento è un work in progress, ha detto Mitch, a cui Amy aggiunge pian paino tasselli direttamente dalle sue esperienze personali.

MDG -Dolce&Gabbana and Madonna present MDG Sunglasses Collection - The Film

Radio 3, da Bach a Bjork in sei mosse

E' la promessa ambiziosa di Sei gradi, un programma che vorrebbe raccontare la molteplicità di linguaggi della musica d'oggi. E invece si perde in connessioni superficiali e lungaggini aneddotiche

di Marco Dalpane

L’idea non è male, anche se non particolarmente originale. “La teoria dei sei gradi di separazione rivendica l'ipotesi secondo cui qualunque persona può essere collegata a qualunque altra attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari.Quarantacinque minuti per andare da Bach a Bjork in sei mosse, per attraversare mondi sonori diversissimi eppure connessi tra loro... un percorso musicale che si sviluppa in tutte le direzioni.” Così sul sito di Radio3.
Attraverso sei passaggi dunque un musicista può essere collegato a qualsiasi altro, così da permettere riflessioni su come il mondo della musica viva di scambi, di relazioni, di innesti, talvolta sequenziali e inseriti nel solco di una tradizione, talvolta imprevedibili e curiosi. Quindi il gioco poteva essere proprio quello di provare a raccontare la molteplicità dei linguaggi della musica di oggi, delle prassi osmotiche per cui elementi di uno stile confluiscono in un altro, e musicisti delle più varie estrazioni si mostrano in grado di dialogare confrontando le rispettive esperienze.
DJ Spooky remixa Xenakis, i Sonic Youth dedicano un doppio cd alle musiche del XX secolo eseguendo partiture di Cornelius Cardew, John Cage, Christian Wolff. Louis Andriessen dichiara di essere influenzato dal funk e da altre musiche pop degli ultimi trenta anni e intitola un suo brano per violino e pianoforte Disco, Gyorgy Ligeti studia le musiche dei pigmei integrando nelle sue composizioni per pianoforte le tecniche ritmiche africane. A sua volta la musica di Ligeti diventa oggetto di attenzione di molti musicisti jazz di oggi, da Vandenmark ai Bad Plus, che realizzano una cover di una sua composizione. Si potrebbe continuare per centinaia di pagine, raccontando la storia delle musiche più avventurose e vitali degli ultimi cinquant’ anni, e Sei gradipoteva essere il contenitore giusto.
Invece come funziona questa trasmissione radiofonica inserita nel peraltro ottimo palinsesto di Radio3? Scarico il podcast di una puntata, quella del 29 aprile.
Si parte dal folk blues con Elisabeth Cotten e fino a un certo punto della scaletta ci si muove attraverso generi affini attraverso Laura Veirs, gli Allmann Brothers, Neil Young. Poi una rapida virata ci porta Brahms, e da qui si arriva al griot malese Bassekou Kouyate per finire con la etno-fusion di Songhai.
Le relazioni tra una musica e l’altra sono di questa natura: musicisti che hanno realizzato cover del primo, una stessa parola che compare nel testo di due diverse canzoni, o in un telegramma inviato a un collega (!), oppure semplicemente in un altro brano dello stesso artista. Lo spericolato passaggio da Neil Young a Brahms si spiega per il fatto che nella canzone di Young compare la London Symphony Orchestra, che, diretta da Neeme Jarvi esegue pure la seconda Rapsodia Ungherese. Dalla LSO, residente al Barbican Centre, si passa a Bassekou Kouyate che si esibirà allo stesso Barbican la prossima estate. Da qui a Songhai il passo è breve.
Il tutto raccontato con infinita lentezza, ripetizioni e divagazioni aneddotiche sulle biografie dei musicisti. Nessuna riflessione sugli intrecci e le influenze che alimentano i linguaggi musicali, tutt’al più una carrellata di brani più o meno piacevoli dove la relazione fra gli stessi è puramente pretestuosa. Inutile cercare di ricavarne indicazioni utili a raccontare qualcosa di ciò che accade nella musica di oggi, a suscitare curiosità e desiderio di approfondimento.
Proviamo a costruire una scaletta alternativa che davvero racconti qualcosa della musica di oggi, visto che l’ibridazione e la contaminazione (brutta parola, ha dentro un riferimento a qualcosa di inquinato e velenoso, ma ormai è entrata nell’uso) ne costituiscono un tratto essenziale. Il rock è morto, il jazz è esangue, la tradizione colta (altra parola che sarebbe meglio togliere di mezzo) è una sopravvivenza legata all’elargizione (peraltro sempre più scarsa) di denaro pubblico, le musiche etniche sono seriamente messe in pericolo dalla globalizzazione.
Partiamo da Haydn, (si, proprio lui, Joseph) e ascoltiamo il terzo movimento del concerto per tromba e orchestra. Ascoltiamo poi lo stesso brano nella versione di Willem Breuker, uno dei padri dell’avanguardia jazz europea, con Toby Rix che esegue la parte della tromba su uno strumento di sua invenzione costruito assemblando vecchi claxon da automobile. Tanto per dire che anche i classici possono essere divertenti e giocosi.
Nello stesso cd troviamo poi una strepitosa versione di Dance of the Tumblers di Kurt Weill, e da qui sarebbe facile passare al lavoro che Heiner Goebbels ha dedicato ad un altro grande tedesco e compagno di strada di Weill, Hans Eisler. Prendiamo allora un brano a caso da Eisler Material, poi da Goebbels passiamo ai Cassiber, gruppo art-rock dei primi ’80, dove al fianco di Goebbels troviamo Alfred Hart, Chris Cutler e Christoph Anders, a raccontare una delle pagine più convincenti del rock progressivo. Da qui ci spostiamo in Canada, ad ascoltare un frammento da Le trésor de la langue di René Lussier, altro musicista collegato alla scena dell’art-rock. Siamo così passati da Haydn a Lussier, e abbiamo scoperto qualcosa su come i musicisti ragionano.
Certo in questa scaletta non c’è niente di necessario, niente di inevitabile, ma forse si apre qualche spiraglio a chi magari si è perso alla ricerca dei titoli indicati nell’ultima top ten della rivista preferita.

http://www.giudiziouniversale.it/d/articolo/media/radio-3-da-bach-bjork-sei-mosse

Notre Jour Viendra

Il suo video per Born Free di M.I.A. ha messo in subbuglio la rete, anche qui da noi. Adesso Romain Gavras sta per uscire col suo primo film. Titolo: Noutre Jour Viendra, protagonista: Vincent Cassel.

Qui di seguito il trailer guardando cui non riusciamo assolutamente a capire di che cosa parli ma rimaniamo comunque in trepidante attesa. Di scaricarlo visto che con tutta probabilità non uscirà mai nei cinema italiani.

Charlotte Gainsbourg - Time of the Assassins (videoclip)

Eugene Hutz, altro che Gogol sta musica è un... Bordello

di Fabrizio Basso
Sembra il John Wayne della chitarra. Eugene Hutz, cantante e leader dei Gogol Bordello, appare con la chitarra a tracolla, imbragata da una fascia multicolore, la camicia aperta traticamente fino alla cintura e un torace glabro, sul quale sbriluccica una medaglietta d'oro minuscola. Amato da Madonna, che lo ha voluto nel suo esordio da regista Sacro e Profano, considerato un sex symbol, attorniato, si mormora, da focose groupie. Lo abbiamo incontrato a Milano dove il 25 maggio 2010 ha fatto un concerto tutto esaurito all'Alcatraz. E per accontentare che è rimasto fuori ha deciso di tornare il 13 luglio al Carroponte Rock Fest di Sesto San Giovanni. Poi sarà il 14 luglio allo Sherwood Festival di Padova e il 17 al Villa Serra Breakout di Genova. Due date anche ad agosto: il 24 all'Umbria Folk Festival di Orvieto e il 25 al Sarroch Summer Groove di Sarroch, in provincia di Cagliari.
L'ultimo album si intitola Trans-Continental Hustle e c'è la collaborazione di Rick Rubin.
Sono andato in studio con tante canzoni e scegliere non è stato facile. Comunque ho scritto le canzoni in poche settimane.
E' stato rapidissimo.
Con Rubin il feeling è stato istantaneo. E le intuizioni artistiche sono doni che vanno colti.
Ferma le intuizioni su computer?
Non lavoro in un laboratorio. Sento le infulenze locali. I Gogol Bordello fanno un rock transcontinentale. Il pc lo uso per la mia attività da dj altrimenti c'è la chitarra.
Lei vive in Brasile.
Sì. La cover dell'album è uno scatto fatto a Rio de Janeiro. Lì ho trovato un mix speciale.
Come definirebbe la vostra musica?
Ne hanno dette tante. Ma non è é fashion né di origine russa o ucraina. Siamo originali ed energici. Trans-Continental Hustle è la combinazione della nostra storia. E' un disco strutturato, è la sintesi della nostra evoluzione.
E' vero che Manu Chao ha cambiato la sua prospettiva di musica?
E' vero ma è una storia di tanti anni fa. A New York ho incontrato molti dei miei eroi, da Joe Strummer a Iggy Pop. Manu Chao ha avuto tanta influenza sulla mia musica, mi ha indicato la via.
La sua attività di attore?
Anni fa non avrei mai pensato di recitare. Mi piaceva il punk rock e comunque la musica resta la mia priorità.
Ha lavorato con Madonna.
Sì, nel suo film. Siamo amici. Ma ho anche conosciuto tre registi che adoro: Emir Kusturica, Jim Jarmush e Jonathan Demme. Loro sono fan della mia musica.
Cosa è importante nella vita?
L'energia positiva.
E lui ne ha da vendere. basta vederlo sul palco. Un indemoniato.

E’ ufficiale: Gli U2 annullano Glastonbury

2010-05-25 - Paul McGuinness, il manager degli U2 ha annunciato che il gruppo ha rinunciato ufficialmente a suonare al Festival di Glastonbury. Tutti i piani della band sono stati sconvolti dall’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto d’urgenza Bono la settimana scorsa a Monaco, per scongiurare il rischio di paralisi. L’incidente è occorso mentre si preparava per il tour. Il neurochirurgo Joerg Tonn ha detto che l’operazione era l’unica strada possibile per una guarigione completa e per evitare la paralisi. Bono, devastato dalla situazione, dovrà stare in convalescenza per due mesi. Annullato il tour americano di giugno e luglio e annullata anche la partecipazione al festival del Somerset.
L’intervento chirurgico è andato bene, ma i prossimi mesi saranno cruciali per un pieno recupero. Bono, 50 anni appena compiuti, prima di essere operato ha sofferto di dolori acuti e ha subito una paralisi parziale della gamba a causa della forte compressione del nervo sciatico: la risonanza magnetica ha evidenziato la lacerazione del legamento e un’ernia del disco. La riabilitazione inizierà a giorni con intensità crescente nelle prossime settimane.
Gli U2 sono enormemente dispiaciuti per i fan, dati i biglietti venduti (oltre un milione).
A Glastonbury intanto si cerca un rimpiazzo: gli organizzatori cercavano di avere gli U2 da anni e finalmente l’occasione si era concretizzata per l’edizione del quarantennale. Il gruppo aveva perfino scritto una canzone apposta. È stato lo stesso Bono a telefonare a Michael Eavis martedì per dargli la brutta notizia. Tra i sostituti possibili, si fanno i nomi di Dizzee Rascal, in cartellone per il 25 giugno sullo stesso palco, ma prima degli U2; dei Coldplay e perfino dei Rolling Stones.

Join the Trans-Continental Party-Thon!

This weekend we unite the world under one banner, and that banner says PARTY!
If you missed the Epik Brooklyn Bowl Blowout webcast...
Then join the Trans-Continental Party-Thon!
Wire up the Wifi, fire up the Facebook,invite your familia over, and join the Global Party when we re-run the webcast back to back in Every Time Zone Worldwide all weekend long.
While you watch the Gogol Party-Thon webcast, stream your own Gogol inspired party through Livestream. Launch your party channel here, and connekt with other parties via the Facebook Chat!
The Trans-Continental Party-Thon starts Thursday 5/27 at 6PM GMT and runs back to back all weekend until Monday 5/31 at Midnight GMT.
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COLDPLAY A GLASTO, NO U2 ?

Nel totale silenzio che regna in questo momento sul problema avuto da Bono che lo ha costretto ad un intervento chirurgico venerdì scorso a Monaco di Baviera, si comincia a parlare di un eventuale sostituzione degli U2 al prossimo Festival di Glastonbury, dove la band irlandese dovrebbe esibirsi il 25 giugno.

Nel caso infatti Bono non fosse nelle condizioni di esibirsi, pare siano state già avviate delle contrattazioni con il gruppo britannico dei ColdPlay i quali, pur essendo in fase di registrazione del nuovo album, sarebbero intenzionati ad accettare l’offerta.

Molto probabilmente, comunque, nelle prossime ore si saprà meglio quella che è la situazione legata a Bono e quindi al tour degli U2.

u2italia.com