Bjork, sottoscrizione su Kickstarter per finanziare le nuove app

Dopo Amanda Palmer, che tramite Kickstarter ha raccolto la cifra record (per un progetto discografico) di 1,2 milioni di dollari, anche Bjork si è rivolta alla piattaforma americana di crowdsourcing per finanziare alcune iniziative correlate all'ultimo album "Biophilia". Sulla pagina attraverso cui presenta il progetto e invoca l'aiuto dei fan, l'artista islandese spiega che, dopo avere realizzato un'applicazione per iPhone e iPad, "il sogno è sempre stato di rendere disponibile (la musica contenuta in "Biophilia" e la tecnologia applicata) su tutti gli smartphone e touchscreen (in sostanza su tutti i dispositivi Android e Windows 8). E' un sogno che finora non siamo stati in grado di realizzare". La app è parte integrante di un "Biophilia Educational Program" che ha visto Bjork tenere delle "residency" a Manchester, Reykjavik, New York, Buenos Aires e Oslo normalmente in associazione con i musei locali della scienza e della tecnica (la prossima tappa, a febbraio, è a Parigi). L'artista spiega che il programma educativo, incentrato sulle tematiche tecnologiche ed ecologiche che costituiscono il "concept" del disco, "ha incontrato notevole successo in molte città, accendendo l'interesse dei ragazzi e degli educatori di ogni parte del mondo...L'unico modo per portarlo a tutte quelle persone è di farlo riprogrammare per Android e Windows 8". Il progetto, come Bjork sottolinea nel video, "è strettamente no-profit e a base volontaria, e questo è il motivo per cui abbiamo bisogno del vostro aiuto".
L'obiettivo della sottoscrizione è di 375 mila sterline (c'è tempo fino al 27 febbraio). Dal 28 gennaio, data di inizio della raccolta fondi, al momento in cui scriviamo 201 sostenitori hanno donato per il progetto 12.022 sterline. Le offerte da 1 a oltre 800 sterline danno diritto (in varie combinazioni) a ringraziamenti, a una copia dell'applicazione, a inserimenti del proprio nome nei crediti del sito o sulle app, a una t-shirt, a un picture disc 12 pollici, a una stampa litografica, a un documentario in dvd, a un biglietto per assistere a uno degli show, a un drink con i musicisti nel dopo concerto (la presenza di Bjork, tuttavia, non è garantita), a un programma laminato e a una rara "ultimate art edition" di "Biophilia".

I Muse saranno, il 18 febbraio, al War Child BRITs Show 2013

I Muse hanno annunciato la loro presenza all’annuale War Child BRITs Show 2013 che si terrà il 18 febbraio a Londra, allo Sheperds Bush Empire, due giorni prima dei Brit Awards. Appuntamento benefico per il trio del Devonshire che si impegna ad aiutare l’associazione War Child con uno spettacolo dal vivo che ha il potere di cambiare la vita di tante persone.
I ricavati della serata serviranno, infatti, ad aiutare i bambini nelle zone di guerra di tutto il mondo. È il quinto anno che lo Sheperds Bush Empire ospita il War Child BRITs Show e, in questi ultimi quattro anni sono stati raccolti più di 600 mila sterline, potendo contare sulla presenza e sulle esibizioni sul palco dei Coldplay, The Killers, , Kasabian, Ed Sheeran e Mark Ronson.
Matt Bellamy, il frontman dei Muse, sull’evento ha detto: “Siamo orgogliosi di avere una collaborazione continua con War Child, che ha svolto un lavoro incredibile nel corso degli ultimi 20 anni.”.
Quest’anno, infatti, cade il ventesimo anniversario di War Child e durante i Brit Awards, che si svolgeranno il 20 febbraio, l’associazione sarà premiata per il grande lavoro benefico che ha svolto fino ad oggi. I Muse, lo ricordiamo, si esibiranno anche il 20 febbraio, facendosi accompagnare da un’orchestra sulle note di “Supremacy”.
Per partecipare, invece, al War Child BRITs Show, i biglietti saranno messi in vendita dalle ore 10:00 di venerdì, 1° febbraio, al prezzo di £50 l’uno più diritti di prevendita su Ticketmaster . Per i membri di muse.mu saranno, invece, disponibili in prevendita a partire dalle ore 10:00 di giovedì 31 gennaio.

Lance Armstrong canta "Creep" dei Radiohead

Mettete l’intervista di Lance Armstrong nel salotto di Oprah Winfrey, le dichiarazioni dell’ex campione del Tour de France sull’uso di sostanze dopanti e adattate il tutto al brano “Creep” dei Radiohead; sentirete allora il ciclista reo confesso dire: “Non m'importa se fa male, voglio avere il controllo, voglio avere un corpo perfetto, voglio avere un'anima immacolata, voglio che tu sia in grado di capirlo subito, quando non mi trovo nei paraggi, tu sei cosi maledettamente speciale, io ho sempre desiderato essere speciale”. Una piccola chicca firmata Matthijs Vlot.

James Franco porta al cinema "Bukowski"

Sono iniziate il 22 gennaio scorso a Los Angeles per la regia di James Franco le riprese di Bukowski, adattamento del romanzo Ham on Rye (Panino al Prosciutto) dello scrittore americano Charles Bukowski. Franco aveva acquistato i diritti del libro nel 2009 e dopo una lunga fase di stesura della sceneggiatura, scritta a quattro mani con suo fratello Dave, come dichiarò in questa intervista, ha finalmente dato avvio al progetto.
Uscito nel 1982, Panino al Prosciutto è il terzo episodio del ciclo autobiografico di Bukowski, in cui racconta la sua vita sotto lo pseudonimo di Henry Chinaski, aperto da Post Office (1971) e proseguito con Factotum (1975) e Women (1978). Bukowski rivelò in un'intervista a Fernanda Pivano il significato del titolo del romanzo: «Il titolo è Ham on rye, "Sandwich di prosciutto su pane di segale". Capisci, tu dai un morso, io sono il prosciutto».
Questa la trama:
"In una Los Angeles periferica e prostrata dalla Grande Depressione, Henry Chinaski, adolescente ribelle, figlio di immigrati tedeschi, vive il suo apprendistato alla vita: la scuola, i piccoli furti, i giochi di strada, le risse, il baseball, l'iniziazione al sesso. Un apprendistato ruvido, duro, rabbioso, consumato all'insegna della disillusione e del rifiuto: dei valori del padre, delle amicizie fasulle, dei sogni giovanili. Ma allo stesso tempo Henry scopre la biblioteca pubblica e la compagnia impareggiabile dei libri, il conforto dell'alcol e la scrittura come unica strada verso l'autentica conoscenza di sé." (fonte IBS)
Da un articolo dell'Hollywood Reporter apprendiamo oggi che Tim Blake Nelson, alla quarta collaborazione con James Franco, interpreterà il padre di Bukowski/Chinaski, ma non sappiamo ancora chi farà parte del cast, né se James o Dave Franco si ritaglieranno dei ruoli.

Madonna Exclusif MDNA World Tour Making of

The posthumous albums that show Amy Winehouse's record label how it's done

New posthumous releases from Broadcast and Molly Drake put Amy Winehouse's Brit Award-nominated Lioness to shame, says Bernadette McNulty.
Amy Winehouse’s nomination for a Brit Award this year for a posthumous album was a surprise and a disappointment. After only two albums, her death was a tragic loss and while the collage of unreleased odds and ends that went into Lioness do remind you in flashes of her mercurial talent, overall it is an album nominated out of sentimentality rather than virtue.
The best posthumous records – the benchmark set by Otis Redding – tend to be great live recordings or albums the musician was very much involved with.
The soundtrack to Peter Strickland’s much praised film Berberian Sound Studio was made by the experimental British duo Broadcast, whose singer and co-songwriter Trish Keenan died suddenly in 2011 of pneumonia. Finished, I imagine very painfully, by her partner, James Cargill, and released this month, it is not a misty-eyed retrospective. Rather, it functions as the perfect soundtrack to Strickland’s postmodern Seventies Italian horror film, while standing on its own with distinctive Broadcast mood-pieces, inspired by the psychedelic electronics of the past but still resonating with the abstract, mechanised rhythms of modern urban life. Keenan’s beautiful, always-haunting voice barely features, yet when it does, it is incredibly moving.

Even more surprising, though, is the release of an album by Molly Drake, the mother of cult troubadour Nick Drake, who died of an overdose in 1974, aged 26. Molly outlived him until 1993, and while she appears on her son’s posthumously released 2007 album Family Tree, on a sweet song she had written called Poor Mum, her own talent as a musician was confined to entertaining her family.
Now, however, songs Molly wrote and played on the piano, and recorded at home in the Forties and Fifties, have been gathered together on a record. It really is startling. Despite being very much in a post-war style, her delicate but pure voice and yearning melodies are timelessly pretty and utterly evocative of Nick’s melancholy style.
This feels like a small jewellery box of musical family heirlooms magically rescued from the hidden corners of the past.
Broadcast’s 'Berberian Sound Studio OST' is out now on Warp. Molly Drake’s CD along with a booklet of her poetry is available from alimentation.cc

Il tour dei Muse in nordamerica inizia alla grande

I Muse, in tour in Nord America dal 21 gennaio, sono partiti alla grande. Successo straordinario per la band del Devonshire che continua a stupire con il suo sound e i brani del suo ultimo album “The 2nd Law”.
Ciò che stupisce di più è la spettacolarità della scenografia, la famosa struttura piramidale che ad un certo punto dello show viene giù e pare voler inghiottire la band.
Prima tappa al Valley View Casino Center a San Diego in California e altre due tappe allo Staples Center a Los Angeles il 23 e il 24 gennaio, dove si sono esibiti entusiasmando il pubblico che ha potuto godere anche delle esibizioni sul palco del gruppo “Band of Skulls”.
Stasera, 26 gennaio, terzo ed ultimo appuntamento con il trio allo Staples Center di Los Angeles, poi, i Muse si esibiranno ad Oakland il 28 gennaio e a Sacramento il 29 gennaio. Il 23 si sposteranno in Oregon e il 1° febbraio saranno a Washington. Queste e tante altre saranno le tappe che i Muse terranno in Nord America nei prossimi giorni accompagnati dal gruppo, originario di Southampton, Band of skulls, fino al 6 febbraio.

Hard Candy Fitness, la palestra di Madonna anche a Roma

Madonna, apre una delle sue palestre anche a Roma, quinta città che si aggiunge a Città del Messico, Mosca, Sydney e Santiago, che già ospitano la sua Hard Candy Fitness. Più che una catena di palestre, si tratta di club che seguono la filosofia “Harder is better“, incitando ad un lavoro intensivo, in attività che spaziano dal cardio fitness a sezioni dedicate alla danza, ed al relax più totale che è possibile ritrovare nelle aree jacuzzi, le lap pools, e una vera e propria SPA dotata di bagni turchi e saune.
Il design caratterizza e distingue la Hard Candy Fitness da ogni altra palestra: giochi di luce, musica forte e arte creano un ambiente unico e moderno. Nel centro storico di Roma aprirà intorno al mese di Maggio 2013 una sede di quasi 4.000 metri quadrati, completa di studio per lo yoga, lo spinning e di Espresso bar, che non poteva di certo mancare. Ci si chiede già se all'innaugurazione sarà presente la divina.

Cassel & Bellucci: Francia, Addio!

Monica Bellucci, bellezza 100% made in Italy, orgoglio tricolore, vive in Francia da molti anni. E' partita in cerca di maggiori opportunità professionali, le ha trovate e poi ha trovato tante altre cose. Insomma, lì è stata bene. Usiamo il passato, sia pur prossimo, perché la Bellucci se ne va. Per tornare in Italia? Macché. Insieme al fascinoso e talentuoso consorte e collega Vincent Cassel e alle loro figlie Deva e Léonie sta per partire per il Brasile. Vivranno tutti in una delle zone più "in" di Rio de Janeiro. Perché proprio quel posto? "Un innamoramento avvenuto 18 anni fa", spiega lei. Ovvero cominciato quando mise per la prima volta piede su quella terra. E pare che abbia accarezzato il progetto per parecchio tempo: lo dimostrerebbe il fatto che Deva (8 anni), parla già perfettamente il portoghese. Come dire che Monica s'è portata avanti col lavoro, insomma. Poi non mancano (e figuriamoci) le malelingue, secondo cui l'abbandono della Francia sarebbe la conseguenza del severo regime fiscale introdotto dal presidente Hollande, che sta seminando parecchi malumori fra le celebrities a cominciare da Gérard Depardieu. Anche Cassel e la Bellucci, dunque, in realtà fuggono dalle tasse per i ricchi?

50 sfumature di grigio, il film: James Franco sarà Christian Grey?

Il toto 50 sfumature di grigio non si ferma e stavolta a mettere carne sul fuoco, ci ha pensatoJames Franco intervistato da MTV. James Franco che a quanto pare ha deciso di votare i suoi ultimi tre prodotti cinematografici presentati al Sundance Film Festival al sesso. Stiamo parlando diLovelace - di cui troverete tutto QUI -, biopic sulla vita di Linda Lovelace protagonista del cult porno “Gola Profonda”, James Franco, che nel film interpreta Hugh Hefner.

Kink è un documentario sull’industria del porno, sul sesso e il bondage, visto con gli occhi dei porno-attori che lavorano nel capannone Armory a San Francisco, quartier generale della più grande compagnia di produzione cinematografica porno per il web, Kink.com.

Si racconta che, per evitare il divieto ai minori di 18 anni, il regista William Friedkin sia stato costretto nel 1980 a tagliare dal suo controverso Cruising oltre 40 minuti di girato che comprendevano diverse scene a carattere omosessuale e sadomaso. I registi James Franco e Travis Mathews ricostruiscono per immagini quello che, secondo loro, era contenuto in quelle sequenze nel film Interior: Leather Bar.
James Franco afferma senza problemi di aver scelto un filo conduttore in questo 2013, scegliendo di presentare il sesso come argomento principale e racconta che tutte le fan di 50 sfumature di grigio potranno ritrovare il leit-motiv del primo romanzo della trilogia, anche e soprattutto all’interno di Kink. Agli spettatori l’ardua sentenza.
Intanto però, c’è chi parla di James Franco addirittura come protagonista della pellicola tratta dal romanzo di E. L. James. L’identikit c’è: l’altezza è la stessa, i capelli da accarezzare ci sono, gli addominali idem e spesso e volentieri l’outfit descritto nel romanzo è l’abbigliamento con cui Franco è stata paparazzato ripetute volte. Gli occhi sono l’unica nota dolente: gli occhi di ghiaccio di Christian Grey non sarebbero quelli di color nocciola di Franco, eppure sarebbe un piccolo dettaglio trascurabile. Insomma, James Franco sì o James Franco no?

Statement from buildOn on Schools Constructed in Partnership with Raising Malawi

Yesterday Malawi Education Minister Eunice Kazembe challenged the work of Madonna's charity in the African country following last month'sannouncement of the completion of 10 schools together with buildOn.
"The schools Raising Malawi claims to have constructed were already in existence," Kazembe said. "Raising Malawi only built 10 classroom blocks and not schools. People should know the difference between the two."
Today buildOn has issued today the following statement about the schools they constructed in partnership with Raising Malawi.

In January of 2012, buildOn partnered with Raising Malawi to build ten two-classroom schools for rural villages of the Kasungu District of Malawi. Each school was built with a corrugated metal roof and poured concrete floor.
The locations for each school were chosen in partnership with the District Education Manager’s Office in the Kasungu District. Each village that was selected had no adequate school structure; priority was given to villages with no school infrastructure at all. Prior to buildOn and Raising Malawi, children in these villages attended classes in either a temporary structure or outside under a tree. Each classroom is built to hold 50 children at any given time.
Each school was constructed in partnership with the communities who will benefit from the structures. buildOn and Raising Malawi provided the construction materials, transportation, skilled labor, project management, and construction plans. Each partnering community provides a gender-balanced leadership team, volunteer labor, land, local building materials, and authorization from the government to have a school. Each community also agrees that boys and girls will attend schools in equal numbers. The District of Education Manager’s Office in Kasungu has provided 44 educators for the schools who are now teaching the Ministry’s approved curriculum. Once completed each community and school leadership team manages the use of each structure.
buildOn has constructed 72 two-classroom schools Malawi since 1993. In 2013, we plan to build 23 additional two-classroom schools in the Kasungu and Neno District of Malawi in partnership with each region’s District Education Manager’s office.

James Franco è il produttore di Kink, il documentario sul mondo del porno bondage

James Franco finanzia un documentario su quello che è il mondo del porno bondage.
Kink, questo è il titolo dell’opera, apre (per i profani e per quelli a digiuno di temi spinti) le porte del sottobosco bondage eterosessuale e non. Diretto da Christina Voros e ovviamente non adatto a un pubblico minorenne, il fine del documentario è quello di definire questa realtà, ma soprattutto cercare di comprendere quanto non sia poi così lontana dal nostro mondo… e forse neanche così estrema.

Radiohead avvertono Cameron: "Lo quereliamo se usa nostra musica"

Londra - Avvertimento dei Radiohead al primo ministro britannico David Cameron. Tom Yorke, cantante e leader della band, ha infatti minacciato di querelare il premier se mai dovesse usare la musica dei Radiohead per una sua campagna elettorale. 
In un'intervista alla rivista "Dazed&Confused", Tom Yorke ha affermato: "Non posso dire che mi piaccia il pensiero di un banchiere o di David Cameron che ama la nostra musica. Non posso credere che abbia apprezzato molto la canzone 'Kings of Limbs'. Ma allo stesso tempo mi dico, 'chissenefrega'... Va tutto bene fino a che non usa la nostra musica per una sua campagna elettorale. Ma se lo facesse lo querelerei a morte".

Alanis Morissette: due date in Italia a Luglio

Karma, spiritualità, maternità… serenità. Sono queste, alla base, le cose che hanno reso Alanis Morissette la donna matura e pacata che è oggi, lontana dalla ragazza incazzata e disillusa di “Jagged Little Pill“.
E se questo ha reso la musica di Alanis meno appetibile al grande pubblico, sopratutto quello cresciuto a pane e rock che l’ha seguita agli esordi, è pur vero che oggi siamo di fronte ad un artista matura e raffinata che sa ben ponderare le sue scelte discografiche e può fregarsene dei consensi e dei milioni di copie.
Lo denota “Havoc and Bright Lights”, l’ottavo album in studio della cantante, pubblicato il 22 Agosto dello scorso anno, a ben 4 anni di distanza dal precedente  “Flavors of Entanglement”, che pure con “Gardian“, il primo singolo estratto, dimostrava di avere i numeri per far breccia nei palinsesti radiofonici di tutto il globo, oltre a saper strizzare l’occhio alle classifiche con l’ormai consolidata formula pop-rock che distingue l’artista.
Certo, 400.000 copie vendute nel mondo, non sono certo i 10 milioni di “Jagged little Pill”, ma in un ambiente musicale in cui gli album non si vendono praticamente più, ed in cui persino Madonna fatica a raggiungere il milione, non sono certo pochi.
Ed inoltre, è cosa ormai comune a tutti che gli artisti, sopratutto quelli internazionali, oggi vivano e guadagnino più dai live che dai dischi.
Sotto questi auspici e consapevolezze, è partito lo scorso 25 Giugno, da Birmingham, il “The Guardian Angel Tour”, con cui Alanis sta girando il globo e che farà tappa in Italia il prossimo Luglio.
Le date previste saranno:
il 17 luglio all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta in provincia di Padova e il 18 luglio all’Arena Civica di Milano.
Il costo dei biglietti è di 38 euro per la Tribuna Numerata e 30 euro per il Parterre più diritti di prevendita per il live di Padova e 45 euro per la Tribuna Centrale non numerata, 36 euro per la Tribuna Laterale non numerata e 32 euro per il prato, +dpv per quello di Milano.
I tickets saranno disponibili a breve sul circuito TicketOne.

Spring Breakers - Official Trailer 2013 HD

ABBA - Videos


Radiohead - Videography


Cher cerca una comparsa per il video di Woman’s World tramite un’asta su Ebay


Sebbene dalla premiere del pezzo in avanti, Cher non si sia più fatta né vedere né sentire, sembrerebbe che si stiano finalmente riscaldando le acque per la promozione di “Woman’s World”. L’artista è infatti in procinto di girare il video ufficiale che sarà abbinato al pezzo per il quale attualmente sta cercando una comparsa. Tuttavia, invece di effettuare delle selezioni come si fa quasi sempre in queste occasioni, la cantante di “Believe” questa volta ha scelto un metodo alquanto particolare per trovare una ragazza disposta ad apparire nel suo videoclip: quello di creare un’asta su Ebay, che sarà naturalmente vinta dal miglior offerente. Per questo ruolo è ricercata una ragazza maggiorenne la quale dovrà semplicemente camminare all’interno del video. Oltre a questa comparsata, come ricompensa per i soldi spesi, la vincitrice dell’asta si aggiudicherà anche un intero set di gadget personalizzati. A quanto pare questa stramba decisione è stata presa con l’obbiettivo di utilizzare questo denaro per “Cher Charitable”, associazione creata dalla stessa interprete per costruire delle scuole in Kenya.
(Madonna quanto è brutta la cover del singolo??? Quando devo postarla mi viene male!)

James Franco in Beautiful People

L'attore si calerà nei panni del celebre coiffeur che ebbe una relazione con Sharon Tate e morì assassinato insieme a lei dai seguaci di Charles Manson.
Non si ferma mai James Franco. Con due film in anteprima alla prossima Berlinale, l'attore si prepara a dirigere e interpretare un nuovo lavoro. Si tratta diBeautiful People, biopic scritto da Lauren Wild che racconta la vera storia di Jay Sebring. Negli anni '60 Sebring era un celebre hair stylist di Hollywood, impegnato ad acconciare le dive e fondatore della corporazione di parrucchieri Sebring International. Il coiffeur intrecciò una relazione sentimentale con Sharon Tate. La coppia, che frequentava spesso Steve McQueen, Bruce Lee, il Rat Pack e il leader dei DoorsJim Morrison, visse un amore da leggenda che finì quando la Tate conobbe Roman Polanski. Nel 1969 Jay Sebring fu assassinato insieme alla Tate e ad altri ospiti nella villa dell'attrice dalla Manson family. James Franco produrrà il biopic insieme a David Bortolucci, Miles Levy, Vince Jolivette eJulie Yorn.
Prossimamente James Franco sarà nei cinema con Il grande e potente Oz, fantasy fiabesco diretto da Sam Raimi, dove interpreterà un giovane impostore che si finge mago finendo per governare il regno di Oz.

Ludovico Einaudi si racconta: "Sono più vicino ai Muse che a Vivaldi"

L'artista presenta il nuovo cd e il tour al via l'1 febbraio: "Il mio disco ha il respiro di un film di  Kurosawa"
Dopo più di 200 concerti in tutto il mondo e tre anni lontano dalla sala d'incisione, Ludovico Einaudi torna con In a Time Lapse, album rarefatto e ricco di passione che racconta in 14 «capitoli» il tempo e la sua essenza.
«In tour la vita è frastornante. Ho letto il libro Walden di Henry David Thoreau, storia di un uomo che si isola per due anni in un bosco, e ho fatto le mie riflessioni sull'esistenza».
Così è nata l'idea del disco?
«Sì, e dall'idea di creare un lavoro non solo di pianoforte ma in cui il piano sia la guida a un percorso d'ascolto variegato in cui ci sono elettronica, archi, echi della Taranta e molto altro».
Qual è il suo messaggio?
«In tempi in cui la musica è sempre più in pillole, vorrei che il mio disco avesse il respiro del romanzo».
C'è qualche scrittore a cui vorrebbe essere paragonato?
«Non ci ho mai pensato, ma potrei paragonare i miei brani anche a una sceneggiatura, per esempio vorrei costruire una trama musicale che avesse la ricchezza di un film di Kurosawa».
Come si definisce stilisticamente?
«Generi e stili lasciano il tempo che trovano. Sul web sono incasellato sotto l'etichetta di musica classica, che rispetto al pop è di nicchia, e nella nicchia è più facile avere visibilità. Comunque sul web se un disco vende è una questione meritocratica».
Quindi rifiuta l'etichetta di musica classica moderna che utilizzano in tanti?
«Dipende cosa si intende per classica. Io intendo la musica di un certo periodo storico; ormai ci sono più affinità tra me e i Muse che tra me e Vivaldi».
Oggi c'è ancora spazio per la ricerca?
«Certo, basta ascoltare Max Richter che ha rinnovato le Quattro stagioni di Vivaldi in un cd molto coraggioso o Agnes Obel che unisce classica, folk europeo e jazz».
E del pop cosa pensa?
«In generale è un periodo molto piatto, fatta eccezione per Madonna forse. Dopo l'ondata del minimalismo di Philip Glass non vedo ancora un cambiamento di rotta decisivo. Nel pop è triste guardare le classifiche. Spesso ai grandi interpreti corrisponde un contenuto deprimente. Altri come i Coldplay, che hanno inciso cd belli e interessanti, per avere maggior visibilità fanno dischi inutili in coppia con Rihanna».
Sanremo?
«Non andrei mai, non per snobismo ma non sarei a mio agio». 
Progetti?
«Presto uscirà un album sulla mia esperienza con la Taranta in cui è coinvolto anche Ballake Sissoko».

Muse - Supremacy (Official Lyric Video)

Thom Yorke remixa brani di Radiohead, Atoms For Peace e inediti. Ascolta

Sembra non affievolirsi l'impulso creativo che, ormai da tempo, sta spingendo Thom Yorke nei meandri della sperimentazione elettronica. Ad allungare la lista dei progetti firmati dal frontman di Radiohead e Atoms For Peace è arrivato un nuovo remix realizzato dall'artista britannico in esclusiva per il megazine inglese Dazed & Confused e, per questo, battezzato "Dazed digital".
Yorke, in collaborazione con Nigel Godrich (già produttore dei Radiohead e membro degli Atoms For Peace), ha infatti creato una traccia della durata di 25 minuti circa remixando tra loro - tra le altre cose - brani inediti da lui composti "in solitaria", altri tratti dal repertorio della sotrica band di "Karma police", nonché alcune delle tracce ancora incompiute del suo side project.

Ecco di seguito l'elenco delle tracce utilizzate dal cantante per realizzare il suo nuovo remix.
"Cycles mk 3" Thom Yorke
"You wouldn't like me when I'm angry" (incompiuta) Atoms For Peace
"Mali: Kono, the secred bird" Mali Musicians
"Proud evolution" (Thom Yorke remix) Liars
"I don't need an excuse" (incompiuta) Thom Yorke
"Bloom" Radiohead
"Morning shiver down to black wood river" Anstam
"Give up the ghost" (Thom Yorke remix) Radiohead
"The grind - Avarage Joe vs unless" Atoms For Peace

SANREMO 2013: ARRIVANO I MUSE

Albano, Toto Cutugno e i Ricchi e Poveri come superospiti.
Alzi la mano chi di voi non ha tremato quando Massimo Giletti, domenica pomeriggio, ha annunciato QUESTI nomi per l’ormai imminente Festival di Sanremo.
Con Rita Pavone, Wilma Goich, Orietta Berti, Little Tony, i Pooh, Mal e Floradora co-conduttrice dietro l’angolo?
Forse. Ma non solo.
Perché Fabio Fazio si è appena sparato la carta da novanta, che fa rima con MUSE.
Dal 12 al 16 febbraio prossimo, anche Matt Bellamy calcherà il palco dell’Ariston, insieme ad Asaf Avidan, cantautore israeliano esploso grazie a One Day/Reckoning Song, e forse due mostri sacri come Paul McCartney e Leonard Cohen.
Come ipotetiche gnocche da affiancare alla Littizzetto potrebbero comparire Bianca Balti e Bar Rafaeli, mentre sui ‘big’ (o pseudo tali) in gara già sappiamo tutto:
Marta sui Tubi
Raphael Gualazzi
Daniele Silvestri
Max Gazzè
Marco Mengoni
Simone Cristicchi
Annalisa
Maria Nazionale
Almamegretta
Simona Molinari e Peter Cincotti
Malika Ayane
Elio e Le Storie Tese
Modà
Chiara Galiazzo
(TRISTEZZA)
Si parte il 12, si finisce il 16. Con l’ancora MUSE a salvare una barca, quella dei superospiti, che già faceva ridere.
Ma dall’imbarazzo.

Jamie Bell diventa padre

Prima il matrimonio a sorpresa, ed ora i fiori d’arancio. Se c’è una coppia che splende nel panorama hollywoodiano di oggi è quella rappresentata da Jamie Bell ed Evan Rachel Wood.
Giovani, talentuosi, ricchi e decisamente affascinanti, i due si sono conosciuti sul set di un video dei Green Day. Da allora è scoccata la scintilla, tanto da giurarsi amore eterno pochi mesi fa e brindare in queste ultime ore alla prima gravidanza dell’attrice. Billy Elliot, in conclusione, diventa papà.
“Evan Rachel Wood e il marito Jamie Bell hanno annunciato oggi di aspettare un bambino. La coppia è entusiasta”.
A lanciare la bomba del venerdì sera UsWeekly, con i due piccioncini, sposi in gran segreto ad ottobre, ovviamente al settimo cielo. 25 anni lei, e 27 lui, Evan e Jamie si sono incontrati nel lontano 2005. All’epoca ci fu un flirt rapido, durato neanche un anno, a cui seguì la lunga storia dellla Rachel Wood con Marylin Manson.
Ritrovatisi nel 2011, tra i due attori è poi esplosa la passione, tanto dall’affrettare i tempi e bombardarci di notizie in pochi mesi. Prima il matrimonio, ed ora la gravidanza. A cui rispondere con i nostri più sentiti auguri.

Amy Winehouse nominata ai Brit Awards per album postumo

Roma, 11 gen. (TMNews) - La morte di Amy Winehouse il 23 luglio 2011 non ha fermato la sua popolarità, anzi. La cantante di "Back to Black" e "Rehab" ha ottenuto una nomination nella categoria "Best Female Solo" ai Brit Awards per il terzo e postumo album "Lioness: Hidden Treasures", uscito nel dicembre 2011.
Si tratta di una prima assoluta nella storia del prestigioso premio musicale britannico, per il quale sono in gara anche i Rolling Stones, i Coldplay, Adele e Robbie Williams.
La cerimonia di premiazione si terrà il 20 febbraio alla O2 Arena di Londra. L'album postumo, che contiene inediti e il singolo "Body and Soul" con Tony Bennet, in Italia ha ottenuto il disco di platino per le oltre 60mila copie vendute.

TEMPO DI SALDI: MADONNA ABBASSA IL PREZZO DELLA SUA VILLA A BEVERLY HILLS

Una bellissima dimora in stile country francese, dotata di tutti i comfort. Ottima posizione a Beverly Hills, prezzo d'occasione: se interessati, telefonare a Miss Ciccone
Dicono che la crisi abbia reso il mercato immobiliare più accessibile…
Sarà per questo che Madonna ha abbassato il prezzo di vendita della sua mega-villa a Beverly Hills? Difficile pensare che la sig.ra Ciccone risenta del periodo di recessione… Sta di fatto che la lussuosa proprietà è passata dai 28 milioni di dollari chiesti a marzo ai 22,5 attuali: questo il prezzo per chi volesse trasferirsi a dormire in una delle 9 camere da letto, rilassarsi in uno dei due ampi saloni, gustarsi un bel film nella sala cinema o lavorare da casa, in una delle svariate stanze adibite ad ufficio. Ma siccome lavorare troppo non fa bene, per un salutare break si può fare un salto nella palestra privata o rilassarsi nello studio d'arte.
Vi sentireste soli in una casa così? Niente paura, c'è spazio per un sacco di amici: non dovessero bastarvi le camere in casa, la proprietà, che si estende su un terreno di oltre 4mila mq, comprende anche due dependance per gli ospiti.
Scongiurato anche il timore di sentirsi in imbarazzo, circondati da un lusso eccessivo: l'annuncio immobiliare la descrive come una casa in stile country francese, 'comoda' e 'sorprendentemente normale'. Insomma, un vero affare!
Madonna la comprò ai tempi del matrimonio con Guy Ritchie, nel 2003, per appena 12 milioni di dollari, anche se poi la base della famiglia divenne per diversi anni Londra. Dopo il divorzio dal regista inglese, nel 2008, la popstar si è trasferita in un lussuoso appartamento da 32,5 milioni di dollari nell'Upper East Side di New York, ma di recente ha trascorso nuovamente molto tempo in Inghilterra per seguire le riprese del suo primo film da regista, W.E..
La Gran Bretagna, che per lungo tempo l'ha fatta sentire a casa, rappresenta però ormai per lei una fase passata:
«Quando ti trasferisci in un altro paese, è un po' come iniziare da zero una nuova vita. - ha raccontato, spiegando il motivo di questo addio - All'inizio è stata una boccata d'aria fresca per me, ma ormai sentivo il peso della solitudine, della mancanza di radici e della sensazione di non riuscire mai ad essere capita fino in fondo…»

Sinéad O’Connor, unica data italiana a Roma, 7 aprile 2013

L'ultimo album di Sinèad O’Connor risale al 2012 e si intitola How About I Be Me (And You Be You)?, prodotto da John Reynolds e distribuito dall’etichetta inglese One Little Indian, era stato anticipato dal singolo The Wolf Is Getting Married; la promozione continua con la pubblicazione del nuovo singolo, 4th And Vine, una ballata folk. La cantante irlandese sarà in italia per presentare i brani della sua ultima fatica Domenica 7 aprile a Roma presso L’auditorium parco della musica, in Viale De Coubertin, Apertura porte ore: 19.00 – Inizio concerto ore: 21.30, I prezzi dei biglietti sono stabiliti per: Platea: 35 euro + diritti di prevendita, Galleria: 25 euro + diritti di prevendita; in vendita su auditorium.com www.auditorium.com e lis-ticket da lunedì alle 16.00

Informazioni su come acquistare i biglietti:
Lis Ticket: 892982 www.listicket.it – Auditorium: www.auditorium.com

Trance: ecco il primo trailer ed alcune foto del nuovo thriller di Danny Boyle

Trance, diretto da Danny Boyle e co-sceneggiato dal regista con John Hodge, suo collaboratore di vecchia data, è il rifacimento dell’omonimo film per la televisione realizzato nel 2001 da Joe Ahearne e ci viene presentato come un thriller seducente ed enigmatico nel cui cast figurano James McAvoy, Vincent Cassel e Rosario Dawson. Il trailer ci mostra effettivamente delle immagini accattivanti e ci rende curiosi di vedere il resto. La release di Trance è prevista nel Regno Unito per il prossimo 27 marzo. Sconosciute, al momento, le date di uscita americana e - inutile dirlo - italiana.
Il giovane banditore d’aste Simon, in combutta con una banda di criminali guidata da Franck, pianifica l’audace furto di un capolavoro di Goya da un’importante asta pubblica. Quando - al momento del colpo - Simon intralcia i piani della banda, Franck si vendica colpendolo violentemente e lasciandolo in stato di incoscienza. In seguito alla rapina, Simon si trincera ostinatamente - e forse astutamente - dietro l’affermazione di aver completamente dimenticato dove ha nascosto l’opera d’arte a causa del trauma subito. Impossibile riuscire a far parlare Simon, nemmeno con i metodi non troppo delicati di Frank. L’uomo e i suoi compagni decidono quindi a malincuore di unire le forze con una carismatica ipnoterapeuta, nel tentativo di far recuperare la memoria a Simon. Ma nel sondare le profondità della psiche del confuso Simon, i confini tra realtà e suggestione ipnotica cominciano a farsi sempre più labili e sfocati, aumentando la posta in gioco in maniera più veloce e molto più pericolosa di quanto nessuno avrebbe potuto prevedere.
Inizialmente per la pellicola era stato scritturato Michael Fassbender, costretto poi a lasciare la produzione a causa degli eccessivi impegni professionali. Per sostituirlo nei panni del boss malavitoso era stato preso in considerazione Colin Firth; mentre per la parte della psicoterapeuta Elisabeth erano stati fatti i nomi di Scarlett Johansson, Zoe Saldana e Melanie Thierry.

Acquista i Coldplay, vinci un viaggio per i Grammy 2013

I Coldplay, band rock britannica capitanata dal cantante Chris Martin, sono tra i gruppi musicali più amati, anche in Italia.Per i fan c’è l’opportunità di supportare la band attraverso una semplice votazione. Il sito ufficiale Coldplay.com, ha annunciato che il brano “Clocks” è stato incluso nella lista delle cento Greatest Hits dalla stazione radiofonica britannica BBC Radio 6 Music.
La radio festeggia il decimo anniversario e per l’occasione sono state selezionate cento canzoni, tra le quali verrà scelta la Greatest Hit dei dieci anni di vita della Radio.
Un’occasione, per i fan, di dimostrare il loro affetto alla band, votando la canzone, collegandosi al seguente link . Il termine ultimo per la votazione è il 25 Gennaio.
I Coldplay saranno protagonisti alla 55° edizione dei Grammy Awords che si terrà a Los Angeles il prossimo 10 Febbraio. Per l’evento il gruppo rock ha ricevuto due nomination: nella categoria “migliore album rock” con la canzone Mylo Xyloto, e nella categoria “Migliore brano rock” con la canzone Charlie Brown.
In onore dei prossimi Grammy è stato, inoltre, registrato un album di 22 brani, tra cui troviamo il singolo dei Coldplay “Charlie Brown”, e brani di altri artisti come Bruce Springstenn, The Black Keys, Katy Perry, Adele, ed altri ancora. Una parte dei proventi di ogni album acquistato andrà alla MusiCares e alla fondazione Grammy.
I fan che acquisteranno l’album nei negozi o pre-ordinandolo sul sito grammy.com, avranno la possibilità di vincere un viaggio per vedere i Grammy 2013 di persona, allo Staples Center di Los Angeles, il prossimo 10 Febbraio.

Asia Argento:“Carmen Consoli mi fa cagare!”

“Carmen Consoli mi fa cagare da quando avevo 22 anni ero cicciottella con i capelli corti e mi scambiavano per lei….”
A dichiararlo su twitter è stata l’attrice, regista, sceneggiatrice, figlia e sorella d’arte, sogno erotico per tanti, Asia Argento.
E’ bastata questa ”confessione” a scatenare il putiferio mediatico. E se in tanti hanno difeso l’Asia nazionale, sono stati ugualmente numerosi quelli che l’hanno attaccata bruscamente. “Pur di far parlare di sè butta merda su un’artista affermata come Carmen Consoli”. E ancora: “Ma tua madre ti ha mai insegnato a contare a dieci prima di parlare?”.
Asia Argento è fissa on line e risponde a tutti: “Mia madre me lo diceva sempre quando ero piccola… Conta fino a dieci prima di parlare. Ma è più forte di me. Sono incontinente”.
La figlia di Dario Argento non sembra aver fatto nulla di male, se non limitarsi ad esprimere pubblicamente un suo pensiero: “Io sono nessuno. In quanto tale ho delle opinioni”, tweetta Asia.
Mentre la polemica infuria sul suo profilo Twitter Asia Argento si abbandona ad una citazione musicale: “Ascolto Jamais di Charlotte Gainsbourg in metro e mi elevo da tutte le bassezze, incluse le mie”.
Asia è del tutto indifferente o è sempre più stupita dalle reazioni al suo tweet? “Ci vuole così poco per farvi scaldare. Ci riproverò quanto prima”, è il testo di un altro messaggio dell’attrice italiana.
Pungente la replica di un suo follower: “Vedi? un tweet ci ha scaldato più della tua intera filmografia”. Asia depone le armi e si limita ad un laconico “Noia”, aizzando ancora di più la controreplica del suo aguzzino mediatico: “L’ho pensato spesso quando ho provato a guardare qualche tua pellicola. Marie Antoinette a parte”.
La rocker catanese per il momento non ha replicato, e sicuramente conoscendo il suo savoir-faire non lo farà.
Tornando poi a quello che Asia ha scritto, lei stessa ha sottolineato la somiglianza fisica con Carmen... Quindi, l'unico fatto che si evince, è che Asia Argento si fa cagare.

Amy Winehouse, il racconto dell'ultima notte. E' morta bevendo e guardando video di se stessa

La testimonianza della guardia del corpo della cantante durante l'ultima udienza dell'inchiesta sulla sua morte, nel 2011. La vide portare la cena in camera e osservare, come ipnotizzata, le immagini dei suoi concerti su Youtube. Ma la sera prima, alla sua dottoressa, aveva detto di non voler morire

LONDRA  -  E' morta guardando se stessa. Amy Winehouse, la grande cantante inglese precocemente scomparsa nel luglio del 2011, passò l'ultima notte della sua vita davanti al computer, come ipnotizzata dai video musicali delle sue canzoni su YouTube. E intanto beveva vodka, così tanta da superare di cinque volte il limite consentito per chi guida, e fu proprio un eccesso di alcol a ucciderla, seconda quanto ha stabilito l'autopsia. Ma questo già si sapeva. A fornire i nuovi dettagli sulle ultime ore della giovane artista è stata la sua guardia del corpo, che ha testimoniato a una nuova e finale udienza dell'inchiesta della magistratura sulle cause e le circostanze del decesso.
Andrew Morris, che faceva la scorta ad Amy e diceva di avere con lei un rapporto da "fratello e sorella", ha raccontato al giudice che quella sera lui e la cantante erano soli in casa, nell'abitazione di lei a Londra. L'uomo ordinò una cena da asporto in ristorante indiano del quartiere e Amy andò a mangiarsela da sola nella sua stanza. "Sembrava la stessa di sempre, non si comportava in modo diverso dal solito", ha detto la guardia del corpo. Ma un particolare avrebbe forse potuto metterlo in allarme: la Winehouse guardava se stessa. Passò la serata con gli occhi sulle immagini dei video delle sue canzoni su YouTube. "Non glielo avevo mai visto fare prima, non era una sua abitudine", ha ammesso Morris.
Quando al mattino è andato a controllare se lei era sveglia, l'ha vista sul letto e pensava che fosse ancora addormentata. Più tardi, a un secondo controllo, notò che era nella stessa posizione di prima e a questo punto si insospettì: le tastò il polso, non sentì alcun battito e notò varie bottiglie vuote di vodka nella stanza. Ma era troppo tardi per salvarla. Amy aveva sconfitto la sua dipendenza dalla droga, ma pochi giorni prima di morire aveva ricominciato a bere pesantemente.
Secondo testimonianze emerse in precedenza nell'inchiesta era svenuta tre volte per eccesso di vodka nella sua ultima settimana di vita. E la sera della morte era così ubriaca da avere inviato un tweet delirante. Ciononostante, non voleva autodistriggersi. Non voleva morire. In una testimonianza scritta resa pubblica ieri all'udienza, il suo medico personale, Cristina Romete, ha raccontato di averla incontrata la sera prima della fatale overdose alcolica: "Amy mi disse specificatamente che non voleva uccidersi, non voleva morire", afferma la dottoressa. Era stata avvertita dei rischi che correva con l'alcol. Purtroppo non è stata capace di fermarsi da sola. E non c'era nessuno con lei quella sera in grado di aiutarla. A parte la guardia del corpo, al piano di sotto, inconsapevole del dramma che si stava svolgendo.

Madonna protagonista della biografia di Sebastiàn Duarte

Madonna è oggetto di una nuova biografia dal titolo Reina Material. A firmare il nuovo lavoro biografico sulla Material Girl è lo scrittore musicale Sebastiàn Duarte. L’autore della nuovissima biografia di Madonna è un esperto del settore artistico, ed un attento osservatore dei fenomeni musicali a livello planetario: infatti è giornalista di punta del quotidiano La Razon, e del Daily Express. La domanda da cui parte Sebastiàn Duarte per raccontare Madonna, nel suo Reina Material, è questa: cosa c’è dietro la vita di questa donna che ha causato un vero e proprio tumulto nell’industria discografica mondiale, e che con il solo sguardo riesce a catturare milioni e milioni di fans? Madonna è raccontata nelle pagine di Duarte più per quello che è dietro le quinte, nella vita privata e soprattutto familiare, che in quella pubblica, ovvero quella che tutti possono vedere quando sale sul palcoscenico ed entusiasma le masse.
Duarte è incuriosito dalla storia familiare di Madonna, e segue le tracce delle sue origini italiane, per risalire a particolari legati alla sua vita personale. Il successo di Madonna, ad avviso di Duarte, è qualcosa di non quantificabile, è diverso da quello di altre sue altrettanto valide colleghe, per questo nella storia personale e intima di Miss Ciccone ci deve essere stato qualcosa di diverso che le ha spalancato il futuro. Il giornalista racconta la storia familiare di Madonna, non cercando il gossip, ma tentando di rendere il successo ed il fenomeno di Madonna più comprensibile ai suoi sostenitori. Si parte dalla morte della madre, passando per il dolore a causa del matrimonio del padre con la sua tata, e ancora ai primi appuntamenti con la musica a lezioni di piano. Un libro da leggere in un sol colpo per entrare nel mondo della stella numero 1 del pianeta.

Justin Bieber Imitato Da James Franco (Con Ashley Benson) :-)

Le parodie del video di Justin Bieber Boyfriend non sono mancate, ma questa è diversa da tutte le altre. A interpretare Justin Bieber è infatti James Franco. James ci propone una versione casalinga di Boyfriend in compagnia della girlfriend Ashley Benson, conosciuta sul set di Spring Breakers.
James Franco sembra apprezzare parecchio la musica della (ex) coppia Jelena. Qualche tempo fa aveva registrato un video in cui faceva il playback di Love You Like a Love Song di Selena Gomez... :-)

Amy Winehouse, confermata la morte accidentale

La seconda inchiesta non si allontana da quella effettuata dopo la morte, nel 2011
LONDRA - La seconda inchiesta medica tenuta al St Pancras Coroner's Court di Londra per stabilire le cause della morte di Amy Winehouse ha confermato quando dichiarato in precedenza. La star è deceduta per un abuso di alcolici.
La cantante di Rehab e Back to Black è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Camden, sita nel nord di Londra nel 2011. L’autopsia effettuata per decretare le cause della morte sul corpo della 27enne è stata ripetuta una seconda volta, dopo il licenziamento del primo coroner Suzanne Greenaway ritenuto non idoneo.
La donna era stata infatti assunta dal marito, il Dr Andrew Scott Reid, medico legale senior in carica per sovraintendere l’area nord di Londra.
Da un controllo approfondito sul curriculum della professionista, è però risultato che la donna non era iscritta da almeno cinque anni nel registro degli avvocati.
L’inchiesta è durata 45 minuti, ma nessuno dei famigliari della Winehouse era presente. «La famiglia era soddisfatta del risultato della prima inchiesta e non ha richiesto ulteriori verifiche. Non si aspettavano che cambiasse il verdetto». L’autopsia tenuta nell’ottobre 2011 non ha rilevato la presenza di sostanze tossiche nel corpo della cantante.

Bufera in Francia sugli attori strapagati con i soldi pubblici

È ormai tempesta sul cinema francese». Gerard Depardieu aveva appena lanciato la sua provocazione annunciando che sarebbe scappato dalla madrepatria, per evitare pagare «il 75% del reddito in tasse» che, su Le Monde, il noto produttore Vincent Maraval ha sparato a zero contro gli attori francesi che prenderebbero sempre più soldi soprattutto pubblici, mentre il pubblico va al cinema sempre meno. Almeno 15 milioni di spettatori che mancano a fine 2012, rispetto ai dati del 2011. 
«Il cinema francese si basa su un’economia sempre più sovvenzionata», denuncia il fondatore della società di distribuzione Wild Bunch. «Anche i suoi più grandi successi commerciali perdono soldi». E ciò per colpa di attori che lo scialacquio del denaro pubblico ha reso troppo esosi. «Il costo medio di un film francese è di 5,4 milioni di euro, quello di un film indipendente americano è attorno ai 3 milioni». Insomma, «gli attori francesi sono ricchi di denaro pubblico e del sistema che protegge l’eccezione culturale»: quel principio francese per cui lo Stato investe pesantemente nella cultura apposta per evitare che la francofonia sia schiacciata dalla forza dell’industria culturale anglo-sassone. E qui la provocazione colpisce a 360 gradi, visto che a destra  hanno appoggiato il lamento di Depardieu contro il fisco troppo vorace, ma anche lì l’eccezione culturale è intoccabile. 
Proprio per far capire che non è un problema solo di Depardieu, Maraval ha citato Dany Boon. Un «cantore della Francia profonda che però vive a Los Angeles», e che ha preso 3 milioni e mezzo di euro per il film dello scorso ottobre «Un Plan parfait», che ha incassato appena 1,2 milioni. E un milione per qualche minuto dell’ultimo Asterix. E ben 10 milioni per il suo prossimo film  «Hypercondriaque». «Dieci volte meno di incassi, cinque volte più di salari, ecco l’economia del cinema francese».  
Ma ce n’è anche per Vincent Cassel in Bellucci, Jean Reno, Marion Cotillard, Gad Elmaleh, Guillaume Canet, Audrey Tautou, Léa Seydoux: tutti tra il mezzo milione e i 2 milioni di euro a film in Francia, e che però negli Usa si accontentano di 50-200.000 euro. 
Insomma, «il famoso sistema d’aiuti del cinema francese non avvantaggia che una minoranza di eletti. Ma ciò non provocherà mai uno scandalo altrettanto clamoroso dell’esilio fiscale di Gérard Depardieu». In ciò, a dir la verità, sbagliava. Perché il dibattito in effetti si è scatenato, anche per via della proposta a Hollande di stabilire un calmiere di non più di 400.000 euro ad attore. 
Da cui l’ira di attori e registi, ben interpretata dai toni dell’ex-presidente del Centro nazionale della cinematografia e d’arte Jérôme Clément. «Viva l’eccezione culturale!». Secondo lui «no, gli attori francesi non sono ricchi di denaro pubblico».  Ed è il sistema dell’eccezione a culturale che «ha permesso alla nostra cinematografia di non conoscere la sorte funesta dei cinema spagnolo o italiano».  Che, per la verità, non è che di denaro pubblico non faccia a sua volta man bassa…

Cher torna in TV grazie a un accordo con il canale via cavo Logo

L’iconica, controversa, sempre giovane (certo, non solo grazie alla natura), versatile attrice e cantante Cher tornerà – dopo ben 30 anni di assenza – sul piccolo schermo.
La star, che quest’anno spegnerà 67 candeline (è nata il 20 maggio del 1946), ha infatti stretto un accordo con il canale statunitense via cavo Logo, è sarà la protagonista di una serie ambientata nella Hollywood del 1960, scritta dal comico e autore Ron Zimmerman.
Al momento i dettagli scarseggiano, ma Brent Zacky – vice presidente della divisione sviluppo programmi originali della Logo – ha dichiarato il suo entusiasmo ai giornalisti dicendo: “Non c’è nulla di più iconico di Cher”.

MDNA... To be continued?...








And now?...

Carmen Consoli - L'Eccezione

"Maladies" al Festival di Berlino

Apprendiamo da un tweet di Fallon Goodson, protagonista di "Maladies" insieme a James Franco, Catherine Keener e David Strathairn, che il tanto atteso film di Carter verrà presentato al prossimo Festival di Berlino.
Girato nel 2011, inizialmente "Maladies" avrebbe dovuto essere presentato allo scorso Sundance Festival, ma il regista Carter, insieme con il direttore della fotografia Doug Chanberlain, ha deciso di ritornare in sala di montaggio. Dopo alcune proiezioni test, quella di Berlino sarà quindi la prima uscita ufficiale del film, che sin da subito, grazie ai suoi personaggi particolari e all'affascinante teaser trailer, aveva incuriosito i fan di James Franco.
In "Maladies" James interpreta un ex attore di soap opera ritiratosi a vita privata perchè convinto di essere affetto da schizofrenia. Ora vive in una casa stile Grey Gardens a Long Island, insieme alla sorella depressa (Fallon Goodson) e la sua migliore amica, un'artista cross-dresser interpretata da Catherine Keener. 

Le muse obese posano nude

Il fotografo Yossi Loloi con il suo lavoro Full Beauty mette sotto i riflettori una bellezza abbondante, forse anche specchio dei tempi, viste le altissime percentuali di persone in sovrappeso negli Usa. Eppure il fotografo spiega. Credo nella libertà di gusto estetico, imporre dei canoni per la bellezza equivale a una dittatura estetica”







Sinéad O'Connor: 4th and Vine (video)

The Tenacious Songstress Returns with a Video Premiere Heralding Irish Wedding Customs
The disappearing nuptial traditions of rural Ireland take center stage in this new video from Sinéad O’Connor, the first she has appeared in for 10 years. Created for forthcoming single “4th and Vine” from last year’s album How About I Be Me (And You Be You)?, the lyrical short is directed by Belfast-born filmmaker Kathryn Ferguson, who translated the catchy wedding song into a nostalgic look at O’Connor’s motherland. “John Reynolds and Justin Adams had written the backing track and when they played it to me I immediately got images in my head of a girl jumping along the road to her wedding delighted with herself,” says O’Connor. “It was just such a happy, jolly track.” While there are familiar Hibernian visuals such as a colored pony and trap, a typical pub music session and drizzle over a cattle-filled field, Ferguson also revived some archaic rituals such as breaking bread over the bride’s head for the shoot, which took place in Castletown Geoghegan, Co. Westmeath. “I had already heard about some of the rituals but researching further I found many more, most of which we couldn’t fit in,” explains Ferguson, who has made films for brands such as Richard Nicoll and Chloé as well as for pop starlets including Lady Gaga. “I also remembered images from the 1960s documentary Rocky Road to Dublin which included black and white scenes of traditional music sessions filmed in a very unobtrusive way.” We caught up with the outspoken and often controversial icon about her own superstitions and what love songs continue to tug at her heartstrings.
What’s the funniest thing you’ve seen at a wedding?
I don’t really do weddings or funerals very much to be honest but me and my son enjoy watching The Jerry Springer Show, where the very overweight jilted girlfriend would launch herself onto the wedding cake at the reception where the fella has gone off and married someone else. Those would be the funniest wedding scenarios that I’ve ever seen.
What are your favorite love songs?
I love “Tell It Like It Is.” It's a brilliant Aaron Neville song which is just gorgeous. And my favorite song on earth is “I Love You Porgy”—I think that’s probably the best love song ever. It’s from a musical called Porgy and Bess but Ella Fitzgerald did the album and Nina Simone also recorded it. Then there’s a fantastic Curtis Mayfield song called “Fool for You.” To my mind those are the three best love songs.
Do you have any superstitions or traditions that you follow?
Other than prayer, no. I do a lot of prayer around singing and gigs. I do feel if I go through a certain prayer routine before and during the show in my mind then I’m able to do a better job.